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Rivoluzione Fortitudo Repesa se ne va pronto Sphai


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19/06/2005 09:07

Dopo lo scudetto è già futuro

- Il Resto del Carlino -

A uno scudetto programmato, come giustamente gongola Giorgio Seragnoli, patron miliardario che ha indicato al basket che i buoni progetti contano più dei soldi e che investendo nei giovani ci si diverte di più a vincere, la Fortitudo farà seguire a breve la riprogrammazione. Sul binario delle partenze, oltre al gm Zoran Savic, che per come ha saputo costruire bene in tre anni lascerà alle spalle un vuoto enorme quanto lui, adesso c’è anche Jasmin Repesa, tecnico che in meno di tre stagioni ha giocato quattro finali, infiocchettando il ciclo con lo scudetto. Lo confermano le voci in arrivo da Mosca, dove la Dinamo è pronta a ricoprirlo di rubli, e ancor di più la voce del padrone: sul tema Pozzecco, messo fuori squadra un mese prima dei playoff e non più reintegrato, Seragnoli non usa giri di parole. «L’anno prossimo lo rivedrete in maglia Fortitudo», ed è una sentenza, se non due.

La seconda riguarda proprio Repesa, rimasto ieri a lungo nelle stanze dei bottoni: forse a trattare una comoda uscita, legato com’è a un altro anno di contratto richiesto direttamente a Seragnoli un’estate fa. Ad un addio del coach dello scudetto, la Fortitudo non è comunque impreparata: dietro le quinte tiene in caldo Neven Sphaija, quarantenne croato che sul taccuino dell’Aquila era già finito quando allenava il Novo Mesto. L’ultima stagione l’ha chiusa ai playoff con Roseto, che guarda caso proprio in queste ore ha deciso di affidare la squadra al suo vice, Martellossi.

Rivoluzione tecnica, si direbbe in questi casi, perchè l’allenatore nuovo andrebbe a sommarsi al general manager del dopo Savic: Marco Crespi, debuttante anche lui dopo qualche stagione storta in panchina, in arrivo a metà della prossima settimana. Ma una mezza rivoluzione attende anche il gruppo che ha raddoppiato gli scudetti nella bacheca di Seragnoli, al quale il trionfo tricolore non ha cambiato le idee sul rigore dei bilanci e sull’anagrafe di chi va in campo. Affollato anche qui il binario degli addii e il più pesante rischia di essere quello di Matjaz Smodis, destinato a seguire Savic al Barcellona, portando in cambio una bella dote di dollari per liberarsi dall’ultimo anno di contratto, come già accadde con Delfino un anno fa.

Valigie pronte anche per Rombaldoni e per Cotani, quest’ultimo destinato ad un parcheggio attivo, vale a dire con tanti minuti di campo: gli interessati non mancano, Reggio Emilia, che ha forti possibilità di avere il talentone Gigli ancora un anno prima del salto in Nba, la più comoda. Quanto a Douglas, è libero da impegni, ma nemmeno il canestrone che è valso lo scudetto all’istant replay sembra offirgli una chance di rinnovo: l’arrivo da Avellino di un esterno come Nate Green gli chiude la strada.

In tema di novità, la Fortitudo ha in mano Marquis Estill, centrone di 24 anni reduce da cinque interventi alle ginocchia: è legato a Udine, ma può liberarsi pagando la penale. E fra i prenotati c’è anche Amsu Sesay, 29 anni, 18 gare a Roseto, che a Bologna ha già impressionato da avversario, senza dar però l’idea di esser d’alto bordo. Col ritorno di Pozzecco e il rientro di Fultz da Livorno, il reparto regìa può aspettare con serenità che si rimetta in piedi Vujanic, atteso per fine anno, mentre i nomi di Lorbek e Mancinelli dovrebbero risuonare fra le prime scelte Nba, ma alla seconda chiamata.

Angelo Costa

e Massimo Selleri

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