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VARESE - Sassari


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2 minuti fa, simon89 dice:

No, minimo ma proprio minimo 20 direi

Senza innesti, cioè a parità di roster, io non vedo nè Cremona nè, probabilmente, Pesaro arrivare a 20: è chiaro che la differenza la faranno gli scontri diretti, ma partendo da 4-12 per arrivare a 20 dobbiamo vincerne 6 su 14. Difficile calendario alla mano. Secondo me è più facile salvezza a 18 giocata sulle diferenze canestri.

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10 minuti fa, homersimpson dice:

 

Ma perché parti dal presupposto che non ci si abbia già lavorato?

La logica mi fa pensare che ci si lavori da agosto e che i progressi siano a zero.

Non sono propriamente d'accordo nel senso che sono si convinto che si stia lavorando su di lui ma forse la cosa meno allenabile è l'atteggiamento indolente che ha quando è in versione "off".

Quando entra invece con voglia (purtroppo per ora poche volte) è decisamente un fattore positivo. Poi il mio era un riferimento a chi lo vorrebbe cacciare da mesi, o vorrebbe monetizzare a fine anno, per me andrebbe tenuto e non so in quale modo tenuto in modalità on il più possibile!

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la sconfitta con Sassari l'avevo messa in preventivo, contro una squadra che ha cambiato pelle con l'arrivo di bell vincendo 7 delle ultime 8 in campionato. in casa ci sono le famose 5 partite da vincere. Ora la prossima con Caserta ci dirà realmente di che pasta siamo fatti. Fuori casa ogni occasione ė buona ... 

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Vedo che il forum è sferzato da poterose raffiche di ottimismo, ma faccio fatica ad adeguarmi, sperando di avere, al solito, torto.
Ieri sicuramente si è visto un piglio diverso rispetto alle uscite precendenti (considerando che anche una scorreggia è un segno di vita se uno è in coma) e qualche giocatore, a cominciare dal salmone (nel senso di grosso cadavere) Estone ha dato segni di vita ormai insperati. Ma continuo a dubitare che questo possa bastare, anche perchè i punti in classifica sono gli stessi (pochi) di domenica mattina, con una partita in meno per recuperare. E la classifica la fanno i numeri, e non le buone intenzioni.
Anche ieri ho visto Maynor in grossa crisi. E se la tua migliore difesa è un'espressione corrucciata quando il tuo avversario segna, in attacco devi sempre e comunque far numeri. Se smazzi qualche buon passaggio che anche un Craftlaqualunque, resti comunque una tassa troppo pesante per la squadra. Un po', per far un paragone che mi fa male al cuore, come un Kiki Clark che non mette almeno otto triple. L'artiglione ha cercato di limitare i danni facendogli marcare DeVecchi, non esattamente uno spauracchio in fase offensiva, ma se pure è vero che ieri Sassari infilava triple con la certezza con cui una vergine entrata nella mansarda di Silver ne uscirebbe non piú, diverse sono arrivate con l'uomo su cui era saltata la rotazione difensiva. Se poi di fianco gli si mette un Cavaliero che, sono sicuro, è un bravo ragazzo e pure uno spasso di persona, ma messo davanti al tiratore fa l'effetto del viagra a un mandrillo, la festa del tirassegno è assicurata. Soprattutto se, dall'altra parte del campo, il capitano coraggioso si prende ben quattro tiri quattro di cui uno solo (sbagliato) dalla lunga, mettendo a referto quattro miserrimi punti e Maynor tira con il 25% da due e da tre manco ci prova.
Poi ci sta di vedere i segnali di risveglio e magari di lamentarsi per un arbitraggio che ha consentito a Lydeka di usare la sua arma tattica migliore, il randello, e ha tutelato da buon panditaliano Sacchetti, pronto a buttare indietro la testolina su ogni contatto, compreso quello con Pelle (pollo) che ha deciso la partita. Io non ero in linea manco per il cazzo con l'azione, ma mi è semprato di vedere un bel ruzzone prima che Pelle commettesse fallo (peraltro sul tiro forseanicheno). E il grigio che ha guardato il replay era in buona fede come quelli che pensavano che Ruby fosse la nipote di Moubarak.
Ma i nostri limiti sono evidenti e troppo facili da sfuttare. Per sperare di salvarsi non credo basterà vincere solo con le dirette concorrenti (peraltro, a parte Pesaro, quasi tutte da affrontare in trasferta e dopo aver preso mazzate all'andata) e un'avversaria alla nostra portata (la Sassari piú scarsa dall'anno della promozione) è uscita da Masnago col nostro scalpo (nostro si fa per dire perchè tra me e l'Artiglio di scalpo non ne è rimasto :P).
E se un Anosike che finalmente sfoggia un paio di giocate spalle a canestro poi prende meno rimbalzi di Stipcevic, è evidente che si sta stiracchiando una coperta già molto corta.
É facile dire che se tutti mettessero l'impegno e la grinta che ci mette Ferrero non saremmo in questa posizione di classifica. E se il ragazzo puó partire in quintetto (consentendo a Kangur di entrare quando anche gli altri hanno il fiatone, bella idea l'Artiglio!), non bastano sette punti senza sbagliare niente per portare a casa le partite. Il problema è che molti di Ferrero non hanno nemmeno il talento.
A cominciare dall'idolatrato (con latrati) funghetto serbo che a me pare la dimostrazione che chi va a cercare giovani talenti nella ex-Yugoslavia ci vede ancora benissimo, tanto da avercelo lasciato. Perchè se puó incendiare il palazzo con qualche tripla o una penetrazione ignorante (sempre con la sinistra), è sicuro come la pioggia con il lunapark che almeno altrettante volte andrà a schiantarsi contro la difesa come un neopatentato ciocco con la Ferrari, se non addirittua direttamente ad aprire con maestria il contropiede avversario (cosa che fa almeno una volta a partita). Poi è di scuola slava ed è lesto a battersi il petto dopo la tripla segnata, ma ne ha tirata una fuori ritmo che all'Artiglio arriverà una telefonata di papa Francesco. E uscirà sangue da quel cazzo di smartphone.
Poi vedi il tabellino e pensi che Johnson e Eyenga magari hanno pure fatto il compitino, senza troppe sbavature, ma sono loro ad essere mancati completamente quando Stipcevic e D'Ercole (mica Curry e Thompson) ci hano crivellato di triple mentre noi litigavamo con il ferro, quando riuscivamo ad arrivarci senza perdere palla prima.
E se Eyenga ha la scusante della fidanzata che si veste con la stoffa di una cravatta, spero che Johnson condivida presto il suo alibi a palazzo.
Adesso arriva una trasferta a Caserta, ringalluzzita dall'arrivo di Kuba (che ieri ha mostrato a Della Valle il numero culata-culata-giro e tiro che ce l'ha fatto amare) e dalla vittoria esterna. Per loro vincere vorrebbe dire aver praticamente chiuso il discorso salvezza, per noi l'ultima spiaggia, un po' come l'anno scorso.
Poi arriva Milano che, per quanto Milano, non penso sia lontanamente alla nostra portata. A quel punto dovremo vedere come sono messe Cremona e Pesaro, ricordandoci che nelle ultime tre stagioni chi ha fatto la corsa su Pesaro l'ha preso nel didietro, e che Cremona ha la differenza canestri pesantemente a suo favore quindi,di fatto, un +2 in classifica.
Forse possiamo fare come Kobe e annunciare il nostro ritiro dal basket. Cosí perlomeno ci fanno un po' di feste prima di massacrarci sul campo.
 

