Lucaweb Posted January 22, 2012 Posted January 22, 2012 Una risposta forte e chiara fornita sul campo alle critiche seguite alla sconfitta di Cremona: la convincente prova corale valsa la netta vittoria casalinga su Avellino rappresenta un segnale forte da tutto l'ambiente di Varese alle polemiche seguite alla gara del PalaRadi. «Le critiche fanno parte del nostro lavoro - dice il presidente della Cimberio, Cecco Vescovi (foto Blitz) - e le accettiamo senza problemi, a patto però che non si passi il limite e si arrivi agli insulti (evidente il riferimento a quanto accaduto mercoledì sera fuori del PalaWhirlpool - NdR). Tutti sono consapevoli che a Cremona è stata disputata una partita insufficiente ma abbiamo dimostrato contro Avellino quel che è il nostro spessore caratteriale. È un risultato che giocatori, staff e società hanno voluto fortemente: tutte le componenti hanno fatto quadrato ed è emersa la compattezza del gruppo conquistando una vittoria che vale molto». Di fatto la partita si è sviluppata sulla stessa falsariga di quella contro Treviso, con un'altra partenza "ventre a terra". Ora Vescovi auspica di trovare continuità di rendimento senza più l'altalena di risultati delle ultime gare: «La squadra ha iniziato molto bene, sfruttando la rilassatezza iniziale di Avellino. E nonostante un pizzico di sofferenza a metà del quarto periodo ha condotto in porto la vittoria con sicurezza. L'auspicio è che questo successo così importante a livello morale ci dia la convinzione necessaria per trovare stabilità e darci la spinta per la gara di Teramo, conquistando l'accesso alle Final Eight di Coppa Italia che sarebbero una bella vetrina per tutti ma soprattutto dandoci una bella spinta in classifica». Evidente comunque il salto di qualità garantito dal rientro di Rannikko, il quale pur stringendo i denti ha garantito 24' di fosforo e impegno difensivo confermandosi un cardine del sistema-Varese: dopo il riposo assoluto di ieri, si valuteranno oggi le condizioni del play finlandese, anche se le sensazioni sono positive in vista di un utilizzo parziale domenica a Teramo. «Teemu ha confermato d'essere il nostro metronomo: è fondamentale per mettere la palla nei modi e nei tempi giusti nelle mani dei compagni e dare respiro a Stipcevic. La sua assenza a Cremona è pesata, purtroppo ha questi piccoli acciacchi che lo condizionano ma dobbiamo tener duro e cercare di andare avanti. Al di là di ciò, anche quando ci sono assenze cosi importanti ognuno deve dare qualcosa di più per supplire ai problemi di organico». Resta comunque apertissimo il fronte mercato, dove sta ormai entrando nel vivo la ricerca del sostituto di Justin Hurtt: dopo il "no" di Goss (a meno di ripensamenti dell'ultima ora...) si scandaglia tra i giocatori "malpagati" o scontenti già attivi in Europa, concentrando la ricerca su una guardia-play: «Stiamo lavorando per cercare di individuare un elemento che faccia al caso nostro. La speranza - rivela Vescovi - è di chiudere entro la prossima settimana, potendo così schierare il nuovo arrivato contro Milano. La pista Goss? Ci ha chiamato lui comunicandoci la sua disponibilità a tornare a Varese ma nonostante i nostri sforzi, e l'offerta contrattuale anche per il prossimo anno, la distanza a livello economico è elevata, così com'era accaduto in estate. Se dovesse cambiare idea la nostra proposta la conosce, intanto seguiamo altre situazioni». Dunque, se tutto andrà per il verso giusto Hurtt dovrebbe chiudere domenica a Teramo la sua esperienza in biancorosso; poi arriverà una guardia-play per dare una mano a Stipcevic e "nascondere" gli acciacchi di Rannikko. A meno che l'ingaggio del nuovo americano in arrivo non lasci un "residuo" da reinvestire su un play europeo da inserire "a gettone" per un paio di mesi, ossia il tempo necessario per la terapia curativa del problema accusato dal capitano biancorosso al tendine rotuleo del ginocchio sinistro. Ma vista l'esigenza di un intervento migliorativo rispetto ad Hurtt, la Cimberio non può permettersi di lesinare risorse nella ricerca del miglior giocatore disponibile... Giuseppe Sciascia
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