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![]() Scritto da Nicol� Cavalli |
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Da sempre le giornate di sport narrano eventi piccoli ma significativi; storie di riscatto e di rilancio, di attaccamento alla maglia e di valori che emergono in maniera dirompente. Sono imprese che, pur perdendosi nei tempi e non figurando sugli annali (laddove si ricorda solo chi trionfa al termine di una stagione intera), sovvertono ogni gerarchia plutocratica e ogni pronostico. Ecco dunque il luccicante Emporio Armani prendere le sembianze di un rumoroso bazar d'Oriente, nel quale si riescono a far quadrare i conti con strilli e vendite occasionali; prima di dilapidare logiche di convenienza e di mercato. Dall'altra parte spicca la Cimberio nella classica versione da libro �Cuore�, trascinata a turno dal gigante buono Talts, da Dumbo Garri, dal folletto geniale Stipcevic, dallo straripante Diawara, dall'ex avvelenato Ganeto, dall'estone volante Kangur. Varese comincia subito con il pezzo forte della casa, il tiro da fuori, ma subisce cinque punti da Mancinelli (incerta la sua presenza fino alla vigilia) e due liberi di Fotsis: 6-7. Garri, responsabilizzato dal ruolo di centro titolare, si fa rispettare nell'area colorata e assomma sette punti in un amen; Weeden, atteso come un Messia, incappa subito in due falli. Ci pensa allora Diawara a scaldare le corde vocali di Masnago con i guizzi del 15-7. Lo stesso Yakhouba inchioda una schiacciata e si guadagna la scritturazione nel cortometraggio delle migliori giocate della settimana. Fotsis rianima gli ospiti con un paio di pregevoli triple (21-13) e viene poco dopo imitato da Nicholas (23-20). Varese � colpevole di abbandonare la coralit� in nome di troppi giochi �uno contro uno�: la stazza fisica � per� l'arma in pi� dell'EA7. Gli uomini di Scariolo confezionano cos� un parziale imponente di 4-18, ispirato da un ottimo 5/9 da tre, e vanno al primo mini riposo avanti di due lunghezze. Ganeto e Talts tarpano l'abbozzo di fuga meneghina, quindi Rocca e Fajardo si scambiano perle del nobile mestiere � in via d'estinzione � del pivot: 32-30. Ogni tentativo di Weeden � beffardamente sputato dal ferro, mentre la faccia tosta di Ganeto (gi� in odore di doppia cifra all'intervallo) viene ripagata con miglior sorte. La gara, tesa e ricca di spigolosit�, incontra spesso viaggi in lunetta e palloni contestati: gli arbitri sono quasi pi� affaticati degli atleti. E i diciotto fischi contro i ragazzi di Recalcati sono un dazio oneroso nell'economia del match. Milano sfrutta bene la bidimensionalit� di Bourousis e mette il coltello nella piaga della difesa approssimativa di Stipcevic. Cook (eccellente distributore di assist, nove in totale) si mette in proprio timbrando il pareggio, Mancinelli e Rocca colpiscono ma non affondano, Weeden fa una cosa buona e una insensata: alla pausa i prealpini inseguono 43-44. Il binomio Diawara-Talts impacchetta un inopinato 0/4 dalla linea della carit� e altri errori da distanza ravvicinata, tuttavia una difesa pi� coesa tiene a secco l'attacco dell'EA7 per met� periodo. Anche Kangur buca ambo i tentativi dalla lunetta: la tensione gioca tiri mancini. Stipcevic finalmente mette il canestro pesante del 53-45 (Varese sapr� vincere con solo cinque triple a segno su 25), quindi con una magia da sotto allarga il divario. La quarta penalit� di Kangur costringe Ganeto agli straordinari e toglie opzioni alla fase offensiva orchestrata da Rannikko. Milano decide di completare un periodo ignobile � quattro punti e un solo ciuffo dal campo (1/14 globale) � lasciando l'ultimo possesso alla Cimberio. � qui che il biondo capitano innesca la fragorosa bomba del 61-48. Varese gestisce con saggezza l'avvio dell'ultimo periodo: i ritmi si abbassano e il cronometro scorre. Scariolo non sa pi� a quale santo votarsi e osserva i suoi vagare per il campo nella confusione pi� totale. Dalla media Fajardo regala il massimo vantaggio (67-51), quindi la Cimberio pecca un minimo di superbia e permette a Milano di riavvicinarsi grazie alle fiammate di Nicholas. L'assist di Diego e la bimane volante di Diawara sono una delizia per i 4500 del PalaWhirlpool. Bourousis (con la segnatura del 69-61) d� la carica al suo quintetto, ma Varese � abile a trovare rimbalzi in attacco. La stoppata di Kangur su Giacchetti � il fotogramma che racconta in modo emblematico la serata: una squadra, non fenomenale ma arcigna e volitiva, che annichilisce giocatori con il palmares e il portafoglio gonfi, privi per� di professionalit� e di attributi. La schiacciata, la sesta targata Varese, di Fajardo sul 74-64 � il gesto liberatorio di una vittoria inaspettata, arrivata dopo una settimana turbolenta e ricca di polemiche (a dire il vero provenienti dall'esterno piuttosto che dai meandri dello spogliatoio di Recalcati), movimentata dall'acquisto di Weeden. Ironia della sorte, il buon Tony ha collezionato un poco lusinghiero meno otto di valutazione a fronte di due miseri punticini. Per� forse avr� imparato qualcosa dai suoi nuovi compagni, capaci di eseguire � se non per i numeri, di sicuro a livello caratteriale e sensazionale � la pi� bella sinfonia della stagione. Uno spartito da custodire gelosamente e da rispolverare, speriamo, nel breve periodo. Perch� sognare di entrate negli annali � pura utopia; ma la speranza di giocarsela contro tutti deve diventare una ferrea convinzione. |
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Varese 74- Milano 64
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