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Vergognoso!!!


alby82

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Da gazzetta.it

Behrami e la notte di Istanbul

Il laziale ricorda il burrascoso finale di Turchia-Svizzera: "Mai avuta tanta paura. Siamo stati picchiati da avversari e addetti allo stadio. Scortati in albergo con quattro pullman".

Behrami scappa negli spogliatoi. Ap ROMA, 18 novembre 2005 - "La gioia più grande si è trasformata in un incubo terribile. Mai mi sarei immaginato di dover assistere a scene del genere per una partita di calcio". È ancora profondamente scosso Valon Behrami. E non potrebbe essere altrimenti. Quanto accaduto negli spogliatoi del «Sukru Saroclogu» di Istanbul al termine della sfida che ha sancito la qualificazione della sua Svizzera al Mondiale resterà a lungo impresso negli occhi del laterale della Lazio. E dei suoi compagni di Nazionale. "Sì, abbiamo avuto paura", racconta. Un concetto ribadito pure dal suo capitano Johan Vogel ("è stata una notte folle: non ho mai provato così paura su un campo di calcio", il laconico commento del milanista). Behrami ha parlato a Zurigo, dove è approdato ieri pomeriggio, prima di tornare a Roma nella tarda serata. Da Istanbul avrebbe dovuto fare rientro direttamente in Italia. Ma gli è stato sconsigliato di restare da solo dopo quanto accaduto.

"E’ stato un inferno — spiega il ragazzo di origine kosovare, cresciuto a Stabio, nel Canton Ticino —. Già prima della gara con la Turchia abbiamo dovuto subire una serie di intimidazioni. All’arrivo, siamo rimasti bloccati all’aeroporto per ore. Ci hanno preso i passaporti e ce li hanno restituiti solo due ore; per i bagagli abbiamo dovuto aspettare ancora di più. Poi sull’autobus che ci trasportava in città ci è arrivato di tutto, anche sassi". Ma non è stato nulla se raffrontato con quanto accaduto allo stadio. "La partita è stata tesa, ma abbastanza corretta. Poi, al fischio finale, si è scatenata la bufera. C’è stato qualche scambio di occhiate con i nostri avversari, ma non è assolutamente vero che li abbiamo provocati. Anzi, l’unico nostro pensiero è stato quello di raggiungere gli spogliatoi il prima possibile, perché dalle tribune stava cominciando ad arrivare di tutto".

Behrami è stato uno dei primi a guadagnare il sottopassaggio. E questo gli ha consentito di avere una sorte migliore rispetto a molti suoi compagni, in particolare a Stephane Grichting, finito in ospedale per la rottura del condotto urinario. Ma Behrami è stato comunque testimone di quanto succedeva ale sue spalle. "Scene pazzesche. Nel sottopassaggio abbiamo trovato di tutto. C’erano i nostri avversari, ma anche molte altre persone, alcuni addetti allo stadio credo. Ci hanno preso a calci e pugni senza alcuna remora. Sono stati attimi terribili. Se la sono presa anche con i cameramen: hanno picchiato pure loro per evitare che filmassero le immagini".

La caccia all’uomo è proseguita quasi fin dentro lo spogliatoio elvetico. "Per fortuna, pur a fatica, siamo riusciti ad arrivare nello stanzone. Ma ci siamo dovuti chiudere a chiave, altrimenti non so come sarebbe finita. E non siamo potuti uscire prima di due ore. Vi lascio immaginare sosa abbiamo provato in quegli istanti". L’incubo è finito attorno all’una di notte. "Ma per scortarci in albergo le forze dell’ordine hanno utilizzato quattro pullman che facessero da scudo al nostro: uno davanti, uno dietro e gli altri ai fianchi. Nonostante ciò, sui vetri del nostro pullman sono arrivate lo stesso delle pietre". La grande paura si è dissolta soltanto all’arrivo all’aeroporto di Zurigo, dove ad attendere la comitiva elvetica c’erano alcune centinaia di tifosi rossocrociati. "E’ stato bello ricevere un’accoglienza del genere, soprattutto dopo la paura passata. E’ stata una grande festa, per la Svizzera non così abituale partecipare a un Mondiale". Per lui, invece, sarà la prima volta in una rassegna iridata, a soli 20 anni: "E’ una soddisfazione incredibile. Partecipare a un Mondiale era il mio sogno di bambino". Un sogno che a un certo punto si era trasformato in un brutto incubo.

