8 Ottobre 2006
Scritto da Giulio P.
Perdere fa sempre male: ma perdere cos�, per un mezzo tiro di Edney aiutato da qualche folletto, rovina davvero l�esordio che nel cuore t�aspetti, giocato da Varese quasi sempre faccia a faccia, mostrando arti offensive che, pi� della classica solidit� difensiva all�argentina, fanno ben sperare per una stagione giocata tutta cos�, fino all�ultimo secondo dell�ultima partita, senza paura di nessuno, tanto meno di qualche limite che c��, � l� da vedere, ma certo non � insuperabile.
Si comincia con una trasferta piena di novit�, e non solo perch� si tratta della prima di campionato: dell�ultimo quintetto biancorosso visto all�opera su questi schermi, � rimasto solo Howell, cui fanno compagnia (dal play all�ala grande) Keys e Carter, Holland e Galanda. Il primo canestro della Varese 2006-2007 � un bell�arresto e tiro proprio di Holland, che il moro bissa poi con la tripla del 5-2 ospite: sorretta da una buona difesa tutta anticipi ed aiuti, Varese allunga il parziale sino al +11 (13-2), con un Howell iperattivo anche se un po� soft sugli appoggi al ferro. Andata male con un time out chiamato per nulla, Frates mette anche il convalescente Bluthental da 4 atipico, senza peraltro potersene fare un granch�, almeno all�inizio, perch� il suo attacco tratta malissimo la palla e la difesa guarda Holland (al 6� gi� 10 per lui) mettere anche il 18-4, scatenando l�urlo della GBR. E� proprio il Bluthental che non t�aspetti, bravo anche a raddoppiare in difesa, a propiziare il controbreack di una Fortitudo che quasi in ogni ruolo ha pi� chili e/o pi� centimetri della Whirlpool, penetra e scarica e : a 1�30� dalla fine del primo quarto � 15-20, con Magnano che ancora non ha cambiato anche chi forse � a corto di fiato, a cominciare da un Keys davvero poco fosforico; alla mini sirena, dunque, siamo �solo� 21-25, nonostante un Holland (17 con 7/7) a dir poco sontuoso offensivamente.
Il secondo quarto comincia dov�era finito il primo: la F non sbaglia un colpo, mentre le polveri varesine sono sempre a dir poco bagnate. E� l�ora, forse un po� tarda, delle prime rotazioni: Fernandez per Howell, Hafnar per Holland (che peraltro ha gi� tre falli sul gobbo) e poi anche Capin per Keys, giusto per vedere Edney mettere il canestro del + 5 casalingo (30-25) dopo 2� di un secondo quarto che continua a regalare un�altra partita, dopo le prime dolcissime illusioni Whirlpool. Per spiegarla ci vuole un cocktail, con gl�ingredienti della tecnica e dell�atletica, che potrebbero pure andare a vantaggio della Fortitudo, ma anche dell�intensit�, dove Bologna dovrebbe essere invece battibile, ricca com�� di fini dicitori, teoricamente inadatti alla lotta. Ed in effetti, passata la Climamio ai quintetti muscolari, la partita s�addormenta sugli spintoni ed i falli in attacco, mentre Varese non segna per ore e s�inventa pure, tra le tante, una persa di De Pol da cineteca, con passaggio �skip� alla panchina. Ci vuole il cuore di Hafnar per metter altro fieno in cascina: al 6� � 36-30 e si potrebbe stare molto peggio (Holland, per le cronache, ancora disperso in panchina con tre falli). Il primo segnale di vita (era ora) di Keys � una tripla dall�uno contro uno dell�ex Roseto, che sfrutta il mis match con Ress per ossigenare un tabellino asfittico (42-35, 2� alla fine del tempo): � ancora Billy ad armare il braccio di Galanda per la tripla del -4 e sempre lui a fare anche -2 quasi sulla sirena, restituendo Varese a una partita che sembrava aver imboccato tutt�altre strade (44-42).
Al ritorno delle squadre in campo c�� di nuovo Holland con tutto il quintetto base, capitanato da un Keys che sembra aver conservato tutta l�inerzia positiva del finale di primo tempo: ma se i buoni tiri li sputa un ferro maligno, aiutato dall�ingenuit� biancorossa, non serve quasi a niente difendere e recuperar palloni, restando poi all�asciutto per oltre due minuti. Tanto lavorare ai fianchi l�avversario ha per� prodotto almeno un risultato: la difesa Fortitudo mostra nuove falle e Keys ci gigioneggia con il penetra e scarica per le bimani di Howell mentre, passo passo, Varese � anche avanti di 1 (48-49 al 5�). Di l� solo equilibrio, bei canestri e sforzi fisici, oltre a un Belinelli che fa e disfa, benedetto da un arbitraggio non proprio indifferente al golden boy bolognese (54-54, 3� alla fine del terzo quarto): Carter corre che � una meraviglia a mettere l�ennesimo sorpasso biancorosso, spinto da una difesa che avrebbe subito solo 12 punti in un quarto, prima dell�incredibile antisportivo che sfrutta alla Climamio il 4-0 che chiude il mini tempo sotto un nuovo vantaggio biancoblu, forse �artificiale� (60-57).
Tempo un attacco varesino e Cavaliero fa + 6 dall�arco, anche se nell�area casalinga Capin e Holland vanno dentro come una lama calda nel burro: sono proprio le bombe a rilanciare Bologna su un vantaggio vicino alla doppia cifra, che le triple di Holland e Hafnar ricuciono in meno di un minuto. Al 4� � 68-66, con Varese che ha sicuramente sprecato pi� degli uomini di casa, volendo affrettarsi anche quando non c�era motivo: � anche per questo che Magnano rimette Keys e Carter, dopo essersi giocato anche De Pol. Solo la classe in un canestro di Belinelli a filo della sirena dei 30�, con laWhirlpool che si scopre a � 6 con meno di 5 minuti da giocare: quando Ress stoppa perentoriamente un Hafnar che vorrebbe schiacciargli in faccia, l�atmosfera di Piazza Azzarita assume inerzie che � difficile risalire. Holland segna il suo ventisettimo punto su un�altra specialit� della casa, il rimbalzo offensivo: Varese � a � 5 e per tre volte ha la palla che la rimetterebbe ad un tiro. Non lo fanno, per�, n� le comode conclusioni dall�arco di De Pol e Keys, n� l�uno contro uno di Holland, che vanificano tanti begli sforzi difensivi. Con il bonus lontanissimo, Bologna ha qualche fallo da spendere: a quello si aggrappa mentre Varese torna in scia con il cuore e i rimbalzi offensivi. Meno 3 e palla in mano nell�ultimo emozionante minuto, con Keys che vola a centro area e quasi mette il canestro con il fallo: con il primo libero fa 75-73, poi De Pol s�arrampica su un rimbalzo difensivo che farebbe tutta la differenza possibile, se Keys non facesse ancora 1/2 dalla lunetta (75-74, 21�alla fine). Belinelli, invece, non sbaglia niente: provando a speculare, Bologna manda ancora il buon Billy in lunetta per ritrovarsi, stavolta senza errori, 77-76. Dallo stillicidio dei �personali� passa allora Bluthental: bene il primo e male il secondo, + 2 Fortitudo con Holland che corre il campo e si procura altri due liberi per il 78-78 su cui la Climamio ha un time out e poi 5� e 79 centesimi. Edney va dentro e appoggia al ferro un tiretto maligno che rimbalza e saltella prima di infilarsi nella retina. 80-78 e un po� di sana amarezza, perch� davvero il traguardo era l�, tra le lunette di Keys e un po� di fortuna.