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Siamo all'epoca dei pirati. In una taverna di porto, un gentleman incontra

un vecchio marinaio, di quelli tosti: gamba di legno, benda nera

all'occhio, uncino al posto della mano!

Il gentleman gli chiede:

"Accidenti, com'è che ha perso la gamba?"

E il marinaio: "Ero sulla coffa quando si scatenò una tempesta. L'albero

si ruppe e caddi in mare. Uno squalo mi addentò la gamba; riuscii ad

ucciderlo con il coltello ma la bocca restava chiusa, allora mi dovetti

tagliare la gamba per non affogare"

"Accidenti ... e l'uncino?"

"Durante un abbordaggio violentissimo, un pirata si è avvicinato e mi ha

scaricato la pistola contro, ma non mi ha

preso. Allora abbiamo combattuto con la sciabola, sciabolata su

sciabolata,

stavo per avere la meglio quando èarrivato un secondo pirata e ... a

tradimento mi ha tagliato la mano"

"Ooohhh. E la benda sull'occhio?"

"La benda ...? Oh, è stata una cacca di gabbiano"

"Come sarebbe, una cacca di gabbiano?!?"

"Sì, mi è caduta sulla fronte e ... sa, era il primo giorno che avevo

l'uncino"

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beh allora..io non posso mancare se si parla di barzellette...

Una piccola vecchia signora un giorno andò alla Banca di

> Italia portando

> con se' una borsa piena di denaro.

> Insistette che doveva parlare con il presidente della banca

> per aprire un

> conto perché "E' un sacco di denaro!".

> Dopo un po' di ripensamenti, gli impiegati la portarono

> nell'ufficio del

> presidente (il cliente ha sempre ragione!).

>

> Il presidente della banca chiese quindi quanto voleva

> versare e lei disse

> "500 milioni" e butto' la borsa sulla sua scrivania.

> Il presidente fu chiaramente curioso di sapere come aveva

> fatto ad ottenere

> tutto quel contante, cosi' glielo chiese:

> "Signora, sono sorpreso di vedere che Lei si porta appresso

> tutto questo

> contante, come ha fatto ad ottenerlo?".

> La vecchia signora rispose: "Ho fatto delle scommesse".

> Il presidente le chiese ancora: "Scommesse? Che tipo di

> scommesse?"

> La vecchia signora rispose: "Per esempio, scommetto 50

> milioni che le sue

> palle sono quadrate".

> "Ha, ha, ha...!" rise il presidente "E' una scommessa

> stupida. Lei non

> potrà

> mai vincere una scommessa di questo genere!"

> La vecchia signora lo sfido: "Allora, accetta la mia

> scommessa?"

> "Certo" disse il presidente "Scommetto 50 milioni che le mie

> palle non sono

> quadrate!"

> Allora la vecchia signora disse: "Dato che si tratta di un

> mucchio di

> denaro,

> posso portare con me il mio avvocato domattina alle 10 come

> testimone?"

> "Certo!" disse il fiducioso presidente.

>

> Quella notte, il presidente era veramente nervoso a causa

> della scommessa e

> passò un sacco di tempo

> davanti allo specchio a controllare le sue palle, girandosi

> a destra e a

> sinistra continuamente.

> Le controllo con attenzione finché non fu sicuro che non era

> assolutamente

> possibile che le sue palle

> fossero quadrate e che avrebbe vinto la scommessa.

>

> Il mattino dopo alle 10 precise, la vecchia signora fece la

> sua comparsa

> con

> il suo avvocato nell'ufficio del presidente.

> Presentò l'avvocato al presidente e ripeté la scommessa: 50

> milioni che le

> palle del presidente sono quadrate!"

> Il presidente accettò di nuovo la scommessa e la vecchia

> signora gli chiese

> di abbassare i pantaloni, così tutti avrebbero potuto

> vedere.

> Il presidente accettò.

