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Lettera a Varesenews......


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Politici assenteisti? Ma non c'è solo il basket

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Egregio direttore,

lunedì 5 febbraio, alle 12, ho partecipato, presso la chiesa di Casbeno alla messa per ricordare Filippo Raciti, l’ispettore di polizia barbaramente ucciso a Catania durante la partita di calcio Catania-Palermo.

Più tardi ho letto su un quotidiano locale un articolo che stigmatizzava, con toni da ultrà, l’assenza dei quaranta consiglieri comunali varesini alla partita che la Pallacanestro Varese ha disputato domenica con Bologna.Il quotidiano, dopo avere diligentemente annotato la presenza al Palazzetto del sindaco di Varese Fontana, del sindaco di Busto Arsizio Farioli, dell’onorevole Giorgetti e del senatore Tomassini domandava retoricamente a noi lettori: "Vorremmo sapere cos’altro avevano di meglio da fare i quaranta consiglieri comunali varesini alle sei di una domenica sera (sicuramente, niente). E quale modo migliore di rappresentare i propri cittadini esiste che non sia quello di venire al palazzetto, in mezzo alla propria gente, all’ombra della bandiera più alta della propria città (sicuramente, un modo migliore non esiste). Se rappresentassero veramente gli elettori che li hanno votati, oltre a sé stessi, a quest’ora sarebbero qui, in mezzo a cinquemila come noi, insieme al loro vero sindaco e al nostro sindaco prediletto. Invece, nisba".

Ebbene, nel mio piccolo, se me lo consente, anch’io vorrei rivolgerLe una domanda nella sua qualità di attento osservatore della realtà locale: vorrei sapere cos’altro avevano di meglio da fare i due sindaci, l’onorevole e il senatore sopraccitati alle 12 di lunedì (sicuramente, niente). E quale modo migliore di rappresentare i propri cittadini esiste che non sia quello di partecipare ad una messa per ricordare un esponente delle forze dell’ordine caduto nell’adempimento del proprio dovere (sicuramente, un modo migliore non esiste). Se rappresentassero veramente gli elettori che li hanno votati, oltre a sé stessi, ieri sarebbero stati a Casbeno, in mezzo ai colleghi dell’ispettore Raciti. Invece non c’erano.

Erano presenti solo il vicepresidente della Provincia Giorgio De Wolf, l’Assessore comunale Ciro Grassia e il consigliere comunale Fabrizio Mirabelli.

Per quanto mi riguarda, a prescindere dalle forze politiche che rappresentano, mi sento più degnamente rappresentato da costoro che hanno dimostrato di sapersi comportare in maniera umana e sensibile in un’occasione come quella odierna, piuttosto che da altri politici definiti "onnipresenti" ma che, oggi, evidentemente, avevano altro da fare.

Martedi 6 Febbraio 2007

Nazzareno Bernabè

A parte l contenuto infarcito di retorica, mi chiedo se qualcuno conosce l' articolo a cui si riferisce il Signore qui sopra.......

Bah !! :ermm:

Edited by ROOSTERS99
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"Vorremmo sapere cos’altro avevano di meglio da fare i quaranta consiglieri comunali varesini alle sei di una domenica sera (sicuramente, niente). E quale modo migliore di rappresentare i propri cittadini esiste che non sia quello di venire al palazzetto, in mezzo alla propria gente, all’ombra della bandiera più alta della propria città (sicuramente, un modo migliore non esiste). Se rappresentassero veramente gli elettori che li hanno votati, oltre a sé stessi, a quest’ora sarebbero qui, in mezzo a cinquemila come noi, insieme al loro vero sindaco e al nostro sindaco prediletto. Invece, nisba".

Testuali parole.

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Fatemi capire, Confalonieri ha detto che i nostri referenti politici sono stati eletti e pagati per andare al Palazzetto??!?

Pigionatti al confronto mi diventa Dante Alighieri.... :thumbdown[1]:

Non ha più mezzo argomento per attaccare Magnano, e ha spostato il tiro.......... :pirate:

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W Pigionatti...........quanno ce vo'................

