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Credo tu faccia riferimento a Daniele Biganzoli.

No dai, il Biga è uguale a quando giocava.

Intendo quello over-40, con i capelli proprio gialli e lunghetti, un po' rosso in faccia, che era lì in mezzo agli altri...non mi viene in mente chi possa essere.

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Scusate l'ignoranza , ma ieri sera non doveva esserci anche il saluto al Menego?

Non era nemmeno in panchina....

Operato al ginocchio lunedi, ne ha per una decina di giorni.

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Cecco il grande: Cara Varese, sono io che ti ringrazio

03/10/2006 10:02

- La Provincia di Varese -

Ora i tifosi di Varese sono più tranquilli. A posto con le loro coscienze. Finalmente hanno avuto la possibilità di levarsi quell’insopportabile peso sullo stomaco, e sono tornati a fare pace con la storia. Tutti quanti si erano fatti un nodo al fazzoletto, il giorno in cui Cecco Vescovi aveva annunciato il suo addio al basket giocato, tutti aspettavano l’occasione per dirgli grazie. Venerdì sera Masnago è diventata per qualche minuto la capitale della pallacanestro, si è alzata in piedi, e con gli occhi umidi e il cuore in gola ha salutato il suo eroe. Un applauso lunghissimo e interminabile, durante il quale sono passate nella mente di tutti le immagini nitide e bellissime della storia d’amore tra Vescovi e Varese. E in campo, in mezzo al parquet che ha raccontato tutte le sue magie, c’era lui – il Cecco – circondato dagli amici e dai compagni di sempre. Ma durante quei minuti di applausi, cori e lacrime, in mezzo al campo c’era soltanto Vescovi.

Finalmente è arrivata la serata che tutti aspettavano. Cecco, sincero: contento o “contentino”?

Contento. Davvero. E’ stata una bellissima serata, per la quale devo ringraziare tutti indistintamente.

E invece distinguiamoli, uno per uno. A chi dire grazie?

Prima di tutto alla società, che ha organizzato l’evento. E poi il grazie più grande va al pubblico di Varese, che come al solito mi ha riservato un’accoglienza incredibile. Lo so, hanno voluto ringraziarmi. Ma non hanno capito niente: sono io che devo ringraziare loro per tutto quello che hanno fatto per me in questi anni.

L’abbraccio della gente, l’abbraccio degli ex compagni, l’abbraccio degli amici..

Ho rivisto tanta gente che non ho occasione di incontrare tanto spesso. Amici e vecchi compagni, alcuni dei quali – incredibilmente come De Pol e il Poz – giocano ancora.

Dì la verità: emozionato?

Dico la verità: sì. Anche se a me basta varcare la porta del palazzetto ed entrare al Lino Oldrini per emozionarmi come un bambino. Mettere addirittura piede sul parquet è stata una cosa in più, particolarissima e piacevole. Però mi sono controllato: non c’è stato bisogno di tirare fuori i fazzoletti.

Parla per te: qualcuno, anche in tribuna stampa, i fazzoletti li ha usati eccome.

Avrà avuto il raffreddore.

Bella la festa, bella la premiazione. Ma non si doveva organizzare una partita d’addio?

E la faremo. Stiamo cercando di mettere in piedi un evento a ridosso di Natale, una partita a scopo benefico nella quale cercherò di coinvolgere tutti i miei ex compagni e i miei amici.

Basta parlare di te: come hai visto questa Whirlpool?

Bene, bene davvero. Mi pare una squadra ben costruita e attrezzata. Certo, siamo solo a inizio stagione e i valori sono ancora indicativi, ma si vede già qualcosa di buono.

Domenica può vincere a Bologna?

Io dico di sì. Varese ha un calendario durissimo, nelle prime cinque giornate se la dovrà vedere con quattro candidate allo scudetto. Ma questo potrebbe essere lo stimolo per partire fortissimo, incominciando da domenica contro la Fortitudo. E’ sempre meglio incontrare queste squadre all’inizio, è sempre più facile fare il colpaccio. Le formazioni allestite per vincere il campionato entrano in forma sempre più tardi rispetto alle altre, quindi se Varese giocherà da Varese la partita di domenica è ampiamente alla sua portata.

Torniamo a parlare di Vescovi: come ti trovi nella tua nuova veste di allenatore?

Mi trovo benissimo, e mi diverto. Forse sono agevolato dal fatto di avere una squadra di ragazzi giovani ed entusiasti, con i quali lavorare è un piacere. Sono stato fortunato, anche se le difficoltà arriveranno e dovremo essere bravi a superarle. Ma per ora mi godo questo momento quasi perfetto. Saranno stati i successi arrivati in Coppa Italia, ma l’ambiente non potrebbe essere migliore.

Francesco Caielli

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Momento veramente commovente x chi, come me, l'ha sempre visto in campo fin da bambino.

GRAZIE DI TUTTO CECCO!

... Cecco... che grande!

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