alegg Posted September 23, 2005 Report Share Posted September 23, 2005 Siamo all'epoca dei pirati. In una taverna di porto, un gentleman incontra un vecchio marinaio, di quelli tosti: gamba di legno, benda nera all'occhio, uncino al posto della mano! Il gentleman gli chiede: "Accidenti, com'è che ha perso la gamba?" E il marinaio: "Ero sulla coffa quando si scatenò una tempesta. L'albero si ruppe e caddi in mare. Uno squalo mi addentò la gamba; riuscii ad ucciderlo con il coltello ma la bocca restava chiusa, allora mi dovetti tagliare la gamba per non affogare" "Accidenti ... e l'uncino?" "Durante un abbordaggio violentissimo, un pirata si è avvicinato e mi ha scaricato la pistola contro, ma non mi ha preso. Allora abbiamo combattuto con la sciabola, sciabolata su sciabolata, stavo per avere la meglio quando èarrivato un secondo pirata e ... a tradimento mi ha tagliato la mano" "Ooohhh. E la benda sull'occhio?" "La benda ...? Oh, è stata una cacca di gabbiano" "Come sarebbe, una cacca di gabbiano?!?" "Sì, mi è caduta sulla fronte e ... sa, era il primo giorno che avevo l'uncino" Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Jukebox Posted September 23, 2005 Report Share Posted September 23, 2005 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
bugo85 Posted September 23, 2005 Report Share Posted September 23, 2005 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
bugo85 Posted September 23, 2005 Report Share Posted September 23, 2005 beh allora..io non posso mancare se si parla di barzellette... Una piccola vecchia signora un giorno andò alla Banca di > Italia portando > con se' una borsa piena di denaro. > Insistette che doveva parlare con il presidente della banca > per aprire un > conto perché "E' un sacco di denaro!". > Dopo un po' di ripensamenti, gli impiegati la portarono > nell'ufficio del > presidente (il cliente ha sempre ragione!). > > Il presidente della banca chiese quindi quanto voleva > versare e lei disse > "500 milioni" e butto' la borsa sulla sua scrivania. > Il presidente fu chiaramente curioso di sapere come aveva > fatto ad ottenere > tutto quel contante, cosi' glielo chiese: > "Signora, sono sorpreso di vedere che Lei si porta appresso > tutto questo > contante, come ha fatto ad ottenerlo?". > La vecchia signora rispose: "Ho fatto delle scommesse". > Il presidente le chiese ancora: "Scommesse? Che tipo di > scommesse?" > La vecchia signora rispose: "Per esempio, scommetto 50 > milioni che le sue > palle sono quadrate". > "Ha, ha, ha...!" rise il presidente "E' una scommessa > stupida. Lei non > potrà > mai vincere una scommessa di questo genere!" > La vecchia signora lo sfido: "Allora, accetta la mia > scommessa?" > "Certo" disse il presidente "Scommetto 50 milioni che le mie > palle non sono > quadrate!" > Allora la vecchia signora disse: "Dato che si tratta di un > mucchio di > denaro, > posso portare con me il mio avvocato domattina alle 10 come > testimone?" > "Certo!" disse il fiducioso presidente. > > Quella notte, il presidente era veramente nervoso a causa > della scommessa e > passò un sacco di tempo > davanti allo specchio a controllare le sue palle, girandosi > a destra e a > sinistra continuamente. > Le controllo con attenzione finché non fu sicuro che non era > assolutamente > possibile che le sue palle > fossero quadrate e che avrebbe vinto la scommessa. > > Il mattino dopo alle 10 precise, la vecchia signora fece la > sua comparsa > con > il suo avvocato nell'ufficio del presidente. > Presentò l'avvocato al presidente e ripeté la scommessa: 50 > milioni che le > palle del presidente sono quadrate!" > Il presidente accettò di nuovo la scommessa e la vecchia > signora gli chiese > di abbassare i pantaloni, così tutti avrebbero potuto > vedere. > Il presidente accettò. > La vecchia signora scrutò attentamente le palle e poi gli > chiese se poteva > toccarle. > "Va bene, in fondo 50 milioni sono un sacco di soldi, quindi > credo che Lei > debba essere assolutamente sicura." > In quel momento, egli notò che l'avvocato silenziosamente > stava sbattendo > la > testa contro il muro. > Il presidente chiese alla signora: "Che diavolo ha il suo > avvocato?" > Ella disse: "Niente, a parte il fatto che ho scommesso con > lui 200 milioni > che alle 10 di stamattina > avrei avuto nelle mie mani le palle del Presidente della > Banca d'Italia". Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
