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  • 14 Febbraio 2008
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    Scritto da La Prealpina
     
    Massimo Ferraiuolo ricorda la retrocessione della Ranger nel 1992 e guarda alla Cimberio...

    Ha vissuto la gioia straordinaria di una finale scudetto (e la cocente delusione per la successiva sconfitta) e l�amarezza infinita della retrocessione. Il tutto nel breve volgere di due anni. Chi meglio di Massimo Ferraiuolo (nella foto in alto a destra in maglia Ranger vestita tra il 1989 e il 1992), allora, pu� comprendere lo stato d�animo dei giocatori della Cimberio?
    Due situazioni assolutamente diverse, sia chiaro: allora la retrocessione della Ranger fu come un fulmine a ciel sereno ed esplose nella sua drammaticit� solo nell�ultima partita di play out; la Cimberio � invece avviata gi� da tempo verso un destino che pare ineluttabile, una lenta e inarrestabile discesa agli inferi della LegAdue.
    Ma c�� un denominatore comune: la terribile amarezza provocata dall�evento, avvertita in modo ancor pi� forte dai giocatori varesini.
    �Dopo la finale scudetto del 1990 con la Scavolini - ricorda Ferraiuolo, oggi felicemente alla guida di una squadra di ragazzini della Pallacanestro Varese - la societ� aveva fatto delle scelte difficili: l�addio a Corny Thompson, leader in quegli anni, sostituito da Pat Cummings, giocatore con notevoli trascorsi in Nba ma senza i presupposti tecnici e umani per vestire i panni del leader. Ma quell�anno ci salvammo ai play out. L�anno successivo la societ� decise di operare in grande (anche perch� Toto Bulgheroni non voleva dare l�impressione di trattenere in cassa i molti soldi incassati per la cessione alla Benetton di Stefano Rusconi). Ma la scelta di Theus e Wilkins si dimostr� la pi� infelice: basti dire che a poche giornate dalla fine Theus non conosceva neppure la formula del campionato e di conseguenza i rischi che stavamo correndo. Virginio Bernardi pag� per tutti, Sacchetti ed io ci infortunammo seriamente al tendine d�Achille (io, se non ricordo male, rientrai solo nelle ultime due partite) e fin� con quella sorta di spareggio con Venezia, in cui vincemmo di 8 punti quando ne sarebbero serviti 11 per salvarci. Il ricordo di quei giorni? Il giorno dopo la partita che ci aveva condannato alla serie A2 ero stato invitato alla scuola media di Gavirate insieme con Carlo Ancelotti, allora giocatore del Milan che aveva appena vinto lo scudetto. Ebbene, fatte anche le debite proporzioni tra i due personaggi, le manifestazioni d�affetto nei miei confronti e la comprensione della mia sofferenza da parte dei ragazzi furono decisamente superiori alla gioia mostrata ad Ancelotti per il suo trionfo tricolore. Ma di quell�evento ricordo anche la straordinaria partecipazione del pubblico, un po� come accade anche oggi. E in fondo i 4300 spettatori visti al palasport nell�ultima partita con Teramo, dieci giorni fa, rappresentano il chiaro segnale dell�affetto che Varese nutre nei confronti della squadra e sono il patrimonio sul quale la Pallacanestro Varese potr� contare anche in futuro. Un�ultima annotazione sulla retrocessione del 1992: dopo qualche giorno venni ceduto a Pavia, cosa che provoc� in me una doppia sofferenza, perch� non avrei mai voluto lasciare Varese e la "mia" Pallacanestro Varese�.

    Una diagnosi dei problemi della Cimberio � facile e difficile a un tempo: �E� chiaro che sono state fatte delle errate valutazioni sul conto di alcuni giocatori. Ma penso anche che qualcosa di diverso sarebbe potuto accadere se alla prima giornata di campionato la Cimberio, anzich� perdere a Roma al supplementare, avesse vinto quella partita... Per� � chiaro che sono stati commessi degli errori, errori che ora vengono amaramente scontati. Personalmente sono convinto della bont� di Veljiko Mrsic, che purtroppo non si � mai trovato nella situazione giusta in palestra�.
    Ma come possono vivere i giocatori questa situazione al limite dell�irreale, con tante partite da giocare e un destino sostanzialmente gi� segnato? �Accettare questa realt� � durissimo - dice Ferraiuolo - e sar� ancor pi� amaro nel momento in cui anche la matematica condanner� la Cimberio. L�importante � che da parte della squadra ci sia assoluto rispetto per il pubblico del palasport, per la propriet� e per lo sponsor che comunque hanno fatto enormi sforzi per rimediare alla situazione. E, oltre agli sforzi, hanno messo attaccamento e passione: immagino la loro grande delusione�.
    In generale questo basket piace poco a Massimo Ferraiuolo: �Non vorrei dare l�impressione di chi dice: "Quando giocavo io...". Per� � fuor di dubbio che oggi manchi una vera identificazione tra squadra e citt�: una volta molti giocatori erano del luogo, in ogni caso italiani, gli stranieri si dovevano adattare. Oggi � l�esatto contrario, cos� gli italiani sono spersonalizzati. Sono gli effetti della Legge Bosman, la cui conseguenza pi� grave � per� il fatto che un po' tutte le societ� hanno deciso di investire meno nei settori giovanili dal momento che con relativamente pochi soldi trovano sul mercato giocatori comunitari gi� "fatti"�.
    E anche sul piano tecnico le cose non vanno meglio... �Si cerca lo spettacolo attraverso un maggiore atletismo, una maggiore velocit�, mentre ci sono sempre meno giocatori bravi tecnicamente e nella capacit� di leggere le situazioni di gioco�.
    Problemi che emergono gi� a livello di settore giovanile, dove Ferraiuolo opera: �Noto che molti allenatori impongono regole castranti per la fantasia del giovane giocatore, cos� tutti sembrano dei soldatini. E a me questo non piace. Penso che siamo vicini al fondo nella capacit� di costruire giovani giocatori, anche se ogni tanto spunta qualche talento (Gallinari su tutti). Dobbiamo risalire�.
    Claudio Piovanelli

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