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Varese - Il suo avvocato: "E' un atto illegittimo. In Marocco rischia torture e un regime carcerario contrario ai diritti dell'uomo"

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E' in corso la procedura di espulsione nei confronti dell'ex Imam di Varese, Abdelmajid Zergout, e di Abdelillah El Kaflaoui, i due cittadini marocchini assolti il 24 maggio dall'accusa di terrorismo internazionale dalla Corte di assise di Milano. Il loro avvocato, Luca Bauccio, definisce l'espulsione "un atto illegittimo, di pulizia etnica" e ricorda che i due rischiano torture e un regime carcerario contrario ai diritti dell'uomo in Marocco. Il terzo assolto Mohammed Raouiane, condannato in Marocco a 10 anni di reclusione in un processo che la difesa considera senza garanzie, rischia l'estradizione. Bauccio ha proposto in merito ricorso alla corte europea.

I tre nonostante siano stati assolti, una volta espulsi potrebbero essere riarrestati in Patria. Tanto che in aula, poco prima che i giudici si riunissero in Camera di consiglio, uno dei tre imputati, Raouiane, aveva detto di preferire l’eventualità di restare in carcere piuttosto che quella di tornare in Marocco, paese nel quale dovrebbe scontare una condanna a 10 anni di carcere, inflittagli in contumacia, in un regime carcerario che prevede anche lo strumento della tortura.

PULIZIA ETNICA? :D Perchè non ci mandanco anche l'avvocato in Marocco?

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Probabilmente si tratta di problemi col permesso che quindi impone l'espulsione anche se non si hanno problemi di terrorismo visto che si è fuorilegge semplicemente ad essere in italia.

Ma se rischia così tanto e se si tratta veramente di un sant'uomo come mai non chiede l'asilo...

...pulizia etnica?

magari ditemi solo da dove iniziare!

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Non capisco perchè espulsione = ritorno in Marocco.

Vada a Montecarlo, alle Isole Vergini o più semplicemente in Algeria, Tunisia, etc etc

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Probabilmente si tratta di problemi col permesso che quindi impone l'espulsione anche se non si hanno problemi di terrorismo visto che si è fuorilegge semplicemente ad essere in italia.

Ma se rischia così tanto e se si tratta veramente di un sant'uomo come mai non chiede l'asilo...

non credo si tratti di un problema con il pds. A quanto pare di capire da quanto riportato dalla stampa l'espulsione è stata disposta non dal Prefetto di Varese per ragioni di natura amministrativa, ma dal Ministero dell'Interno per motivi di sicurezza.

Il Ministero dovrebbe essersi avvalso di quanto previsto dal primo comma dell'art. 13 del T.U. sull'immigrazione a fronte del quale con una certa discrezionalità può essere disposto l'allontanamento dello straniero ritenuto pericoloso socialmente.

La norma, a mio avviso, è draconiana, ma tant'è.

Non capisco perchè espulsione = ritorno in Marocco.

Vada a Montecarlo, alle Isole Vergini o più semplicemente in Algeria, Tunisia, etc etc

In effetti è previsto dalla convenzione di Ginevra il cosiddetto "divieto di réfoulement", il che dovrebbe implicare l'allontanamento dello straniero in un cosiddetto paese "terzo sicuro".

Se a fronte di una espulsione, purché legittima, così non fosse, ci troveremmo di fronte a una violazione palese di una norma consuetudinaria.

Vediamo di non farci riconoscere anche sto giro.

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non credo si tratti di un problema con il pds. A quanto pare di capire da quanto riportato dalla stampa l'espulsione è stata disposta non dal Prefetto di Varese per ragioni di natura amministrativa, ma dal Ministero dell'Interno per motivi di sicurezza.

Il Ministero dovrebbe essersi avvalso di quanto previsto dal primo comma dell'art. 13 del T.U. sull'immigrazione a fronte del quale con una certa discrezionalità può essere disposto l'allontanamento dello straniero ritenuto pericoloso socialmente.

La norma, a mio avviso, è draconiana, ma tant'è.

In effetti è previsto dalla convenzione di Ginevra il cosiddetto "divieto di réfoulement", il che dovrebbe implicare l'allontanamento dello straniero in un cosiddetto paese "terzo sicuro".

Se a fronte di una espulsione, purché legittima, così non fosse, ci troveremmo di fronte a una violazione palese di una norma consuetudinaria.

Vediamo di non farci riconoscere anche sto giro.

Grazie avvocato! :blink:

Come? La sua parcella per la consulenza? Azz...

