25 Aprile 2004
Scritto da Samuele Giardina
Che belle le domeniche di primavera, il sole � finalmente caldo, il tempo scorre lento, l'aria e le persone sono rilassate e svagate. I pensieri sono leggeri e "assenti" e di tutto si ha voglia tranne che di cimentarsi in qualcosa di impegnativo. Bene la Pallacanestro Varese di questi tempi � una domenica di primavera, non da intendere come un parallelismo bucolico purtroppo, ma come l'amara verit� di una situazione confusa e cosa ancor pi� grave all'apparenza priva di soluzioni positive facili. E' ormai da molte settimane che versiamo in uno stato tale da portare il nostro reale livello a quello di squadra di fascia bassa. Non sar� certo io a negare l'incidenza della sfortuna ma tutto non si pu�, soprattutto non si pu� pi� far ricadere sulla suddetta.
Coach Cadeo sembra avere completamente perso la retta via per tutto quello che sono le decisioni tecniche dalle quali dipendiamo, molti giocatori semplicemente "non ci sono pi�" mentalmente o fisicamente e quindi francamente possono essere di ben poco aiuto alla soluzione dei problemi. Sembra che sia venuto meno il gruppo e la voglia di lavorare assieme tranquillamente remando tutti nella stessa direzione con spirito costruttivo. Pare si sia gi� arrivati al ognun per se e si salvi chi pu�, inaccettabile. A nulla purtroppo servono le occhiataccie i mugugni e i rimproveri ad un compagno per un errore o alla panchina per un cambio che si valuta non opportuno. Cos� facendo non si fa, anche se in buona fede magari, altro che aggiungere benzina sull'incendio che ha gi� avvolto mezzo palazzetto.
Oggi, sconfitta di Reggio Calabria alla mano, la squadra sarebbe dovuta scendere in campo concentrata e col piglio di chi vuole e fortissimamente vuole portare a casa la partita per poi potersi preparare con tutta calma per la post-season. Inutile dire di quanto avremmo avuto bisogno della vittoria di oggi, per esempio ci avrebbe magari permesso di tenere finalmente fermo Jerry per permettergli di recuperare appieno. O di impostare un lavoro atletico per arrivare tra 20 giorni in condizioni almeno accettabili. Invece nulla di tutto questo potr� succedere perch� oggi abbiamo interpretato la gara come peggio non si sarebbe potuto. Primo quarto che vola in 20 e poco pi� minuti effettivi, due falli commessi, encefalogramma piatto a parte Jerry, Ceranic, Allegretti e forse Farabello che all'inizio � apparso in lento recupero rispetto al recente passato. Molte cose da museo degli orrori nei primi venti minuti. Sanders impresentabile, solito brano di zone-press concluso come d'abitudine con un avversario "solo al comando" modello fausto Coppi che appoggia al tabellone e un'apatia generale dilagante.
La partita prende un p� di vita, Sanders finalmente si sdogana alla platea, c'� una parvenza di intensit� ma poco pi�. Dal punto di vista tecnico tattico veniamo surclassati dalle scelte di Teo Alibegovic (menzione d'onore per la sua conferenza stampa, da vero numero uno super scafato n.d.a.) che spesso e volentieri ci fa ballare coi suoi piccoli quando noi avevamo magari Cecco, De Pol e Ceranic in campo assieme. Beninteso ci mettiamo molto anche del nostro con quintetti che agli occhi di molti paiono disequilibrati e non "dedicati" alle situazioni che si venivano a creare a mano a mano. Non penso aiutino molto i cambi fatti a tre a tre o col cronometro come sinistramente sembra avvenire da molto tempo. Somma delle cose la gestione fallimentare dell'ultimo possesso. Cecco che rifiuta un tiro comodo, critica opinabile questa mia perch� mancavano pi� di 15 secondi, per� considerato la pochezza delle soluzioni che siamo in grado di costruire non molto alla fin fine. Quindi palla come sempre a Jerry che con una gamba e un quarto deve cercare di cavare come sempre le castagne dal fuoco a tutti. Ovviamente come spesso capita in queste situazioni la difesa ha facile gioco contro un attaccante e quattro che stanno a pi� o meno a guardare. Mi viane da pensare polemicamente se almeno una volta non gli convenga provare a fregarsene e lasciare la patata bollente agli altri che non lo aiutano di certo in queste situazioni, anzi proprio il contrario. Lui non merita di finire cornuto, mazziato e coperto di critiche solo perch� si espone sempre in prima persona. Cos� facendo lo si mette solo nelle condizioni di volersene andare da Varese, cosa questa che sarebbe il pi� gigantesco errore dai tempi della non firma di Mrsic e Recalcati a febbraio '99. Non so quanto convenga non poter contare su Jerry l'anno prossimo anche e soprattutto a chi sar� ancora in Pallacanestro Varese come giocatore o allenatore.
Penso ci sia poco altro da aggiungere, le nubi sono tante e ben distribuite su tutte le componenti: da quella dirigenziale, alla direzione tecnica ai giocatori. Vorrei fare professione di ottimismo sperando che d'incanto si possano risolvere molti dei problemi per consentirci di arrivare a giocare un play-off senza speranze si ma almeno a testa alta. Purtroppo ora come ora le condizioni perch� questo avvenga sembra non ci siano, possiamo solo sperare che tutti, da coach Cadeo all'ultimo degli atleti capiscano che � ora di fare quadrato, provare a tirare una riga su litigi, incomprensioni, gelosie e quant'altro almeno per finire dignitosamente questa stagione.
Samuele Giardina