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![]() Scritto da La Provincia |
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VARESE Ormai ci siamo. Domenica si salir� tutti insieme in cima al Sacro Monte, a compiere quel rito un po� scaramantico che dieci anni fa diede il via alla stagione scudettata e lo scorso anno replic� lanciando la volata promozione. Poi si attaccher� a sudare, ci si schianter� di corse e amichevoli, si torner� a respirare e a parlare basket, che francamente era pure ora. Eppure, Max Ferraiuolo (nel tondo) sembra interpretare nel migliore dei modi il pensiero di tutti i tifosi quando dice: �Sembra ieri �. Gi�: sembra ieri, la sera della festa per il ritorno in serie A, la liberazione per quell�incubo che finiva, la voglia di sedersi e tirare il fiato dopo mesi vissuti pericolosamente. �Sembra ieri - dice il team manager biancorosso - ma se si guarda a questi ultimi mesi di passione e a quest�estate caldissima pare passata un�eternit�. Comunque sia, ormai ci siamo �. Soddisfatto del lavoro fatto fin qui? Abbiamo fatto il massimo con il budget che avevamo a disposizione. Il Cecco � andato avanti per la sua strada, proseguendo nella politica dei piccoli passi: si fa quello che si pu�, nulla di pi�. E secondo me ha lavorato benissimo, � riuscito a portare a casa i giocatori che societ� e allenatore volevano. Quale sar� il punto di forza di questa squadra? Abbiamo confermato lo zoccolo duro di quel gruppo che ci ha riportato in A1: saranno loro, con lo spirito e l�unione che hanno dimostrato di avere, il nostro valore aggiunto. Convinca gli scettici: come pensare che una squadra vincitrice in LegaDue possa far bene anche al piano di sopra? Gli scettici dicono che la Lega- Due � un campionato pi� facile rispetto alla serie A, io preferisco dire che � un campionato diverso. E sotto certi aaspetti pure pi� difficile: abbiamo avuto i nostri momentacci anche l�anno scorso, e siamo riusciti a restare a galla. Per farlo ci vogliono gli attributi, in A1 come in Lega- Due. Ci parli dei nuovi arrivi. Con Slay e Thomas siamo andati sul sicuro. Sono due giocatori che hanno gi� una grande esperienza nel nostro campionato, nel quale hanno dimostrato di saper essere protagonisti nel modo giusto. Poi c�� Mian, un giovane dal quale non ci aspettiamo grandi cose all�inizio, ma che pu� crescere e diventare un giocatore vero insieme a noi. C�� chi imputa una panchina poco profonda. Ci attendiamo un salto di qualit� importante da parte dei nostri ragazzi: Gergati, Passera (nella foto a destra), Martinoni, Antonelli. Dovranno dimostrare di starci anche al piano di sopra, e dovranno fare un salto di qualit� anche dal punto di vista mentale: troveranno le condizioni ideali per lavorare e crescere. Proviamo a guardarci attorno. Quali saranno i valori in campo? Non scopro nulla dicendo che Siena partir� davanti a tutti, e con ogni probabilit� finir� nella stessa posizione. Dietro vedo Roma che ha messo su una squadra interessante, completa, molto pi� �gruppo� rispetto alle ultime esperienze piuttosto deludenti. Poi? Mi piace molto la politica che ha deciso di portare avanti Treviso: una squadra molto giovane ma di grande talento che secondo me far� un grande campionato. Poi c�� Milano, che mi incuriosisce molto: ha cambiato praticamente tutto, rinnegando le scelte fatte negli ultimi anni. Veniamo al nostro livello. A parte Napoli che al momento � ancora una grossa incognita, visto che non ha praticamente ancora preso nessun giocatore (si parla di un interesse per Misan Nikagbatse, ndr), vedo un grosso equilibrio. Il confine tra la lotta per la salvezza e l�aggancio alla zona playoff sar� sottilissimo. E Varese? Forse sono troppo ottimista, ma non siamo messi male: cercheremo una salvezza tranquilla, e abbiamo tutte le carte in regola per centrarla. Francesco Caielli |
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Quattro grandi. Ma con le altre ce la giochiamo
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