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  • Varese-Virtus Bologna 85-81

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    Giulio

    15 Gennaio 2006

    Scritto da Giulio P.


    Bisognava tornare a vincere? Fatto! Serviva riconciliarsi con il pubblico? Fatto! Rimettersi in corsa per le final eight? Qui � pi� difficile, ma sognare non costa niente� Pi� delle parole dicono i numeri, dove Varese mette insieme un tremendo 111 di valutazione, che ridicolizza il 72 virtussino: merito della difesa dentro l�area, merito dei recuperi e dei (comunque tanti) rimbalzi difensivi che lanciano la transizione e regalano, dopo qualche partita-spazzatura, un basket che piace e diverte. 
    Dopo il fallimento, dopo la Legadue e le amichevoli, torna a Varese per fare sul serio la Virtus Bologna, ed il Palawhirlpool si riempie come nelle occasioni che contano davvero. Per Varese, Collins, Garnett, Hafnar e Howell in quintetto, con De Pol a dare loro riferimenti morali contro l�atipicissimo starting five ospite, dove Rodilla capitana il poliedrico trio Drejer, Milic, Bluthental, a ruotare in tre ruoli intorno al perno Lang. Bologna avrebbe mis-match di chili e centimetri da sfruttare, con Varese che lo sa e allora, vada come vada, non si fa problemi a cambiare su quasi tutte le marcature, con i pro ed i contro che ormai si conoscono, ivi compresa la solita fatica sulle carambole: offensivamente, da segnalare un Garnett partito caldo, che tiene avanti i suoi tirando tutto quello che pu� (8-6, 5�). La difesa biancorossa tampona con gli anticipi le sofferenze dell�uno contro uno, con Howell che svetta tra gli schizzi di sudore di De Pol: sulle ali dei recuperi si prova anche a correre, affondando gli artigli nell�uno contro uno ed a rimbalzo offensivo, anche se un paio di effimeri + 3 vengono subito tamponati dalle triple ospiti, cavate fuori dal mazzo senza troppo volerle, giusto per evitare che Varese, che pure fa tante scelte giuste, �strappi� il match gi� al primo riposino (20-17).
    Zona per Markovski a sfidare la Whirlpool argentina, che sembra avere la polveri bagnate: ma Farabello punisce, favorendo - per certi versi - la Virtus, che faccia a faccia d� decisamente pi� fastidio ai padroni di casa, i quali, in un attimo, si ritrovano il nemico alle porte, nonostante Magnano abbia gi� ruotato quasi tutto il materiale a disposizione: far correre Di Bella � come sanguinare davanti agli squali; parziale dilatato a 0-9 con Farabello che all�ex biellese prende solo la targa (23-26, 5�30� all�intervallo). E per fortuna che anche Magnano ha belle risposte dalla panchina, con Allegretti e Albano che fanno spettacolo in una rumba di sorpassi e contro sorpassi che innalza il clima agonistico a livello playoff. Gli allenatori si marcano da lontano, accoppiando i playmakers: dopo lo show quasi solo offensivo Farabello-Di Bella, si torna alla solidit� del duo Collins-Rodilla, con Varese che porta a casa tanti liberi (per Milic tre falli pesanti) e gioca con la testa, appoggiandosi al solito, solido Fernandez per chiudere un primo tempo sempre di grande equilibrio, in cui il danesino Drejer ne ha gi� messi 17 (39-36).
    Ritorno dagli spogliatoi con i 5 di partenza per Magnano, mentre Markovski salta di nuovo a zona sul primo possesso, per poi virare ad una uomo con molte rotazioni che innesca ancora le razzie di Fabio Di Bella, vero spauracchio fin qui, con i punti e gli assist di uno 0-7 che potrebbe fare danni psicologici (39-43, 2�30� giocati nel terzo quarto). Ma con Farabello, che subita cambia Garnett, i ritmi varesini sono sempre forieri di sorprese: lui e Collins spaccano la difesa con le penetrazioni e, quando il difensore fa un passo indietro, DeJuan lo impiomba dall�arco, costringendo Markovski a risolvere rebus davvero difficili; in tre minuti � 49-43 con un 10-0 fatto anche di molta difesa, come dicono le infrazioni di 24� degli ospiti ed i falli in attacco di Bluthental, che tolgono altre opzioni ad un attacco bolognese gi� in asfissia, ora che - nonostante i rimbalzi - non si corre pi� e c�� sempre qualcuno sulle linee di passaggio.
    Perso il gioco, Bologna prova almeno a ritrovare l�uno contro uno: mal gliene incoglie; alzare i battiti della partita significa liberare fette di campo in cui Collins e Farabello piazzano siluri micidiali fino al massimo vantaggio, + 10, che porta per� la brutta notizia del quarto fallo di De Pol, su cui Bologna incolla anche qualche punto, pur restando, alla penultima sirena, a distanza di minima sicurezza (58-50).
    Tornati Bluthental e Di Bella, con un English che non si marca pi� da solo, torna anche la Virtus pi� offensiva, quella che inventa qualcosa andando fuori dal coro, anche se la difesa sulle penetrazioni � sempre un colabrodo: bomba su bomba e, nonostante un Farabello in serata di massima grazia, Bologna � sempre l�, -4, poi - 3, quindi - 2 quando ancora Daniel l�argentino la ricaccia indietro con la tripla sull�ennesimo scarico di Collins. E� sempre il playmaker dell�Ohio a distribuire la palla sul perimetro con i tempi giusti, rintuzzando, insieme ad Hafnar, il sussultare velenoso di un Bluthental che chiama fuori dall�arco Fernandez e De Pol, per punirli con il tiro (73-68, 5� alla fine). 
    L�Israeliano d�America ne segna 13 in sette minuti e mezzo e quando anche English arriva a fargli compagnia, il pareggio a quota 75 � cosa fatta: ancora Farabello spariglia dalla lunetta dopo un rimbalzo offensivo di puro cuore, al quale abbina l�arresto e tiro che t�aspetteresti dall�ormai desaparecido - anche per guai fisici - Garnett (79-75, 54� da giocare). Sul pallone della penultima chance bolognese, Howell sembra la dea Cal� dalle mille braccia: aiuta, ritorna, recupera; peccato che un De Pol che ha bisogno d�ossigeno sprechi i liberi e poi si prenda in faccia l�ennesima tripla di Bluthental per, l�inatteso -1. Collins, beato lui, non ha invece problemi di lunetta: tutti suoi i 6 �personali� che lasciano al Virtus al palo, tra gli applausi di un Palawhirlpool finalmente tornato felice (85-81). 


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