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  • 20 Aprile 2006

    Scritto da Giulio P.


    Con le motivazioni teoricamente a zero, contro una squadra solida e abbastanza profonda, per cui vincere a Varese sarebbe stato un pezzo di storia, Varese mette la testa nel cappio e prova a stringerlo da sola, spingendosi alle soglie della sconfitta, anche per scelte d�organico e di gioco: la salvano, alla fine, un po� il cuore, un po� la tecnica, magari anche la fortuna, che rende al PalaWhirpool quel che troppo spesso si � rubata in trasferta.
    Con Albano infortunato, quasi obbligatoria la scelta di schierare Fernandez accanto ad Howell nel quintetto d�avvio, che vede anche Farabello per l�altro (presunto) malato Garnett, oltre a Collins ed Hafnar: per Capo d�Orlando ci sono invece il ruvido Evtimov e Prasckevicius sotto le plance, accanto al trio d�esterni Perry, Janicenoks e Carter, con quest�ultimo subito pronto dall�arco per il 2/2 con cui gli ospiti doppiano Varese nei ritmi agitati dell�avvio (4-8). Benissimo anche Howell, che per� si �stiracchia� esibendo il pezzo forte del repertorio (leggi schiacciata) e deve ricorrere alle cure dei medici, lasciando spazio all�ultimo lungo rimasto, De Pol, che in transizione piazza il canestro del 10 pari, per poi farsi sentire anche a rimbalzo. Farabello � in clamorosa sofferenza difensiva: per fortuna rimedia con pi� di una bella realizzazione in entrata, propiziando il massimo vantaggio casalingo (17-13), quando mancano meno di tre minuti alla fine del quarto. Il Rolando gi� tornato � l�ultima bella notizia del minitempo, che la Whirlpool chiude guardando la quarta tripla (su cinque tirate) di Carter, per il conclusivo 23-21.
    Quando l�americano di Sicilia ricomincia da dove aveva finito, peraltro su un marchiano errore della difesa, Magnano rispolvera anche Garnett (per Collins), sperando forse che sia la serata dei tiratori (anche se poi il primo segno di vita del buon Marlon � proprio una bella azione difensiva su Carter, con annessa rotazione dal lato debole): ancora bene il Farabello d�attacco, invece, che propizia il contro sorpasso, innervato come sempre dai recuperi di Howell. Nella transizione, poi, anche la mano di Garnett prende i tempi giusti: suo il 5-0 che dilata ulteriormente il parziale sino al 35-28 del 5�. La Capo d�Orlando offensiva vive e muore con gli esterni (anche perch� l�area varesina � una trincea - quasi - inespugnabile): Carter � a quota 20, sui 33 dei suoi, quando ci sono ancora tre minuti da giocare e nonostante si siano alternati almeno in tre sulle sue piste, a cominciare dal mastino Hafnar. Anche Perry � un rebus irrisolvibile, soprattutto per il povero Bolzonella, che in quattro azioni difensive �guadagna� 4 punti in entrata, un tiro sbagliato ma non contestato pi� un fallo: Capo d�Orlando � l� anche a � 1 per cominciare l�ultimo minuto, prima che le solite frizzanterie di Farabello favoriscano un piccolo, non troppo confortante allungo, circondato da qualche spreco (44-40, ma 22-13 a rimbalzo, compensato dal 50% ospite da tre, contro il 2/7 casalingo).
    Garnett in rovesciata � il botto del primo attacco varesino del secondo tempo, bissato da un�entrata con tanto di arcobaleno che fa stropicciare gli occhi: per una guardia sorprendentemente attiva e un Howell gi� in doppia cifra, c�� un playmaker a quota zero; il tutto shakerato in un attacco che tratta male un pallone s� e uno no. Capo d�Orlando fa sempre il compitino, miscela il gioco dentro-fuori e viaggia costante sul filo dell�equilibrio, con in pi� l�omaggio arbitrale del terzo fallo (offensivo) di Fernandez (50-49 alla met� del quarto). Finalmente si sblocca Collins, ma sono altrettanto importanti i rimbalzi di Howell e De Pol, anche se Praskevicius � sempre libero dall�arco, e (prima o) poi ci prende, dando il l� ad un 2-8 che Carter completa con l�ennesimo siluro. Capo d�Orlando � anche avanti di 1 prima che un libero di Howell faccia parit� alla penultima sirena (61-61, Farabello neanche un minuto sul parquet).