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Behrami e la notte di Istanbul

Il laziale ricorda il burrascoso finale di Turchia-Svizzera: "Mai avuta tanta paura. Siamo stati picchiati da avversari e addetti allo stadio. Scortati in albergo con quattro pullman".

Behrami scappa negli spogliatoi. Ap ROMA, 18 novembre 2005 - "La gioia più grande si è trasformata in un incubo terribile. Mai mi sarei immaginato di dover assistere a scene del genere per una partita di calcio". È ancora profondamente scosso Valon Behrami. E non potrebbe essere altrimenti. Quanto accaduto negli spogliatoi del «Sukru Saroclogu» di Istanbul al termine della sfida che ha sancito la qualificazione della sua Svizzera al Mondiale resterà a lungo impresso negli occhi del laterale della Lazio. E dei suoi compagni di Nazionale. "Sì, abbiamo avuto paura", racconta. Un concetto ribadito pure dal suo capitano Johan Vogel ("è stata una notte folle: non ho mai provato così paura su un campo di calcio", il laconico commento del milanista). Behrami ha parlato a Zurigo, dove è approdato ieri pomeriggio, prima di tornare a Roma nella tarda serata. Da Istanbul avrebbe dovuto fare rientro direttamente in Italia. Ma gli è stato sconsigliato di restare da solo dopo quanto accaduto.

"E’ stato un inferno — spiega il ragazzo di origine kosovare, cresciuto a Stabio, nel Canton Ticino —. Già prima della gara con la Turchia abbiamo dovuto subire una serie di intimidazioni. All’arrivo, siamo rimasti bloccati all’aeroporto per ore. Ci hanno preso i passaporti e ce li hanno restituiti solo due ore; per i bagagli abbiamo dovuto aspettare ancora di più. Poi sull’autobus che ci trasportava in città ci è arrivato di tutto, anche sassi". Ma non è stato nulla se raffrontato con quanto accaduto allo stadio. "La partita è stata tesa, ma abbastanza corretta. Poi, al fischio finale, si è scatenata la bufera. C’è stato qualche scambio di occhiate con i nostri avversari, ma non è assolutamente vero che li abbiamo provocati. Anzi, l’unico nostro pensiero è stato quello di raggiungere gli spogliatoi il prima possibile, perché dalle tribune stava cominciando ad arrivare di tutto".

Behrami è stato uno dei primi a guadagnare il sottopassaggio. E questo gli ha consentito di avere una sorte migliore rispetto a molti suoi compagni, in particolare a Stephane Grichting, finito in ospedale per la rottura del condotto urinario. Ma Behrami è stato comunque testimone di quanto succedeva ale sue spalle. "Scene pazzesche. Nel sottopassaggio abbiamo trovato di tutto. C’erano i nostri avversari, ma anche molte altre persone, alcuni addetti allo stadio credo. Ci hanno preso a calci e pugni senza alcuna remora. Sono stati attimi terribili. Se la sono presa anche con i cameramen: hanno picchiato pure loro per evitare che filmassero le immagini".

La caccia all’uomo è proseguita quasi fin dentro lo spogliatoio elvetico. "Per fortuna, pur a fatica, siamo riusciti ad arrivare nello stanzone. Ma ci siamo dovuti chiudere a chiave, altrimenti non so come sarebbe finita. E non siamo potuti uscire prima di due ore. Vi lascio immaginare sosa abbiamo provato in quegli istanti". L’incubo è finito attorno all’una di notte. "Ma per scortarci in albergo le forze dell’ordine hanno utilizzato quattro pullman che facessero da scudo al nostro: uno davanti, uno dietro e gli altri ai fianchi. Nonostante ciò, sui vetri del nostro pullman sono arrivate lo stesso delle pietre". La grande paura si è dissolta soltanto all’arrivo all’aeroporto di Zurigo, dove ad attendere la comitiva elvetica c’erano alcune centinaia di tifosi rossocrociati. "E’ stato bello ricevere un’accoglienza del genere, soprattutto dopo la paura passata. E’ stata una grande festa, per la Svizzera non così abituale partecipare a un Mondiale". Per lui, invece, sarà la prima volta in una rassegna iridata, a soli 20 anni: "E’ una soddisfazione incredibile. Partecipare a un Mondiale era il mio sogno di bambino". Un sogno che a un certo punto si era trasformato in un brutto incubo.