”VARESE MIGLIORE DI MILANO”, PAROLA DI CARLO RECALCATI

Rassegna Stampa da LA PREALPINA

Mentre il Paese si parla addosso e a sproposito quando servirebbe quel buon tacere che fu mai scritto su una tragedia che pretende riflessione e silenzio dal calcio, Varese vive il suo lunedì in una composta felicità. Non è ancora tempo` di ”carnevalate”, soprattutto, sotto i canestri, cioè laddove premono gli avvenimenti. Con una cadenza che non lascia spazio a compiacimenti d`occasione ma che, al contrario, azzerando ogni soddisfazione, s`aggronda di nuovi traguardi e interrogativi. Uno già incombendo, giovedì, pizzica Magnano e i suoi uomini nell`attesa nel saperli in lizza con ben altre convinzioni e sicurezze rispetto alle ultime stagioni, anche se di fronte a una Vidivici che si gioca in casa una Coppa Italia che, secondo logica istituzionale, si sarebbe dovuta disputare in campo neutro. Varese vi arriva come ”quarta forza ” del campionato e non ci dispiace per gli altri, come i bolognesi della Fortitudo, che sono tristi e che non sanno più che cos`è il blasone. Dunque, la famiglia Castiglioni, dopo alcune stagioni un pò ` sofferte, si ritrova tra le mani un ”quarto potere” che deve inorgoglirla per le sue giudiziose scelte e gli sforzi compiuti nel nome della città e del suo popolo d`appassionati. Se le cosiddette grandi sbuffano, come vecchi macinini, evidentemente non sono superiori, almeno quanto farebbe credere il loro nome, avendo ciccato mosse e uomini. Se i campionati si vincono o si perdono d`estate, bisogna ricordare, non a caso, l`ingaggio di Giacomo Galan-da, convinto soprattutto a rinunciare a un bel mucchietto di soldi, quindi a tornare alle sue origini di campione, quindi quello di Holland, libero e bello, in vetrina con il cartellino del prezzo, accessibile a tanti. Non ci dimentichiamo degli altri biancorossi, vecchi e nuovi, in particolare di Carter per il quale il club si sbarazzò di Garnett appropriandosi d`un uomo di carattere, da sguinzagliare nelle frontiere paurose, di istanti decisivi, anche se, in talune occasioni, Keith avrebbe potuto, per sua stessa ammissione, esprimersi all`offensiva come in tre giornate di grande gloria. Ci si perdoni i termini bellici ma, in una battaglia (sportiva), Varese dispone di assaltatori, artiglieri, fanti e aviatori, completa com`è nei reparti, al di là di quell`effettivo potenziale, ora come ora impossibile da tradurre in un preciso risultato finale. Facendo un figurone, auspice Magnano che proclamò il quarto posto (a fine stagione), questa Whiripool stupisce osservatori come il cittì azzurro che, appena può, spunta a Masnago: ”Varese è una bella sorpresa, anzi una realtà... grande. Le migliori sono Siena e Vidivici, non a caso, battute, con un`ottima pallacanestro, dalla Whiripool. La quale sta esprimendo il suo potenziale in classifica, sicuramente meglio di Milano che, stando all`organico, dovrebbe trovarsi molto più su. E meglio di Treviso e Napoli che, quando sembrano trovare il passo giusto, precipitano clamorosamente, com`è capitato domenica, in campionato, per la Benetton e, in Eurolega, per l`Eldo”. Recalcati, domenica, ha osservato gli azzurri Galanda, Mancinelli e Belinelli... ”Giacomo aveva, per caratteristiche di Bluthenthal, un compito assai arduo in difesa, non ha fornito una grande prova ma sulla sua affidabilità non si discute: è stato suo il canestro del sorpasso. Mancinelli, dopo un inizio fuori giri su Holland, ha mostrato continuità. Belinelli, come gli capita spesso, alterna luci a ombre. S`è innervosito, ha buscato un tecnico, s`è danneggiato ma ha anche trascinato la sua squadra. E` un giocatore in maturazione dovendoci ricordare che ancora non ha compiuto 21 anni”. Certo è che Recalcati ha lasciato Masnago un po`più ricco... Di belle sensazioni.

Giancarlo Pigionatti

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Andrea Confalonieri

Gentile Sig. Confalonieri Andrea, premesso che:

- posso capire che lei sia pagato per scrivere tutti i giorno qualcosa...

- posso capire che ci sia comunque un minimo di cm quadrati di giornale che le tocca riempire,

- posso sospettare che la giunta di centrodestra in carica a Varese non le sia simpaticissima,

- posso sospettare che, pur scrivendo di basket, non sapesse più a che santo attaccarsi per riempire i cm quadrati sopracitati,

Tuttavia, quanto da lei scritto è commentabile esclusivamente con un noto ritornello del Trio Medusa:

«Questa è proprio una ca..., una vera cazza..., una grande gigantesca strepitosa cazzata!»