> La vecchia signora scrutò attentamente le palle e poi gli

> chiese se poteva

> toccarle.

> "Va bene, in fondo 50 milioni sono un sacco di soldi, quindi

> credo che Lei

> debba essere assolutamente sicura."

> In quel momento, egli notò che l'avvocato silenziosamente

> stava sbattendo

> la

> testa contro il muro.

> Il presidente chiese alla signora: "Che diavolo ha il suo

> avvocato?"

> Ella disse: "Niente, a parte il fatto che ho scommesso con

> lui 200 milioni

> che alle 10 di stamattina

> avrei avuto nelle mie mani le palle del Presidente della

> Banca d'Italia".

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beh allora..io non posso mancare se si parla di barzellette...

Una piccola vecchia signora un giorno andò alla  Banca di

> Italia portando

> con se' una borsa  piena di denaro.

> Insistette che doveva parlare con il presidente della banca

> per aprire un

> conto perché "E' un sacco di denaro!".

> Dopo un po' di ripensamenti, gli impiegati la portarono

> nell'ufficio del

> presidente (il cliente ha sempre ragione!).

>

> Il presidente della banca chiese quindi quanto voleva

> versare e lei disse

> "500 milioni" e butto' la borsa sulla sua  scrivania.

> Il presidente fu chiaramente curioso di sapere come aveva

> fatto ad ottenere

> tutto quel contante, cosi' glielo chiese:

> "Signora, sono sorpreso di vedere che Lei si porta appresso

> tutto questo

> contante, come ha fatto ad ottenerlo?".

> La vecchia signora rispose: "Ho fatto delle scommesse".

> Il presidente le chiese ancora: "Scommesse? Che tipo di

> scommesse?"

> La vecchia signora rispose: "Per esempio, scommetto 50

> milioni che le sue

> palle sono quadrate".

> "Ha, ha, ha...!" rise il presidente "E' una scommessa

> stupida. Lei non

> potrà

> mai vincere una scommessa di questo genere!"

> La vecchia signora lo sfido: "Allora, accetta la mia

> scommessa?"

> "Certo" disse il presidente "Scommetto 50 milioni che le mie

> palle non sono

> quadrate!"

> Allora la vecchia signora disse: "Dato che si  tratta di un

> mucchio di

> denaro,

> posso portare con me il mio avvocato domattina alle 10 come

> testimone?"

> "Certo!" disse il fiducioso presidente.

>

> Quella notte, il presidente era veramente nervoso a causa

> della scommessa e

> passò un sacco di tempo

> davanti allo specchio a controllare le sue palle, girandosi

> a destra e a

> sinistra continuamente.

> Le controllo con attenzione finché non fu sicuro che non era

> assolutamente

> possibile che le sue palle

> fossero quadrate e che avrebbe vinto la scommessa.

>

> Il mattino dopo alle 10 precise, la vecchia signora fece la

> sua comparsa

> con

> il suo avvocato nell'ufficio del presidente.

> Presentò l'avvocato al presidente e ripeté la scommessa: 50

> milioni che le

> palle del presidente sono quadrate!"

> Il presidente accettò di nuovo la scommessa e la vecchia

> signora gli chiese

> di abbassare i pantaloni, così tutti avrebbero potuto

> vedere.

> Il presidente accettò.

> La vecchia signora scrutò attentamente le palle e poi gli

> chiese se poteva

> toccarle.

> "Va bene, in fondo 50 milioni sono un sacco di soldi, quindi

> credo che Lei

> debba essere assolutamente sicura."

> In quel momento, egli notò che l'avvocato silenziosamente

> stava sbattendo

> la

> testa contro il muro.

> Il presidente chiese alla signora: "Che diavolo ha il suo

> avvocato?"

> Ella disse: "Niente, a parte il fatto che ho scommesso con

> lui 200 milioni

> che alle 10 di stamattina

> avrei avuto nelle mie mani le palle del Presidente della

> Banca d'Italia".

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