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Scritto da Nicol� Cavalli |
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Una Cimberio senza testa e senza cuore subisce una brutta sconfitta in Veneto. Il passivo, limitato a otto lunghezze con qualche sparuto guizzo finale, non cambia la sostanza di una prestazione che lascia perplessi e preclude, salvo imprese future, la possibilit� di ottenere posizioni sulla griglia dei play-off (ad onor del vero tutto fuorch� facili da agguantare) che non siano le scomode settima od ottava. Varese soffre fin dall'avvio l'aggressivit� di Venezia. Il bottino dei prealpini si ingrassa a rilento, mentre la Reyer � forte del contributo dei solidi Clark, Szewczyc e Young � veleggia sul 9-2 e quindi sul 16-5 (� soltanto Kangur ad andare a segno nei primi cinque minuti). Gli oro-granata, sospinti da un folto pubblico, annichiliscono gli ospiti alternando dardi letali dai 6,75 e ficcanti contropiedi. Quattro punti di Talts servono a limitare il passivo, ma il 20-11 e il saldo al tiro di 3/17 inducono allo sconforto. Nel secondo parziale il canovaccio non cambia: dalla fiera degli orrori, prodotti da entrambi gli attacchi, esce uno spezzone di brutta pallacanestro. Due buoni spunti di Ganeto e Rannikko, abbinati a un atteggiamento pi� energico della difesa, servono a riavvicinare i biancorossi sul 24-20. La contesa si fa pi� accesa e la Cimberio sfiora il riaggancio; cos� l'Umana, preoccupata dal rientro varesino, si scuote tornando a macinare punti e gioco: Clark e Szewczyc riportano i lagunari sul 37-26. Weeden (ancora una volta il peggiore della banda con una produttivit� sotto ogni livello di sopportazione) e Stipcevic sono disastrosi, Fajardo sbaglia a ripetizione, Diawara appare un corpo estraneo. Troppo poco per sognare il colpaccio contro una squadra ben attrezzata. L'asfittico attacco dei ragazzi di Recalcati serve solo a far collezionare falli ai veneti, dall'altra parte il canestro sembra una vasca da bagno: la Reyer plana sul 46-29. Venezia � clemente e non uccide la gara, le triple di Stipcevic e Kangur tengono viva la flebile fiammella della speranza (48-38). Errori banali, rimbalzi sfuggiti sotto il naso, palloni persi a valanga: Varese fa di tutto per sferrarsi la proverbiale zappa sui piedi. All'ultimo mini intervallo l'Umana, pur senza brillare, tiene salde le redini del match, 52-42. Slay e Diawara muovono il punteggio, ma il distacco rimane costantemente intorno alla doppia cifra. Recalcati prova a ruotare varie tipologie di quintetto senza sortire gli effetti desiderati. Il pi� tredici firmato da Rosselli (63-50) fa scorrere i titoli di coda con larghissimo anticipo. Varese dovrebbe tentare almeno di salvare il pi� sei maturato all'andata a Masnago (anche se, con il passo falso odierno, diventa oggettivamente impensabile riagganciare il gruppo di testa), tuttavia Venezia � molto pi� assennata e conduce senza patemi. Due tiri liberi del capitano, l'unico a uscire con la coscienza pulita dal parquet, e una tripla di Diawara accorciano sul 68-60 e sul 70-63, poi la Reyer mette in ghiaccio la differenza canestri con buona freddezza dalla linea della carit� Dopo la pausa � sapremo solo in futuro se salutare o nociva � Rannikko e compagni proveranno a salvare il bilancio stagionale. Otto gare da disputare in soli 35 giorni, possibilmente con una faccia diversa da quella messa in mostra al Palaverde di Treviso. Perch� certe prestazioni lasciano l'amaro in bocca e feriscono ancor pi� dei punti lasciati per strada. E, come ci auguriamo tutti, dovranno essere lavate via con litri di orgoglio e di sudore. |
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Venezia 71- Varese 63
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