Crocozio Posted November 9, 2005 Report Share Posted November 9, 2005 Crisi della settimana giornata, quasi fosse la scena da un matrimonio, come la proverbiale crisi del settimo anno, tra le lombarde vince soltanto Varese (73-65 contro Biella). Perde Cant (88-82) una bellissima partita, a Bologna contro la Virtus, al termine della quale le due squadre sono pari nella valutazione globale (97-97). La Vertical Vision ha pagato duramente la distrazione difensiva del secondo periodo, concedendo alcuni facili contropiedi che hanno fruttato alla Caffè Maxim un attivo di 12 punti; Cantù, in un confronto accanito, non è più riuscita a ricucire, nonostante la buona prova di Michelori. IL TRACOLLO E ha perso anche Milano, 73-60, la sfida al vertice della classifica in casa della Montepaschi Siena. Che sarà mai? In trasferta ci sta, sarebbe salva anche la «media inglese». Una gattina pietosa, quella che fa i micini orbi, potrebbe anche vederla così. Invece no, non ci sta per niente. Milano ha perso malissimo: partita, primato e faccia. Senza flessibilità offensiva, senza gamma di soluzioni, l’Armani ha subito i toscani, che hanno dato il primo assalto (e primo sorpasso 20-19 al 13’) con la coppia atipica di lunghi (Nicola e Stonerook). Il vero dramma, però, è stata la difesa: sempre un passo indietro. Senza aiuti, che vuol dire senza un’anima di squadra. Rimantas Kaukenas ne ha fatti 28, compresi i 10 consecutivi che hanno lanciato la Montepaschi Siena alla fuga per la vittoria, trovando campo aperto per il contropiede e la porta spalancata per le penetrazioni in area. E quando sbagliava aveva tutto il tempo di andare indisturbato a correggere, lui stesso, in tap in. Il che, francamente, non è bello, anzi, è inammissibile. Quando l’Armani, dopo essere andata negli spogliatoi per l’intervallo sotto 45-31, dando l’impressione di un pugile suonato, è stata rimandata in campo di forza da Lino Lardo, per qualche minuto ha reagito, alzando l’intensità difensiva, arrivando fino a -5 (52-47 al 27’), poi che è successo? Milano ha immediatamente subito un parziale di 11-0. Deduzione: nel Dna di questa squadra è scomparsa la cattiveria agonistica dello scorso anno. L’ESEMPIO E dire che un bell’esempio l’avrebbero a portata di mano. Prendete Varese, che ieri ha sconfitto 73-65 l’Angelico Biella. Coach Ruben Magnano ha sempre saputo che i suoi non sono aquile (infatti anche contro Biella hanno perso la battaglia nel cielo dei rimbalzi, 33-41) e allora ha cercato di dare loro, con umiltà, senza presunzione, un’altra identità: quella dei caimani di palude, che appena ti avventuri ti spezzano le gambe. Quindi 17 palle recuperate per la Whirlpool, soltanto 9 perse. Capito, adesso, dove Varese costruisce le sue vittorie? Nella voglia di soffrire e di far soffrire gli avversari sulla via del canestro. Il pubblico di Masnago ha tributato a Magnano la standing ovation, proprio perché si vede bene l’identità che ha saputo dare alla sua squadra: Varese, dopo 7 giornate, è la miglior difesa del campionato (67,85 punti subiti a partita). Werther Pedrazzi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
EmaZ Posted November 9, 2005 Report Share Posted November 9, 2005 un’altra identità: quella dei caimani di palude43416[/snapback] Bella mo cito la pallacanestro varese per plagio e per danni morali Noi siamo i caimani....e soprattutto d'inverno giochiamo in un campo che sembra una palude indi siamo i caimani da palude......Plagiooooooooo Jake sei avvisato Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
alegg Posted November 10, 2005 Report Share Posted November 10, 2005 "ti spezzano le gambe" detto così sembriamo una squadra di picchiatori macellai, o forse è anche vero.... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
