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Basket - Scopriamo quali sono i mali della squadra, penultima in serie A dopo sette giornate. Varese non ha molti margini di manovra: servono uomini in grado di dare la svolta

La crisi della Cimberio in sei punti chiave

La partita persa a Biella, quinta della stagione su sette gare, ha messo in luce ancora una volta una serie di problemi tecnici che stanno inchiodando la Cimberio nelle parti basse, molto basse, della classifica di serie A1. Vediamo quali sono.

GLI STRANIERI - In un campionato come quello attuale, dove i quattro extracomunitari a disposizione delle squadre apportano un valore aggiunto notevole, Varese sta dimostrando di avere proprio in quei ruoli i propri punti deboli. Melvin, Hodge e Beck al momento non garantiscono né la solidità necessaria per formare il telaio della Cimberio né tantomeno portano un numero di canestri sufficienti a far decollare la squadra. Caratteristica quest'ultima che i vari Holland, Carter e Keys tutto sommato hanno sempre assicurato anche nelle serate di minor vena.

MANCA IL LEADER - In particolare, Julius Hodge sta fallendo la sua missione. Nei piani dei dirigenti, l'ala ex Denver sarebbe dovuto essere la punta di diamante dell'attacco biancorosso per la sua capacità di andare a canestro o, eventualmente scaricare a un compagno. Insomma, le chiavi dell'attacco sarebbero dovute essere le sue e invece, quando la Cimberio inizia ad andare in difficoltà, la palla finisce sempre da Galanda: Gek appare come unico vero leader della squadra ma - per caratteristiche tecniche e limiti fisici - non potrà portare la croce da solo per tutta la stagione.

MANCA UN PIVOT - L'altra carenza evidente, soprattutto alla luce delle prime esibizioni, è quella di un uomo d'area di peso. E forse, in questo senso, non sarebbe neppure fondamentale un giocatore di primissima fascia: basterebbe un pivot di ruolo capace di intimidire, di occupare l'area e di fare da "perno" in un attacco dove sarebbero altri a gestire la sfera. Tutte cose che i vari Melvin, Galanda e Fernandez per motivi diversi non possono garantire.

TROPPI ESTERNI - Se l'area appare sguarnita, il reparto esterni è invece fin troppo folto e, quel che più conta, non vanta alcun pezzo da novanta. La società ha per ora preso l'ennesima guardia ala dignitosa (Babrauskas) senza sfoltire la rosa ad eccetto di Mladjan già da tempo in lista partenti. Le voci danno in possibile uscita Hafnar - che ha colpe ma non può essere l'unico capro espiatorio - ma anche un'eventuale partenza dello sloveno non servirebbe granchè se nessuno fa mai canestro.

PANCHINA E DIRIGENZA - Molti tifosi, e non da ora, lamentano il fatto che Veljko Mrsic al di là dei discorsi tecnici sia costretto a stare seduto e in silenzio a causa della mancanza del tesserino da capo allenatore. Un fatto che la società deve saper risolvere dopo averlo sottovalutato in estate: non è possibile infatti che a due mesi e mezzo dall'inizio di stagione si usino sotterfugi da campionato amatoriale per mandare Mrsic in panchina. La regola può anche essere assurda (ma c'era anche prima): si faccia qualcosa per risolvere l'arcano. E già che ci siamo sarebbe utile che da via Sanvito si evitassero stilettate all'indirizzo di Ruben Magnano. L'allenatore argentino può aver avuto delle colpe l'anno scorso, ma non deve essere tirato in ballo adesso. Tanto meno - e qui ci riferiamo alle parole di un'intervista di Claudio Maria Castiglioni - dopo una vittoria sofferta e per certi versi casuale contro la Upim («con Magnano l'avremmo persa»). Si pensi ai guai presenti, non ai fantasmi passati.

I RIMEDI - L'augurio è che ora lo stesso Castiglioni, Chiapparo e Oioli trovino al più presto i rimedi per ripartire, anche per il rispetto dovuto a una città e a una tifoseria che ha realizzato il record di abbonamenti quest'estate. A loro tocca stabilire quali devono essere le priorità: si può partire dal pivot, oppure risolvere la grana Hodge o ancora scegliere un play puro e spostare Capin a fare la guardia tiratrice. Quello che va tenuto presente - ma in via Sanvito lo sanno già - è che non ci si può accontentare di mezze figure, anche perché Varese ha già tesserato 14 giocatori sui 18 possibili.

Lunedi 29 Ottobre 2007

Damiano Franzetti

...Insomma di panchina ne abbiamo anche troppa, ora procurate qualche titolare!!!

