Jump to content

Poz e Digbeu...


Recommended Posts

Dal resto del carlino:

Per breve che siano cinque giorni, è già una bella vita quella di Gianmarco Pozzecco in Spagna. «Sto bene oltre ogni più rosea previsione», conferma da Saragozza il regista azzurro che Repesa ha escluso dalla Fortitudo alla vigilia del playoff, non concendendo ripensamenti alla sua decisione. Così il Poz ha accettato questo mese di esilio, iniziato in modo vorticoso, per non dire rocambolesco: sbarcato dall’aereo venerdì pomeriggio e accolto in maniera trionfale («c’erano i tifosi ad aspettarmi già davanti all’albergo»), dopo la conferenza stampa la prima cosa che ha fatto è stata rifugiarsi in un fast food. «Ero partito da Bologna senza mangiare, avevo una fame pazzesca, ho divorato un hamburger, poi sono andato al palazzo: è stato lì che ho imparato che, per esser presentato degnamente al pubblico, avrei dovuto giocare», racconta il play azzurro. Che, nella sua prima uscita in maglia Cai, non se l’è cavata male: dieci minuti, 5 punti con una tripla, un paio di assist, ma soprattutto l’energia per far decollare il Saragozza verso la vittoria sull’Huelva.

Così, nel giorno in cui la sua Fortitudo inizia il curioso ritiro di Montecatini con mogli e cani al seguito, raccontando di un clima gioioso ma facendo parlare i giocatori soltanto attraverso i comunicati, Pozzecco può serenamente descrivere in prima persona il felice castigo che gli è capitato. «Saragozza è prima di tutto una città bellissima e tranquilla, oltre che un ambiente in cui la pressione non esiste affatto. C’è un entusiasmo pazzesco, mi dicono che nei playoff avremo ancora più calore. Sono abituato a esser trattato bene, perchè a Bologna la gente con me è sempre stata molto carina, ma qui siamo parecchio avanti: una mezza partita e già mi chiamano l’Imperatore, sarà anche eccessivo ma va così. Anche la squadra mi ha accolto bene, si lavora serenamente e non sembra nemmeno un gruppo che si gioca la stagione nei playoff. Fisicamente mi sento bene, così come sento di poter crescere in questa fase: mi aiuterà conoscere meglio una squadra che si è rinforzata con me e l’ex avellinese Ezugwu (ma sta pensando anche al varesino Digbeu, ndr), mi aiuterà il clima delle finali, che mi ha sempre fatto bene».

Gli farà bene anche questo mese di esilio, perchè giocare con l’affetto è una bella medicina, soprattutto per chi ultimamente è stato guardato soprattutto con diffidenza. «Sono qui perchè non volevo restare fermo: si sta rivelando un’esperienza stimolante e questo non potrà che aiutarmi. Gli altri italiani di Spagna? Mi ha chiamato Sergio Scariolo, si è dimostrato un grande: mi ha salutato, mi ha incoraggiato e mi ha detto di chiamarlo per qualsiasi necessità».

Alloggiato nel centro di Saragozza, con un dirigente che lo sta aiutando ad apprendere rapidamente usi e costumi della società e della città stessa (la sera scorsa è andato a vedersi la partita del Real Saragozza), Pozzecco si appresta a giocare i playoff della seconda lega: inutile chiedergli quanta voglia abbia di far bene, è la prima cosa che ha messo in valigia. Gli servirà per viver meglio la separazione da quello che è un futuro già scritto: in Fortitudo, ovviamente :angry::angry: .

Angelo Costa

Link to comment
Share on other sites

MAZZARINO invece che DIGBEAU ..... c'è qualche speranza che Air France si sia fermato a Varese per discutere il rinnovo ??????????????

Link to comment
Share on other sites

Si vabbè, ma uno che si chiama Andrea Costa, parla dell'affetto dei bolognesi e non di quello dei varesini, della sua [di Pozzzecco] fortitudo (orrore, bleaaaaaah!!!) mi fa venire voglia di leggere l'Opera Omnia di Pigionatti!!

Link to comment
Share on other sites

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now
×
×
  • Create New...