the answer Posted November 10, 2005 Report Share Posted November 10, 2005 "ti spezzano le gambe" detto così sembriamo una squadra di picchiatori macellai, o forse è anche vero.... 43460[/snapback] L'importante è vincere, se per questo dobbiamo portarci a casa qualche arto altrui come souvenir, diciamo che io ci sto... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ROOSTERS99 Posted November 10, 2005 Report Share Posted November 10, 2005 Crisi della settimana giornata, quasi fosse la scena da un matrimonio, come la proverbiale crisi del settimo anno, tra le lombarde vince soltanto Varese (73-65 contro Biella). Perde Cant (88-82) una bellissima partita, a Bologna contro la Virtus, al termine della quale le due squadre sono pari nella valutazione globale (97-97). La Vertical Vision ha pagato duramente la distrazione difensiva del secondo periodo, concedendo alcuni facili contropiedi che hanno fruttato alla Caffè Maxim un attivo di 12 punti; Cantù, in un confronto accanito, non è più riuscita a ricucire, nonostante la buona prova di Michelori.IL TRACOLLO E ha perso anche Milano, 73-60, la sfida al vertice della classifica in casa della Montepaschi Siena. Che sarà mai? In trasferta ci sta, sarebbe salva anche la «media inglese». Una gattina pietosa, quella che fa i micini orbi, potrebbe anche vederla così. Invece no, non ci sta per niente. Milano ha perso malissimo: partita, primato e faccia. Senza flessibilità offensiva, senza gamma di soluzioni, l’Armani ha subito i toscani, che hanno dato il primo assalto (e primo sorpasso 20-19 al 13’) con la coppia atipica di lunghi (Nicola e Stonerook). Il vero dramma, però, è stata la difesa: sempre un passo indietro. Senza aiuti, che vuol dire senza un’anima di squadra. Rimantas Kaukenas ne ha fatti 28, compresi i 10 consecutivi che hanno lanciato la Montepaschi Siena alla fuga per la vittoria, trovando campo aperto per il contropiede e la porta spalancata per le penetrazioni in area. E quando sbagliava aveva tutto il tempo di andare indisturbato a correggere, lui stesso, in tap in. Il che, francamente, non è bello, anzi, è inammissibile. Quando l’Armani, dopo essere andata negli spogliatoi per l’intervallo sotto 45-31, dando l’impressione di un pugile suonato, è stata rimandata in campo di forza da Lino Lardo, per qualche minuto ha reagito, alzando l’intensità difensiva, arrivando fino a -5 (52-47 al 27’), poi che è successo? Milano ha immediatamente subito un parziale di 11-0. Deduzione: nel Dna di questa squadra è scomparsa la cattiveria agonistica dello scorso anno. L’ESEMPIO E dire che un bell’esempio l’avrebbero a portata di mano. Prendete Varese, che ieri ha sconfitto 73-65 l’Angelico Biella. Coach Ruben Magnano ha sempre saputo che i suoi non sono aquile (infatti anche contro Biella hanno perso la battaglia nel cielo dei rimbalzi, 33-41) e allora ha cercato di dare loro, con umiltà, senza presunzione, un’altra identità: quella dei caimani di palude, che appena ti avventuri ti spezzano le gambe. Quindi 17 palle recuperate per la Whirlpool, soltanto 9 perse. Capito, adesso, dove Varese costruisce le sue vittorie? Nella voglia di soffrire e di far soffrire gli avversari sulla via del canestro. Il pubblico di Masnago ha tributato a Magnano la standing ovation, proprio perché si vede bene l’identità che ha saputo dare alla sua squadra: Varese, dopo 7 giornate, è la miglior difesa del campionato (67,85 punti subiti a partita). Werther Pedrazzi 43416[/snapback] Questa volta, mezzo punto recuperato da WP !! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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