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  • 1 Aprile 2012
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    Scritto da Nicol� Cavalli
     
    Dall'ottovolante di Masnago la Cimberio esce confusa ma vincente.

    I quattromila e pi� del PalaWhirlpool vivono un pomeriggio di folle agonismo. Metafora di una stagione ondivaga e scevra di ogni logica, ma non per questo meno affascinante di altre.
    Varese parte in preda all'affanno, in seguito d� segnali di strapotere, quindi sembra alzare bandiera bianca tra i volti spauriti di una ciurma allo sbando, infine conduce in porto un tesoro che vale due punti e una brezza di ottimismo.

    Un avvio frizzante, tipico di due compagini connotate da un DNA prettamente offensivo, premia la formazione ospite: 4-8 con Plisnic e Travis Diener sugli scudi. Varese non centra il bersaglio dal perimetro (0/5 nel quarto d'apertura) e si dimostra poco fantasiosa negli schemi d'attacco. Quando l'altro cugino Diener, Drake, si sblocca e Diawara, a sua volta probabilmente rimpiazzato da un cugino ai primi passi sul parquet, sfonda per la seconda volta consecutiva, Recalcati � gi� costretto a buttare nella mischia Phil Goss. Hosley ed Easley conducono gli isolani quasi alla doppia cifra di vantaggio, poi Talts, Kangur e Goss riducono il disavanzo (11-15) grazie a un piglio decisamente pi� aggressivo. La Cimberio tenta il riaggancio con un bel canestro di Rannikko, poi � di nuovo Drake Diener � colui che, per dirla alla Dante, quest'estate �per viltade fece il gran rifiuto� mandando in fumo un precontratto firmato con la dirigenza di Piazza Montegrappa � a sigillare il vantaggio ospite alla mini pausa: 13-17.

    Il figlio d'arte Brian Sacchetti d� slancio alla banda del Banco con un ciuffo dall'angolo, quindi una sequela di triple (due a firma di Stipcevic, una del figliol prodigo Goss) regala il sorpasso sul 25-23 e fa cambiare l'inerzia del match. Le bimani, di inaudita prepotenza, assestate da Kangur e Diawara fanno tremare i ferri e le convinzioni del buon Meo Sacchetti, oggi moralmente insignito del premio come allenatore meno elegante dell'emisfero boreale. La macchina da punti targata Sassari si ingolfa per qualche minuto prima di tornare a sfornare canestri ancora con Sacchetti e D. Diener, dopo � il turno del trattore Diawara: si aziona e macina 32-27. Stipcevic gode di discreta libert� e confeziona indisturbato il 41-29, dando anche dimostrazione di navigate abilit� da contorsionista. Il sottomano di Fajardo e la schiacciata di Talts fanno calare il sipario su un secondo quarto da favola (impreziosito, nelle voci statistiche, dal 12/15 al tiro e dal dominio sotto le plance). Tra il delirio del popolo di Masnago, confortato dal 45-29 impresso sul tabellone luminoso, la Cimberio va negli spogliatoi con il petto in fuori.

    La difesa del Banco di Sardegna osserva con fare annoiato le conclusioni ad altissima percentuale di Diawara: in un amen il colosso francese fa planare i biancorossi sul 54-33. Un gioco da quattro punti del dragone Diener � solo un neo nel percorso netto degli uomini in fuga. Varese tocca le ventiquattro lunghezze di margine alternando folate e precisi tentativi dalla lunga. Poi accade tutto e il contrario di tutto. Un calo repentino di concentrazione e abnegazione permette ai blu di assommare un break di 0-12 e di riaprire le sorti della gara (61-49). I ragazzi di Recalcati perdono all'improvviso ogni raziocinio e intravedono le streghe quando Trevis Diener pesca il jolly del 61-52. Sassari fornisce cos� una risposta di ferreo carattere all'interrogativo che aleggia nel pensiero di tifosi ed esperti: come fanno a essere secondi in classifica?
    La premiata coppia di cugini, coadiuvata dalla fanteria, incede inarrestabile mettendo a ferro e fuoco l'area degli sperduti varesini (mostruoso il parziale di di 2-23) e azzannando ogni centimetro di campo. Due belle iniziative di Goss e Reati sono la scossa necessaria per conservare un lieve margine al termine del terzo parziale: 67-60.

    I furori agonistici si placano per un paio di minuti, poi i corsari dell'ammiraglio Sacchetti assestano un'altra serie di cannonate con Easley (67-64). L'attacco prealpino � una zattera nel mare in tempesta, tenuta a galla dalle forti braccia di Diawara e di Talts. Gli arbitri segnalano infrazioni a iosa agli avanti sassaresi: � un salvagente al quale Varese pu� appigliarsi per tornare a respirare con il volto sopra il pelo dell'acqua. Un fallo tecnico comminato a Plisnic consente a Stipcevic di arrotondare sul 76-67, per� T. Diener � il solito scomodo cliente da marcare e non molla di una virgola. Recalcati opta nel finale per un quintetto leggero e dalla buona gestione di palla. Invero la Cimberio sfiora per un paio di volte l'infrazione di 24 secondi, prima di concretizzare due liberi vitali con Kangur (80-72). Sassari non forza troppo i ritmi per salvare il doppio confronto � a dicembre fu pi� 11 per il Banco di Sardegna � e si contenta di limitare il passivo. La tripla di Goss � il punto esclamativo di una serata matta, vissuta sulle montagne russe e conclusa con un'affermazione che tiene in vita le ambizioni di accedere ai play-off.

    Una partita che fa anche sorgere i rimpianti alla luce di una gestione del mercato altrettanto balzana: finita l'epoca delle guardie in stile Walt Disney (la pallacanestro, cari Hurtt e Weeden, � ben altro affare), ora Recalcati ha un Goss in pi� da gettare nel rettangolo di gioco. Per i bilanci e le polemiche verr� il momento debito. Per ora avanti con il lavoro e con il sudore, inframezzati da un salto dallo psicologo. Questa Cimberio schizofrenica ne avrebbe inconfutabilmente un gran bisogno..

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