spiff Posted June 15, 2007 Share Posted June 15, 2007 Quindi: io sono giá abbastanza contento cosí. Del resto non mi pare che ci sia la coda di sponsor fuori dal palazzo. E chissá quanto questo sia colpa degli imprenditori locali e quanto del modello di attrazione investimenti della nostra beneamata Pall. Va Anch'io sono contento così. Però continuo a vederla come un'occasione non sfruttata, un potenziale non espresso. Poi è ovvio che vista dalla parte del Sig. Uirlpul la prospettiva è differente. Ma in termini di investimento puro io la terrei in considerazione se fossi imprenditore e avessi un capitale ingente a disposizione. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ponchiaz Posted June 15, 2007 Share Posted June 15, 2007 Va bene, allora rimaniamo alla stretta attualità. Possiamo parlare di media spettatori per esempio. Ci riferiamo comunque alla maggior realtà sportiva cittadina. Poi io non ce l'ho col calcio, sia chiaro. E' solo che mi fa rabbia vedere una piazza appassionata come Varese che non viene "sfruttata" per quanto potrebbe dare. Spiff, ma come si puó chiedere ad una multinazionale di mettere MILIONI di euro in una squadra di basket per sfruttare una cittá di neanche 90.000 abitanti con una media spettatori di neanche 4.000. Per curiositá, sai che se anche tutte quelle persone comprassero un nostro elettrodomestico, in un giorno li avremmo gia' prodotti tutti? Per darti l'idea dei volumi di cui stiamo parlando. La visibilitá locale interessa al Bernasconi che vuole combattere l'Iper o alla Pizzeria "Bella Napoli" che vuole sopraffare "Il Gambero". Whirlpool (immagino) punti a far per lo meno nominare il proprio marchio il piú possibile e a far rimanere in testa a tutte le persone che vengono a contatto con il basket italiano che facciamo elettrodomestici. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Il Briatore Delle Prealpi Posted June 15, 2007 Share Posted June 15, 2007 Whirlpool (immagino) punti a far per lo meno nominare il proprio marchio il piú possibile e a far rimanere in testa a tutte le persone che vengono a contatto con il basket italiano che facciamo elettrodomestici. o cristo....ecco perchè ho preso il frigo Whirlpool Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ponchiaz Posted June 15, 2007 Share Posted June 15, 2007 o cristo....ecco perchè ho preso il frigo Whirlpool Fuori uno!! Adesso avanti con gli altri... Link to comment Share on other sites More sharing options...
spiff Posted June 15, 2007 Share Posted June 15, 2007 Spiff, ma come si puó chiedere ad una multinazionale di mettere MILIONI di euro in una squadra di basket per sfruttare una cittá di neanche 90.000 abitanti con una media spettatori di neanche 4.000. Si lo so, la mia è solo utopìa. In realtà manca proprio quel legame territoriale di cui parli. Certo che avere un PalaWhirlpool degno di tale nome e con la scritta dello sponsor che campeggia dall'alto.... Vabbé la smetto dai!! Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ponchiaz Posted June 15, 2007 Share Posted June 15, 2007 Ultima notizia: la Whirlpool ha rinnovato il contratto con la Pallacanestro Varese ed ha aumentato il contributo ad un Miliardo di Euro. In cambio un noto benefattore Varesino ha annunciato che rileverá tre anni di produzione di tutti gli stabilimenti europei per darli ai suoi parenti di Margate (UK). Link to comment Share on other sites More sharing options...
Crocozio Posted June 15, 2007 Author Share Posted June 15, 2007 perchè benetton dovrebbe spendere milioni di euro per una città che fatica a riempire il palazzetto anche contro il cska? Link to comment Share on other sites More sharing options...