Stimatamente

Luca

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Politici assenteisti? Ma non c'è solo il basket

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Egregio direttore,

lunedì 5 febbraio, alle 12, ho partecipato, presso la chiesa di Casbeno alla messa per ricordare Filippo Raciti, l’ispettore di polizia barbaramente ucciso a Catania durante la partita di calcio Catania-Palermo.

Più tardi ho letto su un quotidiano locale un articolo che stigmatizzava, con toni da ultrà, l’assenza dei quaranta consiglieri comunali varesini alla partita che la Pallacanestro Varese ha disputato domenica con Bologna.Il quotidiano, dopo avere diligentemente annotato la presenza al Palazzetto del sindaco di Varese Fontana, del sindaco di Busto Arsizio Farioli, dell’onorevole Giorgetti e del senatore Tomassini domandava retoricamente a noi lettori: "Vorremmo sapere cos’altro avevano di meglio da fare i quaranta consiglieri comunali varesini alle sei di una domenica sera (sicuramente, niente). E quale modo migliore di rappresentare i propri cittadini esiste che non sia quello di venire al palazzetto, in mezzo alla propria gente, all’ombra della bandiera più alta della propria città (sicuramente, un modo migliore non esiste). Se rappresentassero veramente gli elettori che li hanno votati, oltre a sé stessi, a quest’ora sarebbero qui, in mezzo a cinquemila come noi, insieme al loro vero sindaco e al nostro sindaco prediletto. Invece, nisba".

Ebbene, nel mio piccolo, se me lo consente, anch’io vorrei rivolgerLe una domanda nella sua qualità di attento osservatore della realtà locale: vorrei sapere cos’altro avevano di meglio da fare i due sindaci, l’onorevole e il senatore sopraccitati alle 12 di lunedì (sicuramente, niente). E quale modo migliore di rappresentare i propri cittadini esiste che non sia quello di partecipare ad una messa per ricordare un esponente delle forze dell’ordine caduto nell’adempimento del proprio dovere (sicuramente, un modo migliore non esiste). Se rappresentassero veramente gli elettori che li hanno votati, oltre a sé stessi, ieri sarebbero stati a Casbeno, in mezzo ai colleghi dell’ispettore Raciti. Invece non c’erano.

Erano presenti solo il vicepresidente della Provincia Giorgio De Wolf, l’Assessore comunale Ciro Grassia e il consigliere comunale Fabrizio Mirabelli.

Per quanto mi riguarda, a prescindere dalle forze politiche che rappresentano, mi sento più degnamente rappresentato da costoro che hanno dimostrato di sapersi comportare in maniera umana e sensibile in un’occasione come quella odierna, piuttosto che da altri politici definiti "onnipresenti" ma che, oggi, evidentemente, avevano altro da fare.

Martedi 6 Febbraio 2007

Nazzareno Bernabè

A parte l contenuto infarcito di retorica, mi chiedo se qualcuno conosce l' articolo a cui si riferisce il Signore qui sopra.......

Bah !! :pirate:

lunedì ho comprato la provincia e in pausa pranzo ho letto il trafiletto...sono rimasta senza parole...mi chiedo come si faccia a scrivere su un quotidiano :

Vorremmo sapere cos’altro avevano di meglio da fare i quaranta consiglieri comunali varesini alle sei di una domenica sera (sicuramente, niente)

magari i consiglieri comunali alla domenica amano stare con i loro cari, si riposano, si dedicano ai loro hobby.....

quel "sicuramente niente" mi ha dato un fastidio che non potete neanche immaginare.

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Il qualunquismo allo stato puro.

Anzi peggio.

Come si fa a dire che se uno è consigliere comunale deve andare al palazzetto?

Non ho parole.

ah, nell'articolo si è dimenticato di dire che c'era anche l'assessore allo sport di Oggiona con S. Stefano!!!! :thumbdown[1]::pirate:

e non manca mai al palazzetto!!!!! :flowers:

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Politici assenteisti? Ma non c'è solo il basket

Martedi 6 Febbraio 2007

Nazzareno Bernabè

A parte l contenuto infarcito di retorica, mi chiedo se qualcuno conosce l' articolo a cui si riferisce il Signore qui sopra.......

Bah !! :pirate:

Tra l'uno e l'altro non so chi butterei giù dalla famosa torre... anzi lo so: tutti e due!!

(sapete che non sono molto democratico e adoro le maniere spicce...)

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