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  • 2 Gennaio 2011
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    Scritto da Nicol� Cavalli
     
    Un finale convulso premia l'Angelico e il suo trascinatore Sosa. La Cimberio non interrompe la striscia negativa e contesta ancora le decisioni arbitrali.

    La quarta battuta d'arresto certifica la crisi di Varese, ora risucchiata nei meandri di met� classifica.
    Ancora una volta un finale al cardiopalma condanna i ragazzi di Recalcati oltre i loro demeriti. Resta il dato inequivocabile di una squadra sulle ginocchia, con il serbatoio in piena riserva e con troppi uomini arrivati spenti nell'ultimo periodo.
    Il clima di polemiche esacerbate, nate in seguito alla sanguinosa sconfitta di Milano, prosegue nell'arco di tutta la gara: dapprima con un eloquente striscione mostrato dai ragazzi della curva, continuando con le proteste dopo ogni decisione arbitrale, fino a un'incandescente volata ricca di situazioni al limite del tragicomico.

    Il primo quarto � segnato dal nervosismo. Nei cinque minuti iniziali Varese perde altrettanti palloni; Rannikko non indovina un passaggio che sia uno, ma Biella capitalizza in minima parte i gentili omaggi offerti dal play di casa. Slay e Viggiano animano il pubblico con schiacciate roboanti; lo stesso biellese replica in contropiede e costringe Recalcati al primo time-out sul 6-10.
    Kangur scalda la mano con due triple dall'angolo- il pezzo forte dell'estone- e sale in doppia cifra inchiodando una ripartenza fulminea: � 16-13 per Varese. Due liberi di Righetti e un canestro di Salyers chiudono la prima frazione.

    I secondi dieci minuti sono costellati da un'infinita sequela di fischi arbitrali. A trarne giovamento � la Cimberio: con tre viaggi in lunetta e un ciuffo dalla lunga di capitan Galanda, il vantaggio lievita sul 29-21. Biella trova risorse insperate prima grazie al gladiatore Jurak, quindi alla vena balistica di Chessa: il regista colpisce per tre volte da oltre i 6,75 e ingabbia un Goss in forte difficolt�. Due infrazioni di passi di Fajardo e i mugugni del pubblico accompagnano il contro sorpasso dell'Angelico, siglato da Sosa sul 32-33. La zona biellese mette in crisi l'attacco dei padroni di casa, eccessivamente lenti e imprecisi. Varese reagisce infilando un bel parziale di 8-0 e tornando a difendere in modo agguerrito. Il 40-35 � a firma di Soragna, poi tutti negli spogliatoi.

    Contrariamente alle abitudini di inizio stagione, la Cimberio si esalta al ritorno in campo. Il duo Goss-Slay infiamma la platea e propizia un parziale che regala il 55-42.
    Un altro mortifero blackout di idee e di iniziative permette per� il rientro dei piemontesi. Varese gioca troppo poco con gli esterni: Thomas paga l'infortunio al dito patito mercoled� scorso; Righetti non prende alcun tiro dal campo in venti minuti di utilizzo; Kangur si spegne progressivamente fino a deludere nei momenti cruciali. Biella rialza la testa con un eccellente Viggiano (16 punti e una prestazione completa) e con i primi segni di battaglia del dominicano Sosa.
    Fajardo trova un canestro dalla media distanza, ma i piemontesi sono a ridosso: il tabellone recita 58-52 al trentesimo minuto.

    Nell'ultima frazione le due compagini segnano con il contagocce. Biella manca a pi� riprese il sorpasso e Varese prende un po' di ossigeno prima sul 64-58, poi sul 69-62 con gli ultimi ruggiti di Slay e Kangur. A quel punto la Cimberio perde ogni raziocinio e attua un clamoroso harakiri sportivo. Goss (con un'infrazione di passi in contropiede) e Thomas (con un tiro affrettatissimo) mancano il canestro della staffa; il biellese Salyers sbaglia la bellezza di tre tiri liberi su tre, ma la palla schizza in mano al cecchino Sosa che dalla lunga riporta i suoi sul 69-67. Rannikko subisce nella medesima azione due falli macroscopici, la terna ingoia il fischietto e sul ribaltone � ancora Sosa a punire da oltre l'arco. Varese, nonostante qualche inopinata dormita sotto le plance, rimane in vita grazie all'imprecisione dell'Angelico (8/17 ai liberi) e agguanta il pareggio con due entrate del mattatore Goss.
    L'ultimo possesso � di Biella: Sosa (26 punti e percentuali da capogiro) non sbaglia e lascia a Varese un secondo e spiccioli per tentare il riaggancio. Il tiro di Goss scheggia il ferro, si accende una rissa- fortunatamente subito sedata- a met� campo e ai biancorossi rimane l'amarezza di un anno cominciato male.

    Varese d� l'idea di barcollare dentro una spirale di negativit�, iniziata a turbinare durante il derby contro Milano, e oggi proseguita sotto traccia fino a sfogarsi in un beffardo finale.
    I musi lunghi, la frustrazione per le ultime vicende arbitrali e la stanchezza sono il segnale di un periodo complicato. Ai ragazzi il compito di abbandonare lo sguardo mesto e di tornare leoni nella gara contro Sassari. Le feste hanno portato assaggi di basket davvero amari; all'Epifania, una dolce vittoria potrebbe portarli via.
    Appuntamento tra quattro giorni a Masnago. Con la speranza di un esito diverso.
     

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