    E� proprio il ritorno alla versione italoargentina la prima mossa del quarto quarto di Magnano, anche perch� Varese sta palesando qualche difficolt� offensiva di troppo, mentre in difesa non morde n� abbaia ed il parziale ha ormai assunto proporzioni inaccettabili, ben segnalate dal 61-65 ospite del secondo minuto. La partita non � certo bella, semmai confusa, sicuramente abbondante nelle penalit�, con Varese che nel giro di tre minuti � gi� in bonus, mentre Capo d�Orlando, alleggerita dallo stare davanti, ogni volta che alza la mano fa canestro (64-71). Arrivano anche i fischi di Masnago, cui De Pol risponde con la tripla frontale prima e poi con l�entrata che tutti conosciamo, senza smorzare gli entusiasmi per il suo quarto, dubbissimo fallo. Con Howell che, sugli aiuti, allunga la difesa a met� campo, ogni miracolo � possibile, sapendo per� che si pagher� a rimbalzo: ma � un attacco da un punto a minuto del secondo tempo la vera zavorra. Collins s�inventa qualcosa, ma l�atletismo clamoroso di Nnamaka � esaltato anche da un�invenzione di Evtimov - sembra dire la parola fine (72-77 e palla ospite, poco pi� di due minuti al quarantesimo). Magnano si ricorda anche di Hafnar, per rinforzare una difesa che � zavorrata dal bonus: in mezzo a inqualificabili fischi contro l�attacco Whrlpool (ebbene s�!), peraltro clamorosamente statico (ma Capo d�Orlando difende), Varese � ancora ad un tiro (75-78) quando ci sono 51� da giocare e Magnano ricorre ai 4 esterni, con Howell unico lungo. Garnett s�inventa la tripla dalla parabola infinita per fare � 1, poi Farabello recupera un pallone che vale oro ribaltando le sorti dalla lunetta (80-79): 26� ancora e la difesa allungata che deve mangiare tempo all�attacco ospite. Mossa sprecata se Hafnar si butta via con un fallo lontano dalla palla che Carter trasforma nell�80 pari, con un�azione intera da giocare: lo sloveno tutto solo � lo schema per la vittoria, ma � ancora ferro, come a Reggio Emilio, e ancora supplementare.
    Gli ultimi 5 minuti cominciano da un -3 che Fernandez ed Howell pareggiano, beneficiando anche del quinto fallo di �iradiddio� Carter: Varese sembra pi� pronta sui palloni vaganti, ma non � altrettanto brava a trasformarli in canestri, mentre l�arma letale Prasckevicius � sempre in agguato oltre i 6,25 (85-88, 2� alla fine, anche Evtimov in panca per falli). Ancora Farabello dall�arco ricuce l�ennesimo strappo Upea tenendo Varese ad un punto, nonostante le difficolt� difensive: poi Daniel ci mette anche il furto per il 91-90, in un bel momento rovinato dal quinto fallo di Howell. Le alternanze del punteggio non fanno per cuori deboli: l�ultima palla � ancora apparentemente siciliana, con Perry che muove tutta la difesa (scena gi� vista e rivista) e Nnamaka che spunta dal nulla per il + 1 Capo d�Orlando, quando l�impietoso cronometro segnala 5�92 centesimi. Dopo il time out casalingo, Collins da met� campo (grazie al nuovo regolamento!) corre fino al capolinea con la palla, per rifarsi degli scempi di Reggio Emilia, e dei (a volte meritati) fischi (95-94): sulla corsa di Magnano dritto dritto negli spogliatoi, in evidente fuga da chi ha contestato, e invocato un Bolzonella improponibile, qualcuno tra il pubblico storce anche il naso. Non sappiamo se, come diceva il titolo di un film, �Basta vincere�: per� conta ancora qualcosa, almeno nello sport professionistico. 


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