 

Edited by MarkBuford
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Con Caja saremo anche migliorati, ma 0-4 con tre partite giocate in casa...vinciamo però le illusorie amichevoli di coppa.

Prossime tre Caserta e Brindisi in trasferta, mIlano in casa.

Questa squadra non ha i mezzi, e nemmeno il talento, per vincere le partite che contano.

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13 minuti fa, Dragonheart dice:

Se non erro, adesso Pesaro ha in casa due a fila: se le vince entrambe e noi restiamo al palo, siamo già retrocessi per 3/4.

 

Sì esatto, hanno Torino e Cantù. Le partite prima della sosta della coppa Italia:

Pesaro: Torino, Cantù, @Avellino

Cremona: Trento, @Caserta,Torino

Varese: @Caserta, Milano, @Brindisi

 

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29 minuti fa, Dragonheart dice:

Se non erro, adesso Pesaro ha in casa due a fila: se le vince entrambe e noi restiamo al palo, siamo già retrocessi per 3/4.

 

ahimè, quoto.....tra due giornate calendario alla mano, ci sono molte probabilità di avere più di piede nella fossa..perchè puoi anche vincere gli scontri dirett in casa ma se a questi ci arrivi con 4-6 punti di distanza servono a zero!!!..L'unica possibilità di salvarsi è quella di vincere qualche partita fuori casa, ma neanche se dovessimo comprarci gli avversari ci riusciremmo...

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17 minutes ago, alberto said:

mark, il grigio che ha guardato il replay ha solo guardato il tiro di eyenga che da tre é passato a due punti.

del fallo finto di pelle che aveva sacchetti totalmente alle spalle non se ne é occupato affatto.

