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![]() Scritto da Nicol� Cavalli |
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Nel tennis si chiama cappotto. La Bennet, in meno di un anno, infligge alla Cimberio la sesta batosta e conduce in porta un successo mai messo in discussione. I ragazzi di Recalcati, nella tradizionale tipologia da trasferta (incompiuti e poco aggressivi), vivacchiano ora all'ottavo posto e si apprestano a un finale di stagione piuttosto complicato e arido di aspettative. La tensione del grande evento inficia il rendimento offensivo al tiro e gioca un brutto scherzo agli uomini di Recalcati: Diawara assomma gi� due falli in cento secondi. Brunner domina sotto le plance, la Cimberio risponde con i canestri degli esterni (6-7 a met� periodo). L'attacco della Bennet fatica a ingranare, complice la gestione approssimativa di Perkins, pi� penetratore che regista. La tripla di Mazzarino trova l'immediata risposta di Kangur: 11-13. Il tassametro della penalit� si muove soltanto sul taxi della macchina ospite e punisce una Varese troppo propensa al gioco perimetrale. Weeden � rientrato nelle rotazioni a causa della botta al ginocchio rimediata in settimana da Rannikko � si iscrive al tabellino con un pregevole ciuffo, quindi Cant� sciupa malamente un paio di possessi consegnando ai biancorossi il contropiede del 17-20. Goss esagera con le iniziative personali, Cinciarini e Leunen invece creano canestri al termine di azioni armoniose: 23-20. La rottura prolungata viene finalmente spezzata dalla mano morbida di Kangur, ma l'attacco dei cugini � di un altro livello. Fajardo, ringalluzzito nello spirito, porta il suo pesante mattone alla causa con punti e assist, per� non basta ad arginare il predominio a rimbalzo dei padroni di casa. La banda di Trincheri non scappa perch� perde troppi palloni, cos� una fiammata della Cimberio, ancora a firma di Don Diego (in doppia cifra prima dell'intervallo), restituisce il momentaneo vantaggio agli ospiti sul 30-32. Cant� alza decisamente i toni e corre in campo aperto, Goss si incunea nell'area avversaria, Leunen pesca due punti di pura fortuna: il tabellone alla pausa indica 36-34. L'annosa questione della sofferenza rimbalzo (37 contro 23 complessivamente) limita le speranze di Varese, di un tratto impacciata in attacco e morbida nel contenere gli indiavolati brianzoli. L'arbitraggio non aiuta � quando ci si mette a picchiare, lo spessore dice Cant� � e la forbice si allarga pericolosamente dopo l'ennesimo dardo avvelenato di Mazzarino e la rubata di Perkins: 50-37. L'agonia prosegue e assume toni pi� torvi complici i tiri a salve da oltre l'arco (saldo totale di 10/25 da tre, pessimo invece il 13/30 da due), il doppiaggio nel computo dei palloni catturati sotto canestro, la mano torrida di Brunner. Il 60-46 della pausa tra il terzo e il quarto parziale pesa pi� di un macigno. La Cimberio � brava a non demoralizzarsi e ad assestare un break di 0-7 scaturito da un atteggiamento energico e un filo pi� sfrontato. Markoishvili rilancia le quote della Bennet con cinque punti che assomigliano a una sentenza di terzo grado: i padroni di casa si issano sul 67-55 e rilanciano altre fiches con Leunen sbancando il tavolo verde. L'ultima reazione dei biancorossi, giunti fino al 70-60, si esaurisce con il fallo in attacco di Fajardo e il seguente canestro di Brunner (MVP della contesa con 18 punti e 13 rimbalzi). Con i buoi scappati da un pezzo dalla stalla, Weeden rimpingua il tabellino senza per� impensierire sul serio la compagine di Trincheri. Epilogo di una squadra senza anima, un gruppo che anche l'anno scorso soffriva le grandi ma metteva sul parqeut un briciolo di cattiveria e attributi aggiuntivi. Sei sconfitte consecutive contro Cant� sono l'emblema di una manifesta inferiorit�. Ma non rappresentano un incubo. I brutti sogni accompagnano chi ambisce a emergere o a vincere qualcosa. Discorsi che appartengono a un mondo diverso dalla cruda realt� di una mediocre Varese. |
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Cantù 76 - Varese 66
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