MAMITO Posted June 15, 2007 Share Posted June 15, 2007 Secondo me la strada giusta, a livello di sponsorizzazioni e per una realtà come Varese l'avevano presa i Bulgheroni.....peccato non si sia insistito negli anni.....oggi, forse ne avremmo ricavato dei benefici....chissà Link to comment Share on other sites More sharing options...
alberto Posted June 15, 2007 Share Posted June 15, 2007 perchè benetton dovrebbe spendere milioni di euro per una città che fatica a riempire il palazzetto anche contro il cska? perchè la polisportiva benetton gli serve per tenere il marchio sempre in vista sulle pagine dei giornali, sportivi e non, nazionali e non, di carta e non. è una campagna pubblicitaria più funzionale del solito mettere inserzioni, che poi te le devi inventare sempre nuove e sempre più costose. è la stessa cosa che faceva il cav. Borghi, in fondo, spingeva ai massimi livelli lo sport di una piccola realtà e portava il suo marchio in giro per lo stivale, l'europa, il mondo. la differenza è che benetton ci mette più managerialità, il Borghi più anima. il problema è che l'anima del cavaliere è passata di più ai tifosi e di meno a chi ha investito nella squadra dopo di lui, mentre non è passata per niente a chi non ci ha mai voluto investire... Link to comment Share on other sites More sharing options...
tatanka Posted June 15, 2007 Share Posted June 15, 2007 Spiff, guarda che un Varese in C1 farebbe gli stessi spettatori della Pall. Varese. In B ne farebbe (e ne faceva) il doppio. Ragionando sul numero degli spettatori e dell'esposizione televisiva l'unico risultato è far sparire gli sponsor. Link to comment Share on other sites More sharing options...
spiff Posted June 15, 2007 Share Posted June 15, 2007 Spiff, guarda che un Varese in C1 farebbe gli stessi spettatori della Pall. Varese. In B ne farebbe (e ne faceva) il doppio. Ragionando sul numero degli spettatori e dell'esposizione televisiva l'unico risultato è far sparire gli sponsor. Si ma non mi puoi paragonare i due eventi numerici senza un adeguato tasso di cambio. Lo stadio tiene 10.000 posti, il Palazzetto 5.000. Certo che anche investire nel calcio avrebbe un grande ritorno. Ma nel basket siamo già in serie A e "dovrebbe" essere più facile e appetibile. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Crocozio Posted June 15, 2007 Author Share Posted June 15, 2007 Spiff, guarda che un Varese in C1 farebbe gli stessi spettatori della Pall. Varese. In B ne farebbe (e ne faceva) il doppio. Ragionando sul numero degli spettatori e dell'esposizione televisiva l'unico risultato è far sparire gli sponsor. infatti per il basket l'unico modo è centrare l'eurolega, sky assicura tutte le partite in diretta e al mercoledi sera la gente non esce di casa... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Dragonheart Posted June 15, 2007 Share Posted June 15, 2007 infatti per il basket l'unico modo è centrare l'eurolega, sky assicura tutte le partite in diretta e al mercoledi sera la gente non esce di casa... Gli abbonati a sky sono talemente pochi, e talmente bassi gli ascolti, che rende quasi di più sponsorizzare la bocciofila della Casa del Popolo di Reggiolo. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Crocozio Posted June 15, 2007 Author Share Posted June 15, 2007 Gli abbonati a sky sono talemente pochi, e talmente bassi gli ascolti, che rende quasi di più sponsorizzare la bocciofila della Casa del Popolo di Reggiolo. e allora l'unica cosa è avere un palazzetto da 15 posti e far pagare i biglietti 3 euro Link to comment Share on other sites More sharing options...
spiff Posted June 15, 2007 Share Posted June 15, 2007 e allora l'unica cosa è avere un palazzetto da 15 posti e far pagare i biglietti 3 euro Cavolo, un pullman praticamente Link to comment Share on other sites More sharing options...
alberto Posted June 15, 2007 Share Posted June 15, 2007 e allora l'unica cosa è avere un palazzetto da 15 posti e far pagare i biglietti 3 euro PER UN INCASSO DA 45€ COL PIENONE... AHAHAHAH... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Dragonheart Posted June 15, 2007 Share Posted June 15, 2007 PER UN INCASSO DA 45€ COL PIENONE... AHAHAHAH... Si parlava della Bocciofila della Casa del Popolo di Reggiolo, che con quei soldi dà il vin brulè a tutti d'inverno, e il bianchino ghiacciato d'estate. Link to comment Share on other sites More sharing options...
