20 Marzo 2005
Scritto da Giulio P.
Quando pensi di averle viste tutte, quando il peggio sembra alle spalle e l�aria della primavera risvegli istinti sopiti e ti sussurra alle orecchie �playoff�, arriva inaspettata l�ultima � in ordine di tempo � figuraccia della ondivaga Casti Group 2004-05, improvvisamente attanagliata da vecchie paure e risapute carenze difensive, martirizzata a domicilio dall�impietosa, organizzata Air Avellino di Zare Markovski: si salva, nel disastro, un Digbeu indegno, ma in positivo, di certi compagni dal braccino tremante, che lo lasciano a prendersi responsabilit� non sue, non gli bastasse gi� di dover marcare l�avversario pi� pericoloso. E le cifre poco contano, forse le 15 perse, forse i pochissimi (4) assist: il male, purtroppo, � quello che troppo spesso ritorna, anche quando i rimbalzi sono pari e da tre si tira con il 42%.
E� ancora Allegretti (foto www.simomeraso.com) ad aprire le danze nello spot del quintetto lasciato libero dalla coppia pi� scoppiata che c�� Washingtono-Meneghin, ma la vera sorpresa dell�avvio � il posto da titolare che i certificati medici e le buone prestazioni delle ultime settimane hanno lasciato nelle mani di Federico Bolzonella. Nella sua met� campo Federico si prende il bomber Ryan lasciando alle cure di Digbeu il cervello irpino Rodila: ma la marcatura spaiata � quella di Allegretti su Green, con il moro a battere spesso l�ala varesina, trovando punti ed assist sui raddoppi, ben compensati per� dagli spazi che la (molliccia) zona ospite lascia al �solito� Digbeu (10-6 dopo tre minuti abbondanti).
Sulla circolazione casalinga lucida e precisa escono sempre buoni tiri, la miscela tra triple e canestri ravvicinati fa subito lievitare il punteggio: troppi per Markovski 17 punti subiti in meni di cinque minuti e dal time out Avellino esce con un 4-0 attaccando il ferro che riassorbe in un amen il + 7 Castigroup.
Bolzonella e Ryan si scambiano favori dall�arco, mentre Allegretti ha preso finalmente le misure a Green e difende come i suoi mezzi atletici pure gli consentirebbero: ma anche Avellino sta marcando uomo a uomo, forzando qualche persa e mettendo granelli di sabbia nei giochi di Magnano. Sul ritorno della difesa statica, e non � un caso, Varese piazza il 5-0 con cui chiude avanti, ma non di troppo, il primo periodo (27-21).
Alla ricomparsa dei giocatori in campo, tre guardie su quattro non sono pi� le stesse, con Becirovic che torna dopo lo stop forzato e si trova di fronte Patricio Prato, che con Middleton compone il nuovo backcourt dei verdi ospiti.
Ma � sempre Digbeu a sparare dall�arco, non a salve, tracciando con Ffriend il solco del +10 casalingo, massimo vantaggio raggiunto a pi� riprese dalla squadra biancorossa in uno scambio di canestri che non depone a favore dell�intensit� delle difese: tanto che quando gli arbitri vedono il giamacaino metterci un po� pi� d�intensit�, subito lo pescano in un secondo discutibile fallo che riesuma dalla panchina Bowdler (36-31 sui due conseguenti liberi di Prato).
La presenza del centro irlandese, che certo non ha i piedi da ballerino di Kimani, ridona vita a Damon Williams, il quale prima incolla a Cal una bella stoppata, poi lo batte due volte procurandosi i personali del � 3 e propiziando infine il pareggio di Prato (36-36 al quinto minuto).
Dopo due infrazioni di passi in fotocopia, Becirovic d� segni di risveglio offensivo, anche se Williams, marcato un po� da tutti senza troppo costrutto, continua ad essere un rebus privo di soluzioni: per di pi�, dopo i botti dei primi 13 minuti, molti di mano francese, ora Varese ha perso di vista l�anello, annebbiata dai continui cambi di difesa di Zare Marokovski ed un po� suicida in certi errori da gambe molli di the storm.
Quando Ezugwu, oltre a difendere di fisico, mette anche i due punti, la CastiGroup si ritrova � non cos� inaspettatamente � sotto, proprio poco prima che la luce rossa del tabellone illumini il primo secondo dell�intervallo (44-46).
Dopo i quindici canonici minuti di riposo, t�immagini che Magnano abbia chiesto ai suoi di difendere: ma, soprattutto se non c�� Ffriend, l�area � sempre terra di scorribande, con Green e Prato che penetrano e segnano per il + 7 irpino (45-52), mentre un Becirovic sempre lontano parente del giocatore d�inizio stagione si becca pure qualche fischio, presto esteso al resto della compagnia: l�unico con gli occhi da battaglia, ovviamente, � Sandrino De Pol, che quasi da solo tiene a galla i suoi con cinque punti in fila.
Torna l�ascensore giamaicano, che per� Ezugwu � bravo a spingere lontano dai suoi territori di caccia, mentre la formula �4 piccoli� degli ospiti, prima una tripla poi un penetra e scarica, dilata il vantaggio avellinese sino al +11 (50-61).
Secondo un clich�e decisamente abusato, la squadra di Magano s�affida ai tiri fuori ritmo di Digbeu e soci, aiutati dalla zona di quelli in maglia verde, che in attacco, forse increduli di vedere un po� di difesa, cominciano a far confusione: per minuti interi, comunque, solo dall�arco si muove il tabellino Casti Group, prima che Allegretti prenda la linea di fondo sulla terza sirena, portando a casa due punti con il fallo che riscaldano la folla e riavvicinano i punteggi (61-65).
Come si apre l�ultimo quarto? Con l�ennesima tripla di Digbeu, che produce un sospirato � 1: ed � ancora Alain dall�arco a replicare al 4-0 di Williams e Green, prima che Ryan imiti il francese volante e Green si scateni in transizione ributtando Varese sotto di 7 in una confusione tattica di marca oratoriale, che alla lunga manda fuori giri un po� tutti, arbitri compresi (67-74 dopo tre minuti di gioco).
Sulla schiacciata a due mani di Bolzonella (finalmente un contropiede biancorosso!) la partita potrebbe avere una svolta d�intensit�: ma tutta quell�adrenalina fa male agli uomini di Magnano, che sembra abbiano l�ordine di non tirare se non da tre: seguono quattro minuti di sostanziale antibasket, non a caso caratterizzati da un parziale (2-2) che dice tutto e non promette niente (di buono) per il prosieguo
Il coach argentino ribalta il quintetto affidandosi all�esperienza del trio Nolan-Becirovic-Farabello: proprio Norman butta via due liberi fondamentali, poi si fa stoppare da Williams, infine spende su Rodilla il quarto fallo, mandando il play spagnolo in lunetta per i canestri del + 9.
Quando anche Ryan aggiusta il tiro, infilando il siluro del + 10 irpino a 1�40� dalla fine (71-81), l�ennesima contestazione stagionale, condita da un pizzico di fastidiosa rassegnazione, anima come una vittoria le tribune in anticipato svuotamento del Palaignis.
Di libero in libero, Avellino mantiene salda la guida mentre � a babbo rigorosamente morto �Becirovic mette qualche inutile punto a tabellino, giusto per rendere un po� meno impietosa l�inevitabile sconfitta, 81-91.