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  • 25 Novembre 2007
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    Scritto da Claudio Borghi
     
    La Cimberio subisce un�altra bruciante sconfitta, questa volta in overtime dopo una partita ben giocata ma buttata al vento proprio sul pi� bello.

    In occasione della classica sfida contro la rediviva Scavolini Pesaro, la Cimberio Varese ritrova finalmente quella parte di tifosi che nelle passate giornate erano stati tenuti lontano dalle gradinate del palazzetto. E�infatti finito il lungo lavoro di �abbruttimento� del PalaWhirlpool, ora corazzato come un bunker, o se si preferisce come un sorriso deturpato dal metallo di un apparecchio per i denti. C�� comunque poco da sorridere a Masnago, dove il fortino dei biancorossi � stato ripetutamente espugnato e razziato dagli invasori, invero agevolati da guardiani delle mura sempre poco attenti e mal schierati.
    L�avversario che oggi minaccia Varese si chiama Scavolini-Spar Pesaro, avversaria storica e squadra che pu� schierare ci� che sembra mancare alla Cimberio, ossia talento, atletismo e organizzazione grazie ai buoni uffici dell�ex canturino Sacripanti. I biancorossi dovranno quindi ricompattare le fila e giocare con cuore e spirito di sacrificio questa partita fondamentale per la corsa alla salvezza.
    Parte bene Pesaro che con i suoi mori confeziona un 5 a 0 nonostante la buona guardia varesina, cerca di rispondere Varese che in attacco muove bene la palla pur senza finalizzare tutto ci� che costruisce. Skelin fa il vuoto sotto i tabelloni toccando tutti i rimbalzi, mentre sale di colpi la sfida tra Galanda e Slay, vinta per il momento dal moro pesarese (8-14 al 7�). La solidit� del pivot croato e le penetrazioni di Capin riportano avanti Varese al nono minuto, purtroppo per� Mrsic � costretto a mettere Skelin in panchina per il secondo fallo. La preghiera di Beck sulla sirena del primo quarto � ben indirizzata, ma il ferro la respinge lasciando cos� il punteggio sul 16 a 14.
    Beck si riprende con gli interessi ci� che il ferro gli ha tolto all�inizio del secondo quarto, quando infila tre canestri consecutivi nella retina pesarese, ma sull�altro fronte Slay continua ad essere una spina nel fianco varesino grazie alla sua capacit� di essere pericoloso sia sotto canestro che da dietro l�arco. Il personale show del messicano spinge Varese sul 27-21 (13�), ma Mrsic non sembra gradire e lo sostituisce con Capin, il quale per� perde due palloni e commette un fallo in attacco permettendo il rientro della Scavolini (29-30 al 16�). Ritorna in campo Beck che infila la retina con un clamoroso gioco sulla linea di fondo, ma nel frattempo Clark ha spinto avanti Pesaro con il tiro da fuori e i passaggi sotto per Samuele Podest� che fa penare Fernandez (Skelin gi� tre falli). Varese sfrutta un antisportivo per pareggiare e � sempre con Beck � rimettere il naso avanti, graziata questa volta dal proprio ferro che respinge sulla sirena il tiro da 9 metri di Slay (41-40 al 20�, Beck 13 punti solo nel secondo quarto).
    Varese continua ad affidarsi alle scorribande di Beck, che macina chilometri sui blocchi dei compagni e apre spazi per i tiratori biancorossi. Ne beneficia Capin che buca due volte la retina e spinge Varese sul +9 (54-45 al 14�), festeggiato �ed � un bene vederlo � proprio dal compagno di squadra messicano. La Cimberio cerca con continuit� e buoni frutti il proprio pivot, che gioca magistralmente il post ed � una continua e rassicurante presenza su entrambi i lati del campo. Beck perde qualche colpo tra triple sputate dal ferro e scelte rivedibili, ma l�ottima copertura dei tabelloni permette a Varese di giocare pi� possessi e agli altri esterni di colpire da lontano: Hafnar e Fernandez sfondano la doppia cifra di vantaggio (65-54 al 29�), annullata poi dalla tripla di Clark (65-57 al 30�).
    Si segna con il contagocce all�inizio dell�ultima frazione: Varese ha fuori le sue principali bocche da fuoco ma riesce comunque a incrementare il vantaggio (71-59 al 34�) grazie ad una difesa attenta e a qualche invenzione offensiva di Hafnar. Le seconde linee per� non riescono a reggere il campo molto a lungo, cos� la Scavolini riesce a piazzare un 7-0 e a riportarsi in partita (71-66 al 36�). Corre ai ripari Mrsic che rimette in campo Beck e Galanda, ma mentre fioccano triple in entrambi i canestri, Varese deve fare attenzione con una situazione falli molto preoccupante (Fernandez, Hafnar, Babrauskas e Galanda con 4 falli, 74-74 al 38�). Varese pasticcia su entrambi i lati del campo ridestando i fantasmi della rimonta subita a Milano, ma stringendo i denti in difesa riesce a riprendere l�iniziativa offensiva salvo poi farsi infilare da Clark in tap-in.
    La tripla frontale di Capin apre un ultimo minuto di emozioni forti, nel quale Varese perde Galanda per il quinto fallo (dalla parte pesarese Pasco e Zukauskas sono fuori da tempo). Brokenborough accorcia dalla lunetta, poi Babrauskas vola a rimbalzo cancellando l�errore di Hafnar e regalando - ai liberi - un possesso pieno a Varese. Hicks sempre dalla lunetta accorcia solo di uno e Varese pu� giocare in vantaggio gli ultimi sprazzi di partita, durante i quali Capin non riesce a dare il doppio possesso di vantaggio a Varese a causa di un libero sbagliato. Gli ultimi 14 secondi potrebbero essere ordinaria amministrazione se Varese fosse una squadra sufficientemente furba da mandare in lunetta i pesaresi, invece Brokenborough ha l�occasione di mandar per aria l�ultimo tentativo da tre che coglie il centro e manda la partita ai supplementari (81 pari).
    L�overtime si apre con la tripla di Capin e i punti in post di Skelin, a cui replica Clark in entrata.
    Il play sloveno ferma troppo l�attacco varesino, ma i suoi errori vengono cancellati dalla foga a rimbalzo di Babrauskas, che subisce fallo e allunga dalla lunetta (89-84 al 44�).
    L�ultimo minuto inizia con Varese avanti di due (89-87), ma Clark accorcia con un libero e Pesaro ha l�occasione di giocarsi l�ultimo possesso offensivo anche grazie ad una dubbia interpretazione arbitrale che nega un fallo su un rimbalzo di De Pol. Gli ultimi drammatici secondi vedono un tiro di Clark ballare a lungo sul ferro fino al decisivo tap-in di Podest� a tre secondi dalla fine. Inutile l�ultimo tentativo di Beck: Varese va negli spogliatoi applaudita ma � una volta ancora � sconfitta.
     
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