 

Non avevo notato il cambiamento nel punteggio. Pensavo che, visto che l'azione ormai era ferma, stessero valutando se il fallo fosse o meno sul tiro (visto che non eravamo in bonus) e dopo aver visto il replay ha puntato verso la lunetta.

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5 minutes ago, maio said:

ahimè, quoto.....tra due giornate calendario alla mano, ci sono molte probabilità di avere più di piede nella fossa..perchè puoi anche vincere gli scontri dirett in casa ma se a questi ci arrivi con 4-6 punti di distanza servono a zero!!!..L'unica possibilità di salvarsi è quella di vincere qualche partita fuori casa, ma neanche se dovessimo comprarci gli avversari ci riusciremmo...

 

Se compriamo gli avversari come compriamo i nostri giocatori...

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12 hours ago, Binzaghino said:

Oggi Sassari era in giornata di grazia da 3.Pero' ci sono diverse situazioni ancora da mettere a posto e ricordiamoci bene chevdall'esonero di Moretti siamo 0-4 con 3 sconfitte in casa.

Il nostro avversario di turno par di capire è sempre in giornata di grazia.

E anche quando il nostro 4 è in giornata di grazia non la portiamo a casa.

Ma il problema PRINCIPALE da inizio anno non è il nostro 1. No no... bisognava cambiare il 2 e il 4... :ph34r:

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l progressi non bastano OJM ancora al tappeto

La pioggia di triple di Sassari spegne le velleità di riscossa dell'Openjobmetis. Quarto periodo ancora fatale alla truppa di Attilio Caja che, due settimane dopo il calo decisivo contro Torino, si fa trafiggere da un Banco Sardegna infallibile dall'arco (16/31 totale di cui 6/11 negli ultimi 10'). A Varese non bastano le migliori prove stagionali sul piano statistico nel tiro da 2 punti e nelle palle perse (rispettivamente 60% e solo 7) per aver ragione della lanciatissima Dinamo (4 successi in fila per il team di Pasquini).

Nella sconfitta consecutiva numero 5 dei biancorossi sono molti di più i meriti ospiti rispetto alle colpe dei padroni di casa. Che pure pagano a caro prezzo l'unico fuorigiri del match : i 4 punti prodotti nei primi 5' del quarto periodo, frutto di attacchi senza spaziature e a palla ferma come nella fase peggiore del girone d'andata, risultano determinanti per consentire agli ospiti la fuga decisiva (dal 61-62 del 30' al 65-74 del 35' firmato da 4 triple). Una dimostrazione pratica che l'Openjobmetis non può permettersi mai e in nessun caso di uscire dallo spartito corale voluto da Attilio Caja, ma anche una conferma che troppi giocatori faticano a stare con la testa in un sistema evoluto. E appena emergono le (cattive) vecchie abitudini, si vanificano 35 minuti di lavoro complessivamente positivo pur in una partita che rimette in discussione la capacità di Eric Maynor di guidare col piglio giusto Varese nella missione-salvezza.

Il merito maggiore di Sassari è quello di aver attaccato con pazienza chirurgica i punti deboli della difesa di biancorossa, raccogliendo i frutti della sua sagacia tattica con un numero elevatissimo di tiri aperti nei secondi finali dell' azione. Ma troppo spesso la squadra di Caja ha dovuto ricorrere a cambi difensivi e rotazioni forzate per tappare le falle aperte dal suo playmaker. E quando negli ultimi 15' Sassari ha convertito a rimbalzo d'attacco i pochi errori commessi dal perimetro, l'OJM -sconfitta a sorpresa nel duello a rimbalzo, chiave determinante della ripresa-non ha più trovato quei canestri facili generati dalle ripartenze che gli avevano garantito qualche allungo (42-40 al 18' dopo il 33-38 del 16' e 49-44 al 24'). Se poi il regista statunitense fatica a mettere in ritmo i compagni "deragliando" nel traffico con troppi palleggi e tanta fatica contro la pressione difensiva come accaduto nel quarto periodo, allora la sua gestione "leggera" e troppo povera di consistenza diventa un lusso che una squadra da battaglia come la Varese dell'era Caja non può permettersi. Non a caso il coach pavese ha affidato ad Avramovic la bacchetta del comando per l'assalto finale, guidato fino al 73-77 del 38' dall'ex di turno Eyenga ma poi respinto dall'ennesimo dardo velenoso dell'altro ex Stipcevic (MVP per il Banco Sardegna con 21 punti in 27').

