Lucaweb Posted November 2, 2011 Posted November 2, 2011 Facciamo un piccolo sobbalzo sulla sedia quando Janar Talts ci rivela che il suo film preferito è ''Il Gladiatore''. Un pizzico di stupore perché mai avremmo pensato di associare questo baltico dagli occhi di cristallo ad una retorica guerriera di facile presa. L'estone, lo avrete visto tutti, quando è sul parquet fa passare ben poche emozioni. Concentrato, duro, intenso, ma di poche parole e parca gestualità. Di certo non un tribuno, né uno che verbalmente pare in grado di trascinare le folle come Massimo Decimo Meridio. <<Infatti: niente di tutto ciò - conferma il lungo della Cimberio -. Ma del ''Gladiatore'' apprezzo soprattutto la logica del soldato. La volontà di chi, per difendere un ideale, una bandiera, si mette con coraggio a disposizione degli altri. Per me la pallacanestro è sì un lavoro, che si accompagna alla gradevole sensazione di poter offrire il massimo per squadra, compagni, società. Quando sono sul parquet so e sento che il mio compito è essenzialmente questo e cerco di rendermi sempre utile>>. Contro Casale Monferrato ci è riuscito a meraviglia: 15 minuti, 7 rimbalzi, 6 punti. Cifre che confermano una classica gara da prezioso gregarione. <<Chi esce dalla panchina, avendo avuto il tempo per capire come si sta sviluppando la partita, deve provare ad essere subito produttivo. Così, quando sono seduto in attesa del mio turno, osservo e leggendo fra le pieghe del match tento di intuire dov'è possibile incidere. Contro i piemontesi, devo ammettere, è andata abbastanza bene>>. Vittoria faticosa, però... <<Casale, in particolare nel primo tempo, è stato bravo a imbrigliare il nostro gioco, negandoci contropiede e transizione. Di contro, noi non siamo stati granchè precisi nelle esecuzioni. Però nella ripresa siamo cresciuti in difesa, abbiamo migliorato le letture offensive e, andando con decisione dentro l'area, abbiamo cambiato il senso tattico della gara. L'eccellente percentuale al tiro del quarto periodo (9/12, 75% - ndr) con ben 7 canestri sotto il ferro spiega bene l'andamento della partita>>. Montegranaro e Casale Monferrato: un bis che vale parecchio in termini di fiducia. <<Ho imparato che mantenere il servizio, in un campionato duro come quello italiano, è indispensabile perché in casa, vedi che cos'ha fatto la Scavolini Pesaro contro Milano, tutti i club moltiplicano per mille i loro sforzi. Pertanto, difendendo il PalaWhirlpool non abbiamo fatto nulla di speciale. Si tratta soltanto di continuare così perchè vincere le partite casalinghe ci permetterà di giocare lontano da Varese con maggiore serenità>>. Domenica a Roma ne avrete bisogno. <<La gara contro la Virtus sarà un'importante verifica, perché dopo un ''top team'' come Milano, affronteremo una squadra che sulla carta dovrebbe far parte della grossa fascia che comprende tutti i team sotto la cosiddetta zona-Eurolega. Roma è una buonissima formazione e, rispetto alla scorsa annata, sembra più equilibrata, ma noi siamo curiosi di sapere a che punto siamo del nostro percorso>>. Per arrivare dove? <<L'obiettivo dichiarato sono i playoff e, per quel che vedo in giro, penso siano un traguardo raggiungibile. Anche se, con un livello di competizione elevatissimo, non dovremo commettere errori>>. Lei, invece, alla seconda stagione italiana, che cosa vuole raggiungere? <<Vale quel che ho detto poco fa: sono un giocatore di squadra. Uno che spende tutto se stesso a favore del gruppo, sempre pronto ad aiutare i compagni e rispondere ''Signorsì, signore'' agli ordini di Recalcati. Quindi, con queste premesse, vorrei solo essere il miglior giocatore possibile>>. Sarà, ma il dubbio che Il Gladiatore non sia il film giusto resta. Mai pensato, caro Janar, a "Salvate il soldato Ryan"? Massimo Turconi
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