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Considerando che Blatter è svizzero... mi aspetto una squalifica esemplare. Ho visto la partita ed è stata una provocazione unica verso gli svizzeri... ogni volta che si fermava l'azione c'era un tentativo di rissa... nei calci piazzati i turchi regolarmente si portavano avanti la palla di un paio di metri... nelle rimesse laterali e nei calci d'angolo arrivava in campo di tutto... alla fine si è vista chiaramente la caccia allo svizzero...

poi dicono delle squadre italiane...

mi ha ricordato molto gara 2 della sfida Efes-Pana dello scorso maggio con il pubblico turco ad un metro dal campo con cartelli contro i greci e soprattutto con gente che roteava le sedie in aria minacciando di tirarle in campo...

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E' assolutamente incredibile quello che è successo... e assolutamente intollerabile.

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Non meritano di partecipare ai prossimi campionati del Mondo (quelli del 2010) e io gli squalificherei tutti campi per lecompetizioni europee per almeno un anno... Fare una partita in quelle condizioni è assolutamente disdicevole per usare un eufemismo...

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Considerando che Blatter è svizzero... mi aspetto una squalifica esemplare. Ho visto la partita ed è stata una provocazione unica verso gli svizzeri... ogni volta che si fermava l'azione c'era un tentativo di rissa... nei calci piazzati i turchi regolarmente si portavano avanti la palla di un paio di metri... nelle rimesse laterali e nei calci d'angolo arrivava in campo di tutto... alla fine si è vista chiaramente la caccia allo svizzero...

poi dicono delle squadre italiane...

mi ha ricordato molto gara 2 della sfida Efes-Pana dello scorso maggio con il pubblico turco ad un metro dal campo con cartelli contro i greci e soprattutto con gente che roteava le sedie in aria minacciando di tirarle in campo...

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Non meritano di partecipare ai prossimi campionati del Mondo (quelli del 2010) e io gli squalificherei tutti campi per lecompetizioni europee per almeno un anno... Fare una partita in quelle condizioni è assolutamente disdicevole per usare un eufemismo...

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Ho sentito che dovrebbero negare la possibilità di accesso ai prossimi mondiali!

Ma qui meritano una lezione come (ma anche peggio visto che qui sono responsabili anche giocatori, addetti allo stadio e forze dell' "ordine(?????)") la subì l'Inghilterra anni fa!!!

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Giusto per essere ancor più disgustato, ho letto sulla rosea una dichiarazione agghiacciante di emre:

Dispiaciuto per quello accaduto sul campo ma non per quello successo dopo :D;)

e sembrerebbe che il proprietario del piede che ha mandato in ospedale Stephane Grichting sia proprio lui

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Giusto per essere ancor più disgustato, ho letto sulla rosea una dichiarazione agghiacciante di emre:

Dispiaciuto per quello accaduto sul campo ma non per quello successo dopo :D  ;)

e sembrerebbe che il proprietario del piede che ha mandato in ospedale Stephane Grichting sia proprio lui

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grazie a Dio se n'è andato dall'Inter, saremo sì perdenti, ma almeno un briciolo di onore lo dobbiamo avere!

in galera e a fare i lavori forzati!

p.s. non commento sul popolo turco che è meglio...

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grazie a Dio se n'è andato dall'Inter, saremo sì perdenti, ma almeno un briciolo di onore lo dobbiamo avere!

in galera e a fare i lavori forzati!

p.s. non commento sul popolo turco che è meglio...

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Il popolo turco? Adesso non esageriamo, anche perchè se si dovesse giudicare un popolo dal comportamento negli stadi noi italiani saremmo agli ultimi posti......

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