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  • 27 Marzo 2011
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    Scritto da Nicol� Cavalli
     
    La Cimberio, alla terza vittoria consecutiva, regala una partita emozionante e vincente. I play-off non sono pi� un'utopia.

    In una sfida di vera pallacanestro, spigolosa e ricca di episodi controversi, Varese conquista un successo d'oro e si issa in zona play-off, forte anche del 2-0 negli scontri diretti contro Roma. La Cimberio, convincente se non addirittura magnifica per trentacinque minuti, rischia di perdere la testa e il successo in un finale incandescente, ma si rivela brava e fortunata nei frangenti decisivi. La terna arbitrale, nonostante la presenza dei solitamente abili Lamonica, Duranti e Ramilli, si macchia di una prestazione insufficiente (� un gentile eufemismo) e crea non pochi veleni nel post partita.

    La frazione di apertura vede la Lottomatica lanciata dalle giocate di un incontenibile Dasic, autore di undici punti in un solo quarto (venti alla fine). Kangur spezza il digiuno varesino (poi rimedia un fortunoso colpo in testa, non rilevato dagli arbitri) e assieme a Slay porta la Cimberio sul 10-8. Roma gioca bene di squadra e, complici le troppe forzature casalinghe dalla lunga- magro l'1/7-, plana sul 10-16. Goss e Fajardo trovano conclusioni vincenti e Varese torna in scia fino al 15-19 della pausa. Alcuni fischi della terna mettono in partita anche il pubblico, numeroso e spumeggiante come non si vedeva da mesi.

    Nel secondo quarto la difesa di Varese si fa ermetica: saranno solo undici i punti subiti, a fronte di ben ventiquattro realizzati. I biancorossi non disdegnano il contatto fisico; spesso vengono puniti dall'arbitraggio meticoloso, ma Roma infila un filotto di sei tiri liberi sbagliati: se non un record negativo, poco ci manca. Kangur rientra in campo fasciato ma scatenato: � lui a regalare il primo sorpasso sul 22-21. Goss � ispiratissimo e con una schiacciata, pezzo raro vista l'altezza non esagerata del play americano, fa esplodere il palazzetto: � 32-24. Righetti si iscrive alla partita con due bei canestri, di cui uno condito da libero aggiuntivo, che valgono il 35-26. Il viaggio dalla linea della carit� di Washington lascia quattro secondi di tempo sul cronometro: Stipcevic li sfrutta stupendamente con una zingarata premiata dal 39-28 dell'intervallo lungo.

    Al rientro dagli spogliatoi Varese prova a uccidere la partita. La difesa non appare pi� la ragnatela di prima, ma l'attacco � implacabile. Slay giganteggia nell'area colorata (prova maiuscola la sua, con 17 punti, 6 rimbalzi e 7 falli subiti). Quindi Goss, in una fase d'ispirazione, si prende il lusso della seconda schiacciata della serata e con una tripla in contropiede d� il 54-41. Anche Rannikko scalda la mano e la Cimberio sembra fuggire verso i quieti lidi della facile affermazione. Ma � Datome, il pi� gagliardo degli ospiti, a ricondurre Roma sul 60-48.

    Varese abbassa i ritmi e trascorre i primi minuti della frazione finale in scioltezza. Righetti e Stipcevic certificano il largo vantaggio (69-54). Poi si scatena l'imponderabile. Nel giro di trenta secondi Fajardo commette un antisportivo -sacrosanto- e a Slay vengono fischiati un fallo tecnico e uno sfondamento: scelte che gridano vendetta. Roma continua a titubare dalla lunetta, emblematico il 10/20 totale, ma Smith si desta dal profondo sonno e d� sprint alla rimonta. Il 69-62 diviene 73-72 con la segnatura di Gordic. La contestazione contro gli arbitri e la paura della sconfitta attanagliano il popolo varesino; la Lottomatica ha per due volte l'occasione di mettere la freccia, ma gli Dei del basket rispondono picche. Stipcevic � glaciale alla lunetta, come nel successo a Bologna, ma Washington riporta i capitolini sul 80-78. I tre con il fischietto decidono di completare la frittata, gi� preparata con maestria, e affossano Roma con due falli antisportivi pi� che dubbi. Varese chiude 84-78 con il sigillo del play croato, artefice dell'ennesima buona prova: la festa pu� cominciare.

    La verve ritrovata e la prova corale di grande spessore (cinque uomini in doppia cifra, pi� Kangur fermo a 7 ma utilissimo sotto le plance) lanciano Varese in una nuova dimensione. Visti i risultati dagli altri campi, una sconfitta interna avrebbe fatto venire qualche patema. Invece la banda di Recalcati ha saputo sfruttare i contemporanei passi falsi di varie compagini per accendere entusiasmi da tempo sopiti.
    E' presto per trarre somme, ma contro Caserta sar� una sfida fondamentale.
    L'ennesimo incontro chiave per una truppa ritrovata, forte di condottieri nuovi e vecchi, con un assetto da battaglia finalmente efficace: le tre affermazioni consecutive sono un viatico confortante.
    Ai nostri, l'onore e l'onere di tenere alti i vessilli di Varese: il biancorosso sta tornando di moda, tra la rinata allegria di un'intera provincia pazza per la pallacanestro.
     
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