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A prescindere dalla vicenda giudiziaria dell'ex Imam di Varese, trovo inconcepibile che uno stato sovrano come dovrebbe essere l'Italia non abbia più il diritto di decidere se e chi può stare sul suo territorio, specialmente nel caso di situazioni di terrorismo e ordine pubblico.

Come siamo messi male... :rolleyes:

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E come volevamo che andasse a finire?

Varese - Il giudice di pace non convalida la sua permanenza nel centro e per lui si profila la libertà. Sulla vicenda è scontro in Parlamento

L'ex imam di Varese esce dal cpt di via Corelli

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Il giudice di pace non ha convalidato il procedimento di intrattenimento presso il cpt di via Corelli a Milano, per l'ex imam di Varese, Zerghout, e il suo connazionale El Kaflaoui. I due, imputati in processo per terorismo internazionale a Milano, sono stati assolti. La formula scelta dal pm per chiedere l'assoluzione aveva però sollevato un problema serio: la richiesta nasceva dal fatto che, per una serie di ritardi sulle rogatorie internazionali, le rogatorie non era arrivate nei tempi giusti e duqnue la prova non si era formata in dibattimento.

Il ministero dell'interno aveva disposto al loro espulsione, ma il legale luca Bauccio era risucito a ottenere dalla corte europea dei diritti dell'uomo lo stop al provvedimento. I due erano stati portati nel centro per clandestini di via Corelli a Milano. Con la decisione del giudice di pace l'ex imam di Varese dovrebbe tornare libero, mentre il suo legale sta preparando un ricorso al tar contro l'espulsione e la succesiva revoca dei prmessi di soggiorno disposto dala questura di Varese. Secondo l'avvocato Luca Bauccio, per i due marocchini, nel loro paese, ci sarebbe il rischio concreto di detenzione e torture.

«Il provvedimento del questore è generico e carente in motivazioni - ha spiegato nel pomeriggio il legale - non è legittimo perchè priva della libertà due persone a fronte di una decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo che ha sospeso la loro espulsione e non possono considerarsi pericolose due persone assolte da una Corte d'assise italiana». Secondo l'avvocato Bauccio «ora giustizia è fatta. Tre organi giudicanti nel giro di sette giorni hanno affermato che bisogna tenere giù le mani» da Zergout ed El Kaflaoui. «Chiedo alla società civile e al Parlamento che vigilino affinchè non si verifichino ulteriori atti di negazione dei diritti fondamentali: i miei assistiti sono innocenti e meritano di essere trattati come tali».

Sulla vicenda è scontro in Parlamento, dove l'onorevole varesino Roberto Maroni ha detto che «c'è solo da augurarsi che il governo intervenga con un provvedimento d'urgenza per prendere questi due terroristi e rimandarli al loro paese».

In serata è guiunta la replica dell'esecutuivo. «Il governo e' impegnato a ottenere un chiarimento rapido con la Corte Europea sul caso dell'ex imam di Varese»: questa la risposta del ministro per i rapporti con il Parlamento Vannino Chiti, che ha così replicato al parlamentare leghista nel corso del 'question time' in merito sulle decisioni relative alla procedura di espulsione di tre terroristi islamici.

Le esigenze di sicurezza che sono alla base del provvedimento di espulsione «continuano quindi ad essere perseguite dal Governo -sottolinea Chiti- che ha l'obiettivo primario di combattere il terrorismo e garantire la sicurezza dei cittadini italiani. Occorre, nello stesso tempo, evitare che il nostro Paese subisca condanne a livello internazionale. La misura assunta consente in ogni caso la reperibilità dei due cittadini marocchini fino al chiarimento con la Corte europea che il Governo è impegnato ad attuare con tempestività».

Italia sob Italia prot la terra dei cachi.. :lol:

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Italia sob Italia prot la terra dei cachi.. :lol:

Una pizza in compagnia una pizza da solo in totale molto pizzo e l'Italia eccola qua

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ALTRO GIRO ALTRO REGALO

Gallarate - Il capo della cellula Salafita di via Dubini ha scontato la pena e come Zergout si è rivolto alla corte europea

Ben Khemais libero, duello sull'espulsione

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L'Italia vorrebbe espellere i presunti terroristi scavalcando la magistratura ma la corte europea dei diritti dell'uomo non glielo permette. E' accaduto tre giorni fa con Abdimajel Zergout, l'ex imam della moschea di Varese scarcerato dopo essere stato assolto in un processo per terrorismo. Accadrà domani, domenica 3 giugno, quando sarà scarcerato, dopo aver scontato sei anni e due mesi per associazione a delinquere, Essid Ben Khemais, il capo della cellula Salafita di Gallarate che fu arrestato in via Dubini nell'aprile del 2001. La richiesta alla corte europea è stata fatta in via preventiva dai legali di Ben Khemais, ed è stato accolta dai giudici di Strasburgo. Lo hanno annunciato i legali del sospetto terrorista tunisino al Corriere della sera, sottolineando come per la prima volta i giudici europei abbiamo applicato una sorta di inibizione preventiva all'espulsione.

