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UFFUCIALE Tfr: slitta al 2006 il silenzio-assenso


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Tfr: slitta al 2006 il silenzio-assenso

Lo annuncia il Ministro Maroni. Per i sindacati si deve ripartire da zero

Il Ministro del Welfare annuncia lo slittamento al primo gennaio 2006 del

decollo della previdenza complementare, inizialmente previsto per luglio dalla

legge delega. Perciò sarà dal prossimo 1 gennaio che il lavoratore dovrà, entro

sei mesi, esprimersi sul destino del proprio Tfr; in caso di silenzio, la

liquidazione confluirà direttamente nei fondi pensione. Roberto Maroni precisa

che la bozza preliminare del decreto attuativo sarà pronta nei prossimi giorni

per essere presentata al Consiglio dei ministri che l'approverà in via

preliminare entro la fine del mese. Poi, il testo verrà presentato alle parti

sociali per la discussione che si protrarrà tutta l'estate fino al mese di

ottobre, quando scade la delega. A quel punto, entro il 6 ottobre, tornerà in

Cdm per il varo definitivo.

econdo i sindacati si tratta di un azzeramento della situazione. Cgil, Cisl e

Uil ribadiscono la necessità di mettere a punto un provvedimento di attuazione

che sia in linea con l'avviso comune redatto dalle parti sociali nel febbraio

scorso, sul quale attendono ancora risposte formali. I sindacati chiedono di

avere certezze anche sulla questione della Covip, in particolare

sull'emendamento che ne riduceva le funzioni approvato nel provvedimento sul

risparmio, ma che deve essere ancora votato dal Parlamento.

Il Governo cambia il percorso prospettato e i Confederali temono il gioco delle

tre carte, secondo cui ci si mette d'accordo con qualcuno, e poi si va a

discutere con altri.

Maroni sottolinea che il rinvio darà modo a Governo e parti sociali di portare

avanti un lungo confronto di merito sulla previdenza complementare, che tocca

interessi per 10 miliardi di euro. Il Welfare avvierà anche un gruppo di

lavoro, composto da rappresentanti del ministero, degli industriali e dei

sindacati, che dovrà mettere a punto una campagna di informazione «aggressiva e

capillare» per spiegare ai lavoratori tempi e modi della scelta. Passo

essenziale, ha sottolineato Maroni, per fugare i timori circolati in questi

mesi sul fatto che il silenzio-assenso possa trasformarsi in un sistema

truffaldino. Su questa campagna saranno investiti parte dei 20 milioni

stanziati dal Governo, nel 2005, in previsione del decollo della previdenza

integrativa in corso d'anno.

Restano aperte diverse questioni, come quella dell'automatismo del

finanziamento da parte delle banche alle imprese per la parte corrispondente al

Tfr smobilizzato. Di questo il Governo sta discutendo da tempo con Abi per

trovare un' intesa: l'Esecutivo punta a creare un fondo di garanzia a tutela

degli istituti di credito, in cambio dell'attivazione di un meccanismo

automatico di concessione del credito a favore delle piccole imprese.

Sulla compensazione alle imprese, a fronte dello smobilizzo del trattamento di

fine rapporto per la copertura tra costo del denaro e quello del Tfr pari al

3%, Maroni ha ricordato che le risorse sono individuate e stanziate nel decreto

competitività.

9 giugno 2005

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Non sai in che pericoli ti cacci!!!

:o

Emaz, glielo spieghi tu vero?!

:o  :(

10230[/snapback]

Crediiiiiiiiiiiiiiiiiii

Credici un po' di più

Di più, davvero

Edited by EmaZ
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Crediiiiiiiiiiiiiiiiiii

Credici un po' di più

Di più, davvero

10274[/snapback]

Che bello se bastasse solo quello che ho

Mi posso far capire anche da te se ascolti bene se ascolti un po'

Credi Credici un po' metti insieme un cuore e prova a sentire e dopo

Credi credici un po'di più di più davvero

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