Jump to content

Recommended Posts

Posted

Miami, un po' come il famoso ''paradiso'', può attendere. Quest'anno per ''Kuba'' Diawara (foto Blitz) niente spiagge di South Beach, niente passeggiate sulla frequentatissima Ocean Drive, niente gite in barca al largo di Key Biscayne.

Quest'anno il "cinepanettone" dell'ala francese della Cimberio Varese, che come è noto ha casa, beato lui, in Florida, andrà in altre spiagge - Pesaro il prossimo 27 dicembre - e in altre vie oggettivamente meno fascinose: piazzale Gramsci, il PalaWhirlpool, e via Pirandello, al Campus.

«Ci attende un Natale di intenso lavoro - abbozza Kuba - com'è giusto che sia dal momento che nei prossimi dieci giorni dovremo affrontare una serie di gare molto delicate e importanti per classifica e futuro. Quindi: atmosfera natalizia che durerà lo spazio di qualche ora e, comunque, vietati i cali di concentrazione per evitare regali sgraditi da parte degli avversari».

- Intanto, battendo Biella, un bel regalo ve lo siete fatti da soli...

«Una vittoria di alto valore specifico perchè ottenuta pur non giocando una grande pallacanestro in attacco. Però, ciò che più conta, abbiamo espresso grandissima intensità in difesa costringendo l'Angelico a ben 28 palle perse in una partita davvero impegnativa anche sotto il profilo fisico».

- Match molto duro tant'è vero che in un palazzetto silenzioso si ode ancora l'eco della battaglia campale tra lei e Soragna...

«In effetti, nei pressi del canestro tra me e Soragna è stata una lotta cruenta, tutta muscoli e cuore. Un grande duello nel quale ho cercato di prendere vantaggio da questo ''mismatch'' provando a creare dal palleggio, ma ancora di più dalle tacche. Ma in generale tutta la squadra ha lavorato con intelligenza creando queste situazioni tattiche sia per me, sia per Kangur».

- E voi, 28 punti fatturati in coppia, ne siete usciti da grandi protagonisti...

«La combinazione tra noi due funziona alla perfezione e, spesso, per gli avversari diventa difficile da controllare. Poi, più di tutto, il nostro rendimento rappresenta una bella risposta a tutti coloro che ad inizio di stagione, vedendoci insieme sul parquet, storcevano il naso».

- Il tutto sotto l'attenta regia di Stipcevic...

«Venendo a Varese ho ''scoperto'' in Rok un grande giocatore dotato di carisma, leadership e un carattere d'acciaio che, in più, ha la caratteristica dei campioni: sa elevare il valore dei compagni».

- Le statistiche, nettamente migliori rispetto a quello dello scorso anno a Brindisi, stanno rendendo ancora più dorata la sua stagione in maglia Cimberio...

«I numeri (16 punti in 31 minuti di media) non sono altro che il risultato finale del buon lavoro quotidiano fatto in palestra. Personalmente sono solo moderatamente soddisfatto perchè so di poter fare ancora di più, specialmente nella difesa in aiuto, a rimbalzo e anche per una maggiore continuità sui due lati del campo».

- Detto del bilancio individuale, qual è quello relativo alla squadra?

«E' presto detto: ci mancano almeno 4 punti. Quelli che abbiamo lasciato per strada in partite che erano alla nostra portata e invece abbiamo giocato male: vedi Bologna e Sassari».

- Potrete riprendervi le occasione perdute a Pesaro...

«Di sicuro ci proveremo, anche se la Scavolini ha una classifica decisamente inferiore al suo potenziale, che è quello di una grande squadra con un buonissimo quintetto - Hickman, Hackett, White, Jones e Cusin - e diversi cambi all'altezza delle aspettative e sanno giocare bene insieme come hanno dimostrato battendo squadroni come Cantù e Milano. Sarà importante difendere molto bene, senza pause e trovare gli accorgimenti per ''stoppare'' i loro quattro USA. La chiave della gara sarà tutta lì».

Massimo Turconi

×
×
  • Create New...