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FRANCOIS FEJTO


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Non conosco molto di questo uomo ma le sue parole mi hanno molto risuonato.

Vale la pena dedicare qualche minuto del proprio tempo alla lettura di questo trafiletto.

Vi racconto la mia ricetta

per restare vivo a 97 anni

François Fejto

Dopo due mesi di ospedale per operazioni

chirurgiche causate da una frattura, torno

a casa per la rieducazione e gli amici mi chie-

dono il segreto per restare lucido alla mia età.

Me lo domando anch’io. Talora ne parlo al no-

to biochimico ungherese stabilitosi anche lui a

Parigi, Làszlo Robert, come me membro corri-

spondente dell’ Accademia Ungherese delle

Scienze, autore di varie opere sul funziona

mento del cervello, prima causa di longevità.

L’ hanno studiato filosofi greci e alchimisti eu-

ropei. La scienza dei romani ne aveva sco-

perto alcuni segreti. Montaigne e Rousseau

hanno colto gli effetti dell’ educazione: scola-

rizzazione elevata, alimentazione sobria, eser-

cizio fisico, ritmi regolari, condotta tranquilla

e alacre, riposo, aria buona, distrazioni. Cri-

teri ai quali vanno aggiunte vita sentimentale

e vita domestica normali.

I filosofi francesi hanno sottolineato l’ impor-

tanza di un’ infanzia calma e pacifica, amo-

revole. A ciò unirei buoni rapporti con gli in-

segnanti. Nel mio caso mi sono giovato dell’

ottima scuola elementare della comunità e

braica, frequentata più da allievi cristiani che

ebrei; vi si insegnava infatti, oltre all’ unghere

se, il tedesco.

Ho perso mia madre a cinque anni e quel do-

lore mi ha seguito per la vita. Nonostante le

sofferenze condivise con gli adulti, imposte

da Grande Guerra, rivoluzione e controrivo-

luzione, posso però dire d’ aver avuto un’ in-

fanzia felice. A condurmi ai novantasette anni

ha contribuito l’ eredità biologica, sia da parte

di madre, sia da parte di padre. A settantatré

anni lui è stato spinto su un vagone diretto ad

Auchwitz, come tutti i componenti della mia

Famiglia paterna. Su questi eventi, segnalo

un difetto imperdonabile, condiviso con mia

moglie nei sessantasette anni in comune:

l’incapacità di odiare, nemici inclusi.

Mi sono mantenuto in un fondamentale ottimi-

smo, perfino ai tempi delle prove peggiori, dall’

inesausta curiosità per le persone e la storia.

Ho imparato molto nel giornale diretto da mio

padre durante la Grande guerra, che seguivo

sull’ atlante del suo ufficio. Ne ho dedotto che

in chiunque ci sia un po’ di buona volontà e sin-

cerità.

Sono sempre stato curioso di ciò che mi acca-

deva intorno oppure lontano, di intuire, negli e-

venti presenti, l’ avvenire, e di rivivere i ricordi.

Così, dopo l’ università e la prigione per le mie

idee progressiste, sono diventato prima critico

letterario, poi storico, infine giornalista. Da ado-

lescente, una sorta d’ eredità profetica m’ ha sti-

molato a immaginare il domani. Ho appena letto

con gioia su una rivista scientifica che gruppi di

lavoro negli atenei americani ritengono che viva

di più chi studia di più. E io, che non ho mai

smesso di apprendere, resto lo studente che ero

quando, dopo l’ esame di maturità, ho vinto il

concorso nazionale con un saggio sulla filoso-

fia della vita, commentando una delle più pro-

fonde poesie di un grande e romantico unghe-

rese di metà ‘800…

Dalle ricerche accademiche americane scopro

che scienziati e artisti possono campare più di

un borghese o un operaio. La conclusione degli

universitari è che mantenere attivi cervello e cuo-

re siano le prime cause di longevità.

E’ bello avere l’ età nella quale non si teme più

la morte, pur temendo il dolore, e si capisce

com’è difficile per l’ umanità concepire di sopravvi-

vere alla fine dell’ attività cerebrale, se il cuore

non batte più.

Luna Argentata

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Facile a dirsi, difficile a farsi, quando hai visto una volta Sabatini.

Ho preso informazioni..... ieri sera nell'attesa della partita :thumbdown[1]: la mitica Long Leg mi ha ampiamento descritto il personaggio.

Che dire?

Odiare magari è un po' forte, certo che amarlo risulta difficile.

Luna :thumbdown[1]:

Edited by Luna Argentata
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