7seven Posted September 23, 2005 Report Share Posted September 23, 2005 beh allora..io non posso mancare se si parla di barzellette...Una piccola vecchia signora un giorno andò alla Banca di > Italia portando > con se' una borsa piena di denaro. > Insistette che doveva parlare con il presidente della banca > per aprire un > conto perché "E' un sacco di denaro!". > Dopo un po' di ripensamenti, gli impiegati la portarono > nell'ufficio del > presidente (il cliente ha sempre ragione!). > > Il presidente della banca chiese quindi quanto voleva > versare e lei disse > "500 milioni" e butto' la borsa sulla sua scrivania. > Il presidente fu chiaramente curioso di sapere come aveva > fatto ad ottenere > tutto quel contante, cosi' glielo chiese: > "Signora, sono sorpreso di vedere che Lei si porta appresso > tutto questo > contante, come ha fatto ad ottenerlo?". > La vecchia signora rispose: "Ho fatto delle scommesse". > Il presidente le chiese ancora: "Scommesse? Che tipo di > scommesse?" > La vecchia signora rispose: "Per esempio, scommetto 50 > milioni che le sue > palle sono quadrate". > "Ha, ha, ha...!" rise il presidente "E' una scommessa > stupida. Lei non > potrà > mai vincere una scommessa di questo genere!" > La vecchia signora lo sfido: "Allora, accetta la mia > scommessa?" > "Certo" disse il presidente "Scommetto 50 milioni che le mie > palle non sono > quadrate!" > Allora la vecchia signora disse: "Dato che si tratta di un > mucchio di > denaro, > posso portare con me il mio avvocato domattina alle 10 come > testimone?" > "Certo!" disse il fiducioso presidente. > > Quella notte, il presidente era veramente nervoso a causa > della scommessa e > passò un sacco di tempo > davanti allo specchio a controllare le sue palle, girandosi > a destra e a > sinistra continuamente. > Le controllo con attenzione finché non fu sicuro che non era > assolutamente > possibile che le sue palle > fossero quadrate e che avrebbe vinto la scommessa. > > Il mattino dopo alle 10 precise, la vecchia signora fece la > sua comparsa > con > il suo avvocato nell'ufficio del presidente. > Presentò l'avvocato al presidente e ripeté la scommessa: 50 > milioni che le > palle del presidente sono quadrate!" > Il presidente accettò di nuovo la scommessa e la vecchia > signora gli chiese > di abbassare i pantaloni, così tutti avrebbero potuto > vedere. > Il presidente accettò. > La vecchia signora scrutò attentamente le palle e poi gli > chiese se poteva > toccarle. > "Va bene, in fondo 50 milioni sono un sacco di soldi, quindi > credo che Lei > debba essere assolutamente sicura." > In quel momento, egli notò che l'avvocato silenziosamente > stava sbattendo > la > testa contro il muro. > Il presidente chiese alla signora: "Che diavolo ha il suo > avvocato?" > Ella disse: "Niente, a parte il fatto che ho scommesso con > lui 200 milioni > che alle 10 di stamattina > avrei avuto nelle mie mani le palle del Presidente della > Banca d'Italia". 31894[/snapback] Ma chi sei, Siniscalco? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
drè Posted September 23, 2005 Report Share Posted September 23, 2005 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
uzzo Posted September 23, 2005 Report Share Posted September 23, 2005 Ma chi sei, Siniscalco? 31897[/snapback] geniale Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
alegg Posted September 23, 2005 Author Report Share Posted September 23, 2005 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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