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  • Ghiacci :"Varese dovrà lottare nelle prime posizioni"

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    7 Luglio 2004


    Scritto da Giulio P.
     

    Certa la rinuncia a Cecco Vescovi e ancora attesa per la firma di Rancik


    Pasolini ha detto una volta che il destino della nostra societ� era di vivere in un eterno presente, senza pi� un passato da ricordare, n� un futuro in cui confidare; si esce dalla prima conferenza stampa di Mario Ghiacci con la netta impressione che la predizione pasoliniana sia estranea alla Pallacanestro Varese.
    L�ex General Manager della Reggiana Calcio ha le idee chiare, le espone con piglio e scioltezza, non teme le responsabilit�: a partire da quella, enorme, di rinunciare a Cecco Vescovi, con il quale stamattina ha discusso di un domani che vede dividersi le strade dell�ultima bandiera biancorossa e della societ� in cui ha militato per tanti anni, pur nella prospettiva di un nuovo incontro, quando il numero 8 riporr� la canottiera in un cassetto, per passare dietro la scrivania.
    Il ruolo offerto a Vescovi era infatti legato al marketing, che secondo Ghiacci � fondamentale per garantire risorse in grado di rimpinguare le casse societarie: il GM chiarisce al proposito che le voci su una Metis in partenza per Milano sono legate ad altre attivit� della societ� del Gruppo Unicredito e che anzi vi sono gi� stati contatti per il rinnovo della sponsorizzazione.
    Il neodirigente della Pallacanestro Varese spegne infine ogni voce su presunte difficolt� finanziarie, legate in passato, dice, a distrazioni e non ad effettivi �buchi� di bilancio, precisando che, dopo il caso Virtus, la attenzioni della Federazione, della Lega e della Comtec impongono un rigore gestionale senza precedenti che non lascia scampo a chi non abbia i conti in regola.

    Ghiacci non � uno sprovveduto, rivendica sin dall�inizio le proprie esperienze in ambito non solo sportivo ma anche manageriale, dichiara la consapevolezza di lavorare per una societ� che ha grande tradizione ma anche grandi ambizioni: parla espressamente di lotta per le prime posizioni, pur non nascondendosi le difficolt� di un campionato ricco di concorrenti agguerrite.
    Il nuovo General Manager chiede di giudicare il mercato della Pallacanestro Varese soltanto alla fine, annunciando che l�obbiettivo � comunque quello di partire per il ritiro, il 16 agosto, con una squadra al completo e senza �gettonari�.
    Gi� oggi pomeriggio � previsto un primo incontro con l�Agente di De Pol per il prolungamento del contratto; il rinnovo di Meneghin (sulle cui condizioni di salute giungono notizie rassicuranti) � l�altro punto all�ordine del giorno, anche per il ruolo fondamentale che il capitano riveste nello spogliatoio.
    Confermata la trattativa con Rancik, che per� non ha ancora firmato perch� vorrebbe verificare la possibilit� di trovare un posto in squadre da Eurolega ed avrebbe nel frattempo ricevuto offerte da Udine ed Alba Berlino.

    Arriveranno inoltre un play (e qui nel mirino c�� un giocatore di livello, senza esperienze in Italia, cui � gi� stato proposto un contratto), un�ala piccola (la rinuncia a Vescovi � dunque tecnica, non generazionale) ed un pivot, probabilmente giovane, soprattutto se come numero 1 verr� ingaggiato un �crack�.
    La volont� � quella di stipulare contratti per pi� stagioni, con reciproche �clausole d�uscita�, nell�ottica di una programmazione oculata e con il fine di evitare le aste che si scatenano, soprattutto nelle prime battute del mercato, come successo con Jerry McCullough.

    Quintetto dunque nuovo all�80%, affidato al giovane Giulio Cadeo, per il quale Ghiacci spende parole positive, pur precisando di non averlo ancora conosciuto appieno: ricorda per� che gli allenatori della sue Societ� sono abituati a finire il campionato e che l�unico licenziamento da lui compiuto riguard� Joe Isaac, nel lontano 1992; il ruolo del coach verr� rispettato, in particolare la sua responsabilit� tecnica, ma in un confronto che Ghiacci dice di aver sempre avuto con gli allenatori con cui ha lavorato.
    Concludendo, l�impressione � che il salto di qualit�, almeno a livello gestionale, sia assolutamente netto: a parlare dovr� essere, come sempre, il campo: Mario Ghiacci dimostra, quantomeno, di meritare quella fiducia che serve per aspettare con ottimismo la prima palla a due.
    Giulio P.


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