EmaZ Posted June 16, 2007 Share Posted June 16, 2007 Va bene, allora rimaniamo alla stretta attualità. Possiamo parlare di media spettatori per esempio. Ci riferiamo comunque alla maggior realtà sportiva cittadina. Poi io non ce l'ho col calcio, sia chiaro. E' solo che mi fa rabbia vedere una piazza appassionata come Varese che non viene "sfruttata" per quanto potrebbe dare. Si ma il problema non è di quelli del calcio ma di chi non riesce a fruttare a pieno le potenzialità che offre la pallacanestro varese... Spiff, guarda che un Varese in C1 farebbe gli stessi spettatori della Pall. Varese. In B ne farebbe (e ne faceva) il doppio. Si ma non mi puoi paragonare i due eventi numerici senza un adeguato tasso di cambio. Lo stadio tiene 10.000 posti, il Palazzetto 5.000. Certo che anche investire nel calcio avrebbe un grande ritorno. Ma nel basket siamo già in serie A e "dovrebbe" essere più facile e appetibile. Secondo te, noi veramente con un palazzetto da 11.000 posti faremmo sempre il tutto esaurito? Gli spettatori in proporzione son gli stessi.....è la gente de dovrebbe togliersi un po di fieno dal popò, alzare le chiappe e muoversi verso stadio-palazzetto Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hannibal Posted June 16, 2007 Share Posted June 16, 2007 Rinnovo la mia idea . Demolire il Franco Ossola , tanto al massimo si lamentano in 200. Bigul ! 201 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Virgus Posted June 16, 2007 Share Posted June 16, 2007 Bigul ! 201 Pistola , tu ed altri 199 ... forse... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Crocozio Posted June 18, 2007 Author Share Posted June 18, 2007 PER UN INCASSO DA 45€ COL PIENONE... AHAHAHAH... come siete permalosi... ho dimenticato di scivere mila... Link to comment Share on other sites More sharing options...
EmaZ Posted June 19, 2007 Share Posted June 19, 2007 Tratto da Varese News Varese - La Gdf nelle società del patron del Varese calcio. L'inchiesta nata da una costola dell'indagine Bpi Fiorani. Il manager: «Cado dalle nuvole» Perquisizioni della Finanza, Sogliano indagato per riciclaggio E’ indagato per riciclaggio in concorso, Riccardo Sogliano, il patron del Varese 1910, coinvolto in una inchiesta di natura fiscale e finanziaria che ha portato questa mattina a una serie di perquisizioni in società di servizi e cooperative riconducibili al suo gruppo. Le fiamme gialle sono entrate in azione a Varese, Milano, Roma, Parma e Reggio Emilia, in una quarantina di sedi in tutto. Da chiarire vi sarebbero, secondo gli inquirenti, le modalità di vari passaggi di denaro su una serie di conti bancari e anche la regolarità di un enorme numero di fatture emesse da queste aziende. La guardia di finanza ha suonato in mattinata alla porta di casa di Sogliano e presso i suoi uffici varesini. Perquisita anche la sede del Varese 1910, tuttavia la società non sarebbe coinvolta direttamente nell’indagine. Il patron della squadra si dice tranquillo rispetto alle accuse ipotizzate dai magistrati: «Cado dalle nuvole – commenta - ho trasmesso tutti gli atti in mio possesso al mio avvocato, aspettiamo di conoscere con precisione le accuse, ma ho fiducia nei magistrati». Il gruppo che fa capo all’ex calciatore del Varese, brillante manager di società di calcio e promoter dell’avventura velistica di «+39”», si occupa di diverse attività, sportive, di consulenza, logistica e anche di pulizie, con diramazioni in tutta Italia. Per questo gli approfondimenti della magistratura, alla ricerca di prove documentali, coprono un arco territoriale così vasto. L’inchiesta è affidata dal sostituto procuratore di Varese, Agostino Abate. Il capo della procura, Maurizio Grigo, ha confermato che le perquisizioni sono partita