In definitiva una prova positiva sotto molti aspetti, certamente migliore rispetto a quella di due settimane fa contro Torino, ma conclusasi analogamente con tanti rammarichi e zero punti. Chiaro che la Varese di ieri sera avrebbe con ogni probabilità messo "in saccoccia" i punti regalati all'andata contro Avellino, Brescia e la stessa Fiat; resta però il fatto che in classifica il piatto piange, e il calendario propone un trittico di fuoco (Caserta e Brindisi fuori e Milano in casa) prima della pausa per la Coppa Italia. La crescita del gioco non basta più: senza una vittoria che sblocchi la squadra a livello mentale la missione-salvezza rischia di complicarsi notevolmente...

Giuseppe Sciascia 

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56 minutes ago, simon89 said:

l progressi non bastano OJM ancora al tappeto

La pioggia di triple di Sassari spegne le velleità di riscossa dell'Openjobmetis. Quarto periodo ancora fatale alla truppa di Attilio Caja che, due settimane dopo il calo decisivo contro Torino, si fa trafiggere da un Banco Sardegna infallibile dall'arco (16/31 totale di cui 6/11 negli ultimi 10'). A Varese non bastano le migliori prove stagionali sul piano statistico nel tiro da 2 punti e nelle palle perse (rispettivamente 60% e solo 7) per aver ragione della lanciatissima Dinamo (4 successi in fila per il team di Pasquini).

Nella sconfitta consecutiva numero 5 dei biancorossi sono molti di più i meriti ospiti rispetto alle colpe dei padroni di casa. Che pure pagano a caro prezzo l'unico fuorigiri del match : i 4 punti prodotti nei primi 5' del quarto periodo, frutto di attacchi senza spaziature e a palla ferma come nella fase peggiore del girone d'andata, risultano determinanti per consentire agli ospiti la fuga decisiva (dal 61-62 del 30' al 65-74 del 35' firmato da 4 triple). Una dimostrazione pratica che l'Openjobmetis non può permettersi mai e in nessun caso di uscire dallo spartito corale voluto da Attilio Caja, ma anche una conferma che troppi giocatori faticano a stare con la testa in un sistema evoluto. E appena emergono le (cattive) vecchie abitudini, si vanificano 35 minuti di lavoro complessivamente positivo pur in una partita che rimette in discussione la capacità di Eric Maynor di guidare col piglio giusto Varese nella missione-salvezza.

Il merito maggiore di Sassari è quello di aver attaccato con pazienza chirurgica i punti deboli della difesa di biancorossa, raccogliendo i frutti della sua sagacia tattica con un numero elevatissimo di tiri aperti nei secondi finali dell' azione. Ma troppo spesso la squadra di Caja ha dovuto ricorrere a cambi difensivi e rotazioni forzate per tappare le falle aperte dal suo playmaker. E quando negli ultimi 15' Sassari ha convertito a rimbalzo d'attacco i pochi errori commessi dal perimetro, l'OJM -sconfitta a sorpresa nel duello a rimbalzo, chiave determinante della ripresa-non ha più trovato quei canestri facili generati dalle ripartenze che gli avevano garantito qualche allungo (42-40 al 18' dopo il 33-38 del 16' e 49-44 al 24'). Se poi il regista statunitense fatica a mettere in ritmo i compagni "deragliando" nel traffico con troppi palleggi e tanta fatica contro la pressione difensiva come accaduto nel quarto periodo, allora la sua gestione "leggera" e troppo povera di consistenza diventa un lusso che una squadra da battaglia come la Varese dell'era Caja non può permettersi. Non a caso il coach pavese ha affidato ad Avramovic la bacchetta del comando per l'assalto finale, guidato fino al 73-77 del 38' dall'ex di turno Eyenga ma poi respinto dall'ennesimo dardo velenoso dell'altro ex Stipcevic (MVP per il Banco Sardegna con 21 punti in 27').

In definitiva una prova positiva sotto molti aspetti, certamente migliore rispetto a quella di due settimane fa contro Torino, ma conclusasi analogamente con tanti rammarichi e zero punti. Chiaro che la Varese di ieri sera avrebbe con ogni probabilità messo "in saccoccia" i punti regalati all'andata contro Avellino, Brescia e la stessa Fiat; resta però il fatto che in classifica il piatto piange, e il calendario propone un trittico di fuoco (Caserta e Brindisi fuori e Milano in casa) prima della pausa per la Coppa Italia. La crescita del gioco non basta più: senza una vittoria che sblocchi la squadra a livello mentale la missione-salvezza rischia di complicarsi notevolmente...

Giuseppe Sciascia 

analisi LUCIDA

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2 ore fa, parish76 dice:

Non si deve fare la corsa su nessuno ... Vincere più partite possibili per arrivare almeno penultimi .. Che poi siano Pesaro Cremona Cantù Caserta poco importa ... 7 vittorie sono l'obbiettivo prima si vincono prima ci salviamo ...

In tutta onestà , come caxxo fai anche solo a pensare di vincere 7 partite ?

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