5 Maggio 2004
Scritto da Giulio P.
E playoff furono: in una partita come non se ne vedevano da tempo, gli svogliati doganieri teramani danno a Varese l'ultimo visto per la post season, alla quale i biancorossi che nel cuor ci stanno si presentano in palese ripresa atletica ma con qualche dubbio tecnico-tattico di troppo ed i tre punti interrogativi degli infortunati pi� o meno eccellenti.
Con Teramo, vedi le prime due azioni e gi� capisci che match sar�: gli ospiti aprono le danze con la tripla di Keith Carter, alla quale Ceranic replica buttando il corpaccione contro un Tyrone Grant mentalmente gi� in vacanza.
Aspetti due minuti e ti accorgi anche che non sar� una partita a chi difende di pi�: 8-11 il parziale con gli ospiti gi� a segno tre volte dall'arco in cinque tentativi.
Il primo allungo � per� varesino, con un McCullogh razzente come ai bei tempi e Ceranic a dominare l'area pitturata con il fisico e con i movimenti del pivot, quelli che pochi ancora imparano: sono loro due a guidare il 10-3 che porta Varese avanti 18 a 14.
Teramo non rientra in difesa, quando rientra non difende ed in attacco ha un unico schema: "palla a Boni" (ma solo perch� il "vecchio" Mario lascia ad altri l'onore di portare la boccia oltre la met� campo!).
Vescovi in contropiede riscopre movenze alla Doctor J, mentre Ceranic e il neoentrato Sanders riempiono il carniere di punti per il 37-30 del primo intervallo che proietta Varese, sui 40 minuti, ad un 148 da record.
Teramo accenna la zona e prende un'altra tripla dal moro dell'Arkansas, mentre Jerry continua a correre e Varese ha gi� sette giocatori a referto, con l'unico 0 alla casella De Pol (ed il triestino prova pure farsi a male, tra i brividi degli spettatori).
I biancorossi di casa dominano a rimbalzo e allungano ancora, trovando punti in area anche dai piccoli e scalando il tabellone sino ad un rassicurante (ma solo all'apparenza!) 57-38 mentre mancano 3' e 40" all'intervallo: proprio quando sembra si giochi solo per le statistiche, Teramo decide di provare a difendere e Varese, che non se l'aspetta, smette davvero di segnare, mentre la coppia Boni-Bennerman scalda la retina, mettendo assieme un 2-16 che riporta gli ospiti a -5 (59-54) quando le squadre vanno negli spogliatoi a prender fiato.
Teramo � soprattutto Supermario (21) e tira pi� di da tre (con il 59%! 10/17) che da due. Per Varese, 18 d'un sorprendente Ceranic.
Il secondo tempo dura s� e no 5 minuti, durante i quali assistiamo ad duelli da OK Corral, prima fra i playmakers (McC e Bennerman) poi fra i Grandi Vecchi, Vescovi e Boni, con il varesino mostruosamente a suo agio nelle praterie lasciategli dalla difesa abruzzese, che ha ormai cancellato dal vocabolario le parole "rientro" e "difensivo".
La vena del Cecco manda su tutte le furie Boni, che fa di tutto per farsi espellere, applaudendo gli arbitri per una fischiata tutto sommato onesta: l'ex montecatinese porta negli spogliatoi valanghe di fischi ed i suoi 26 punti, lasciando i compagni attoniti e spaesati.
I cinque liberi del Cecco sigillano la bara ospite (82-69) dando il via ad un vero e proprio Teramo Horror Picture Show (91-77 all'ultimo intervallo).
Ad inizio ripresa anche De POl prova a partecipare alla festa con cinque punti filati (96-77), Allegretti ne mette due d'autore con la schiacciata in halley-hoop, Callahan e Vescovi chiudono l'11 a zero che con il + 25 varesino (a 6' dalla fine) dice "partita chiusa".
Da l� in poi, poco e nulla: Cadeo getta nella mischia tutti i giovani (fra i quali si segnala Frattini con una bella tripla), mandando addirittura Sanders in ala grande, con De Pol pivot.
Si chiude sul 112-97, con qualche motivo di speranza, a partire da un McCullogh apparso molto pi� sciolto nella corsa, ma anche il dubbio che l'orologio varesino, senza gli ingranaggi Conti e Meneghin, non possa sperare in un playoff da protagonista.
Giulio P.