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Scritto da La Prealpina |
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di GIANCARLO PIGIONATTI Ci sono voli e voli. Anche Icaro ci prov�, sin lass�, poi precipitando. Stavolta i biancorossi hanno scelto Malpensa per il decollo, li attende una stagione tutta da scoprire nei bassi cieli del basket, affinch� sfreccino oltre la fatidica barriera. Convenzionale o scaramantica, la scelta ci sembra intonata al tema da svolgere per Pillastrini e i suoi uomini, candidati a licenza di maturit�, da serie A. Nessuno di loro, a quanto pare, durante i soliti convenevoli di presentazione, abbastanza ovvii e scontati, ha fatto proclami di promozione, preferendo una dichiarazione di buoni intenti. Non � la stessa cosa ma tutti i club, anche i pi� ambiziosi, solitamente, evitano il bersaglio grosso, quindi soverchie responsabilit�. Poi qui, dopo tante bastonate, nessuno se la sente di esporsi alla finestra rischiando una clamorosa stangata, bisogna capire il presidente, Vescovi e Pillastrini i quali, in ogni caso, credono in una stagione speciale. Promesse di questo tipo, in realt�, erano gi� serpeggiate tempo fa e con ben altra squadra, meno competitiva, se non addirittura inadeguata per quelle aspirazioni che la piazza pretende a risarcimento di un danno ignominioso come la retrocessione. Stavolta le aspettative trovano legittimazioni in una Cimberio il cui ritorno in serie A non pare un sogno azzardato. Kaniel Dickens e Misan Nikagbatse accrescono il valore tecnico e fisico del quintetto base e, di riflesso, l�affidabilit� della panchina, oggi pi� raccomandabile e meno spoglia di esperienza e potenzialit�, nell�attesa che qualcuno dei giovani esploda, il che � possibile per la forza dei leader (che oggi sono pi� di ieri) deputati a far squadra. Ora filosofie e concetti biancorossi trovano una certa impalcatura nel potenziale di una squadra, voltata come un calzino negli ultimi giorni ma, in tempo utile, per evitare atroci disillusioni. Gi�, la fortuna ci ha messo del suo attraverso quei casi della vita che sembrano predestinare la storia delle persone e degli eventi, basti pensare ai due nuovi biancorossi, gi� a Napoli, ma rimasti su una strada ma anche riconoscere a Vescovi e Pillastrini quell�attimo fuggente d�una preziosa occasione colta, nonch� alla famiglia Castiglioni nuove energie finanziarie per non farsi sfuggire un doppio colpaccio. Non ci sembra da tutti guardarsi attorno, seppur al completo, per migliorarsi e correggere le proprie originali certezze. Morale, non s�� lasciata intentata una potente ambizione. E� stato pure il caso, di un prescelto (ma non pervenuto) Ramagli, a propiziare l�arrivo di Stefano Pillastrini, peraltro, gi� "pensato" in tempi passati dal club biancorosso. Il diniego di Ramagli, da casse di champagne in regalo a Natale, ci sembra un salutare ghiribizzo del destino che Varese ha sfruttato con un decisionismo nelle idee. Pillastrini pare l�uomo giusto al posto giusto, d�un progetto mirato nel tempo, per le quelle riconosciute capacit�, come d�un prof molto esperto e capace nell�insegnare le proprie materie ma anche dotato di quella "summa" di requisiti necessari alla comprensione e alla pazienza affinch� tutti, pur con i loro vezzi, imparino e crescano, anche come uomini. Egli incarna un po� la parabola dei talenti, al fine di rendere meriti o castighi a ciascuno, per potenzialit� e profitto. Il coach romagnolo non � un "santone", meglio cos�, stava peraltro "cannando" la scommessa su Reid (descritto come bravo in tutto ma fors�anche in niente) di cui s�era invaghito, probabilmente anche per un budget iniziale pi� severo ma, appena ne ha avuto l�opportunit�, ha corretto il tiro. Resta da chiedersi se Pillastrini avr� anche ragione sul pivot vero, che manca? Con la penuria di italiani decenti in circolazione, si sarebbe dovuto puntare su un comunitario il quale, con il volto di Nikagbatse, fa diventare pi� scoppiettante la batteria degli esterni. Vi sarebbe da eccepire sulle certezze di una squadra futuribile per antonomasia, stando ai suoi italiani e giovani, si pu� anche essere d�accordo, dovendo per� intenderci sui valori attribuibili ai biancorossi da... scommesse da riscuotere nel tempo e in serie A, visto che il giovane, con pi� chance di esplosione, � Martinoni il quale, per�, appartiene alla Benetton. Gli altri sono noti, come Passera e Gergati, giocatori gi� fatti e finiti, che la piazza potr� seguire per anni e con affetto, mentre qualche speranza va covata per Genovese e Antonelli, un ragazzo molto acuto, stando alle sue rivelazioni su queste colonne. I dirigenti, beniamini dei tifosi, come lo sono Vescovi e Ferraiuolo, sono apprezzabili esordienti ma, soprattutto, persone serie, al servizio di una bandiera, che hanno onorato. Ci sembra una Cimberio d�avanguardia nella sua maturazione di gruppo, alla scoperta delle prime verit� fuori casa, laddove meneranno la clava per mettere sotto una "grandeur". Sar� da promozione? A volere il massimo sarebbe ideale attraverso i play off che valgono tre serie da 15 gare, di cui 9 in casa, per� da seconda, quindi soldoni e pi� di un mese di calore per la piazza. Varese sembra in buone mani fra sogni e realt�. Che sia la stagione giusta? |
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Biancorossi d'avanguardia. Che sia la stagione giusta?
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