Secondo gli avvocati, infatti, Ben Khemais in Tunisia rischia la tortura, la stessa motivazione che ha portato la corte europea a bloccare il governo italiano mentre stava per cacciare Zergout, riacciuffandolo sulla scaletta dell'aereo all'aeroporto di Malpensa.

Il ritorno in circolazione di Ben Khemais avviene dopo una condanna in primo grado per associazione a delinquere. Il tunisino venne arrestato prima dell'11 settembre 2001 e quando ancora nel nostro codice non era previsto il reato di terrorismo internaizionale e ha beneficiato dello sconto di un terzo della pena prevista dal rito abbreviato. Le indagini erano state condotte inizialmente dalla Digos di Varese e dalla procura di Buasto Arsrzio. Nella sentenza dei giudici milanesi, a cui era passato il fascicolo, si descrive Ben Khemais come reclutatore di terroristi e attivista in contatto con personaggi che progettavano attentati. Lui ha sempre negato ogni addebito e si proclama innocente. Il suo arresto fu il primo caso di presunto terrorismo islamico in provincia di Varese. I salafiti utilizzarono un appartamento di fronte all'ospedale di Gallarate e tentarono di infiltrarsi nella moschea di Gallarate peraltro senza riuscirci.

:mellow::g[1]::lol:

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Mi chiedo come sia possibile come il giudice di pace possa essere superiore ad una decisione del ministero degli interni.

Probabilmente non ho capito bene tutta questa storia, e vi prego di illuminarmi...resto comunque perplesso!

Ma poi si può sapere perchè in Marocco rischia il linciaggio?

Ladro?

Stupratore?

Teroorista?

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Varese - Il suo avvocato: "E' un atto illegittimo. In Marocco rischia torture e un regime carcerario contrario ai diritti dell'uomo"

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PULIZIA ETNICA? :mellow: Perchè non ci mandanco anche l'avvocato in Marocco?

Forse perchè c'è già stato il Nostro Ministro degli Esteri?

Relazioni bilaterali e turismo: D'Alema incontra Mohamed VI

Il piano marocchino per il Sahara occidentale e le relazioni economiche bilaterali tra Italia e Marocco sono stati due degli argomenti affrontati nel colloquio tra il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, e il re del Marocco, Mohamed VI, ieri a Marrakech. Secondo quanto ha riferito il portavoce della Farnesina, Pasquale Ferrara, l'incontro si è svolto in un clima di "grande calore e simpatia per l'Italia" e D'Alema e il sovrano marocchino hanno discusso del piano per il Sahara occidentale che il Marocco intende presentare in questo mese al Consiglio di sicurezza dell'Onu, dove l'Italia dal primo gennaio siede come membro non permanente.

Nell'incontro sono state discusse anche le prospettive per nuovi investimenti italiani in

Marocco soprattutto nel settoredelle infrastrutture, dei trasporti e del tessile. In particolare, da parte marocchina è stato anche auspicato un ulteriore flusso di investimenti italiani nel settore turistico e in particolar modo in quello del turismo di qualità".Sulla futuro del Sahara e per sbloccare lo stallo in cui si trova da tempo la situazione nel Sahara occidentale "è necessario che la comunità internazionale faccia pressione per convincere il Marocco che un Sahara occidentale indipendente può costituire un elemento di unione economica e consentire anche al Marocco di avere una valida alternativa all'emigrazione verso l'Europa". Lo sostiene il presidente dell'Associazione nazionale di solidarietà con il popolo Sahrawi (Anps) Luciano Ardesi, sociologo e già docente all'Università di Algeri.

Conclusa la visita in Marocco D'Alema, è giunto a Tunisi per una visita bilaterale nel corso della quale incontrerà le massime autorità del Paese.

Tra gli altri, il capo della diplomazia italiana ha un colloquio stamane con il presidente della Repubblica tunisina Ben Alid.

4-04-2007

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