questa mattina, 18, giugno, e che l’inchiesta è nata da una costola dell’indagine sulla Bpi di Giampiero Fiorani, i cui fascicoli sono stati in parte acquisiti da Varese. I destini di Fiorani e di Varese sembrarono sfiorarsi un anno fa, quando l'ex ad della Bpi raccontò ai magistrati di aver cercato un appoggio preso l’onorevole leghista Giancarlo Giorgetti portandogli alla Camera 50mila euro in contanti nascosti in un giornale per ingraziarsi il carroccio. Fiorani sostiene di avere ricevuto un rifiuto e un consiglio: «Se vuoi aiuta il Varese calcio». Ma Sogliano smentì in quell’occasione di aver mai ricevuto soldi da Fiorani. Da allora, dell’inchiesta Bpi, a Varese, non si è più sentito parlare. Fino a questa mattina. Il patron del Varese si incontrerà domani con il suo avvocato, il legale milanese Daria Pesce, che non si sbilancia: «Ci incontreremo e valuteremo gli atti in nostro possesso – dice - per adesso abbiamo solo informazioni molto vaghe». La notizia dell’inchiesta, entrata nel vivo con le perquisizioni, ora scuote gli ambienti imprenditoriali, politici e sportivi di Varese. Proprio in questi giorni, c’era stato un incontro in comune per il nuovo stadio, che il manager vuole realizzare portando a Varese un gruppo di investitori bresciani. Ma proprio il nuovo stadio sognato dai Sogliano e sostenuto da molti fans del progetto potrebbe ora avere un contraccolpo. «Per noi non cambia nulla – commenta il sindaco Attilio Fontana – vogliamo dare a Varese un nuovo stadio e la gara pubblica che abbiamo indetto per l’alienazione dell’area non è rivolta solo a Sogliano, ma a tutti. L’avevo detto fin dall’inizio della gara, lo ribadisco ora». Martedi 19 Giugno 2007 Roberto Rotondo redazione@varesenews.it link Link to comment Share on other sites More sharing options...
EmaZ Posted June 19, 2007 Share Posted June 19, 2007 Ci risiamo Link to comment Share on other sites More sharing options...
spiff Posted June 20, 2007 Share Posted June 20, 2007 Oh caxxo!! Link to comment Share on other sites More sharing options...
joe Posted August 27, 2008 Share Posted August 27, 2008 (edited) Nuovi spazi pubblicitari e razionalizzazione dei vari settori che dovrebbero attirare investimenti e spettatori. Il progetto è di una società bresciana che ha curato l'immagine pubblicitaria per squadre di serie A, ma anche nel basket e nel volley. Il presidente Rosati: «Ora gli amici del Varese facciano la loro parte» Nuovo look per lo stadio Franco Ossola Dalle parole ai fatti. Lo stadio Franco Ossola di Varese avrà un nuovo look. Il progetto è stato affidato dal Varese1910 alla bresciana Italtelo, società leader nel settore della pubblicità nei grandi impianti sportivi, che in precedenza aveva fatto progetti per alcune squadre blasonate di serie A, ma anche progetti di successo nel volley e nel basket. Il nuovo look parte da uno studio analitico delle caratteristiche del pubblico che frequenta lo stadio di Varese e soprattutto dalla razionalizzazione degli spazi pubblicitari con delle innovazioni (almeno per Varese) per attirare nuove risorse. Come, ad esempio, i 100 metri di rotor (espositore multiface a banner rotanti pensato per implementare gli spazi pubblicitari a bordocampo), o i mega flag nella curva sinistra. Insomma, il nuovo progetto unisce il bello al redditizio, come spiega il presidente del Varese1910 Antonio Rosati (foto a lato): «Abbellire il Franco Ossola non è semplice, è come mettere un vestito di Valentino su una modella brutta. Ma i cambiamenti che stiamo facendo hanno l'obiettivo di attirare nuove risorse e si potranno riutilizzare anche nel caso che si costruisca un nuovo stadio in un altro luogo. Mi sono affidato ai leader del settore, che per amicizia e conoscenza mi hanno seguito in questa mia impresa». Alla Italtelo andrà il 50 per cento circa degli introiti pubblicitari. Rosati spera che questo passo avvicini alla squadra sia la gente che gli investitori e inneschi un meccanismo virtuoso nel calcio varesino. «Io intorno alla società voglio creare una lobbie trasparente di imprenditori, perché la serie C è un mondo a parte rispetto alla A o alla B. Qui non investiranno mai le grandi multinazionali, ma è importante che lo facciano gli imprenditori che operano sul territorio perché il 90 per cento del loro business ha una ricaduta importante nella provincia e qui possono trovare il loro sviluppo». La rete di conoscenze e di rapporti all’interno di una società di calcio è dunque la Ieva che, secondo Rosati, potrebbe attrarre nuove risorse. Non sono però tutte rose e fiori, soprattutto per uno che aveva tra i suoi progetti l’acquisto dello Spezia che ha già tremila abbonati per la nuova stagione. «Sto aspettando ancora gli amici del Varese, ma ho fiducia. È importante che la gente ritorni allo stadio e si abboni, che creda in questa nuova impresa sportiva. Io ho scelto la via del fare, piuttosto che le parole, e lo stadio è uno dei tasselli importanti, dopo aver costruito con grande anticipo una squadra che ha già fatto vedere buone cose. Ora occorre che il pubblico del Varese faccia la sua parte». ----------- Matteo Visigalli, dell'ufficio commerciale della Italtelo, la società che gestisce il nuovo progetto del Franco Ossola, è sicuro che funzionerà “In quatttro anni la B" non è uno spot «Abbiamo accettato la proposta del presidente Rosati perché crediamo nel suo progetto che prevede in quattro anni la serie B per il Varese 1910» Matteo Visigalli, dell'ufficio commerciale della Italtelo, la società bresciana che gestisce il nuovo progetto del Franco Ossola, è sicuro che funzionerà. La sua società opera con i grandi club della serie A e Varese rappresenta un po’ una novità, anche se tra i suoi clienti c’è anche il Portugruaro (Venezia) squadra che milita nella serie C. «Sono poche le società in C2 - continua Visigalli - che possono vantare 100 metri di rotor e Varese sarà una di queste. Inoltre, abbiamo previsto un’area ospitalità , chiusa e riscaldata, accanto alla sala stampa, dove verranno accolti vip e personalità». Il Varese 1910 per rinascere punta dunque su entrate pubblicitarie e una nuova leva di investitori che hanno interessi e business sul territorio. Per la concessionaria di pubblicità è ancora una scommessa da vincere. «I tempi per andare a regime con la pubblicità slitteranno di un po’ e comunque non oltre settembre – spiega Visigalli -. Il nostro modello è quello che abbiamo proposto a Siena. Tanto per intenderci, noi non puntiamo alla Whirlpool, come investitore pubblicitario, ma piuttosto al piccolo imprenditore o all’esercizio che è inserito nella comunità, a cui offriremo servizi integrati e non solo la presenza sul tabellone. Un esempio classico è il ristoratore, il concessionario di automobili o l’autolavaggio. La scelta mira ad amalgamare il tessuto economico della città con i tifosi che vanno allo stadio. E’ chiaro che le tariffe saranno idonee alla C2». L’impresa non sarà facile, nonostante le buone intenzioni della dirigenza del Varese 1910 e del concessionario pubblicitario. «La mia impressione - conclude Visigalli - è che a Varese il calcio stia vivendo un periodo di grande stanca. Noi vogliamo far qualcosa che riaggreghi la comunità, in primis le famiglie, intorno a una squadra che ha un passato di grande livello e che merita categorie superiori». ------------------- Edited August 27, 2008 by joe Link to comment Share on other sites More sharing options...
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