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I RIMEDI - L'augurio è che ora lo stesso Castiglioni, Chiapparo e Oioli trovino al più presto i rimedi per ripartire, anche per il rispetto dovuto a una città e a una tifoseria che ha realizzato il record di abbonamenti quest'estate. A loro tocca stabilire quali devono essere le priorità: si può partire dal pivot, oppure risolvere la grana Hodge o ancora scegliere un play puro e spostare Capin a fare la guardia tiratrice. Quello che va tenuto presente - ma in via Sanvito lo sanno già - è che non ci si può accontentare di mezze figure, anche perché Varese ha già tesserato 14 giocatori sui 18 possibil.

Lunedi 29 Ottobre 2007

Damiano Franzetti

...Insomma di panchina ne abbiamo anche troppa, ora procurate qualche titolare!!!

domanda : perche tesserare BARBABAKUSSS che di certo non e' un fenomeno?

forse valeva tesserare un play (SCONNIE PENN) e spostare Capin in guardia , ma in realta' / come ho gia' sostenuto altrove / non si e' preso nessun giocatore con ruolo definito (l'unico e' Gek)

:angry:

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Basket - Scopriamo quali sono i mali della squadra, penultima in serie A dopo sette giornate. Varese non ha molti margini di manovra: servono uomini in grado di dare la svolta

La crisi della Cimberio in sei punti chiave

La partita persa a Biella, quinta della stagione su sette gare, ha messo in luce ancora una volta una serie di problemi tecnici che stanno inchiodando la Cimberio nelle parti basse, molto basse, della classifica di serie A1. Vediamo quali sono.

GLI STRANIERI - In un campionato come quello attuale, dove i quattro extracomunitari a disposizione delle squadre apportano un valore aggiunto notevole, Varese sta dimostrando di avere proprio in quei ruoli i propri punti deboli. Melvin, Hodge e Beck al momento non garantiscono né la solidità necessaria per formare il telaio della Cimberio né tantomeno portano un numero di canestri sufficienti a far decollare la squadra. Caratteristica quest'ultima che i vari Holland, Carter e Keys tutto sommato hanno sempre assicurato anche nelle serate di minor vena.

MANCA IL LEADER - In particolare, Julius Hodge sta fallendo la sua missione. Nei piani dei dirigenti, l'ala ex Denver sarebbe dovuto essere la punta di diamante dell'attacco biancorosso per la sua capacità di andare a canestro o, eventualmente scaricare a un compagno. Insomma, le chiavi dell'attacco sarebbero dovute essere le sue e invece, quando la Cimberio inizia ad andare in difficoltà, la palla finisce sempre da Galanda: Gek appare come unico vero leader della squadra ma - per caratteristiche tecniche e limiti fisici - non potrà portare la croce da solo per tutta la stagione.

MANCA UN PIVOT - L'altra carenza evidente, soprattutto alla luce delle prime esibizioni, è quella di un uomo d'area di peso. E forse, in questo senso, non sarebbe neppure fondamentale un giocatore di primissima fascia: basterebbe un pivot di ruolo capace di intimidire, di occupare l'area e di fare da "perno" in un attacco dove sarebbero altri a gestire la sfera. Tutte cose che i vari Melvin, Galanda e Fernandez per motivi diversi non possono garantire.

TROPPI ESTERNI - Se l'area appare sguarnita, il reparto esterni è invece fin troppo folto e, quel che più conta, non vanta alcun pezzo da novanta. La società ha per ora preso l'ennesima guardia ala dignitosa (Babrauskas) senza sfoltire la rosa ad eccetto di Mladjan già da tempo in lista partenti. Le voci danno in possibile uscita Hafnar - che ha colpe ma non può essere l'unico capro espiatorio - ma anche un'eventuale partenza dello sloveno non servirebbe granchè se nessuno fa mai canestro.

PANCHINA E DIRIGENZA - Molti tifosi, e non da ora, lamentano il fatto che Veljko Mrsic al di là dei discorsi tecnici sia costretto a stare seduto e in silenzio a causa della mancanza del tesserino da capo allenatore. Un fatto che la società deve saper risolvere dopo averlo sottovalutato in estate: non è possibile infatti che a due mesi e mezzo dall'inizio di stagione si usino sotterfugi da campionato amatoriale per mandare Mrsic in panchina. La regola può anche essere assurda (ma c'era anche prima): si faccia qualcosa per risolvere l'arcano. E già che ci siamo sarebbe utile che da via Sanvito si evitassero stilettate all'indirizzo di Ruben Magnano. L'allenatore argentino può aver avuto delle colpe l'anno scorso, ma non deve essere tirato in ballo adesso. Tanto meno - e qui ci riferiamo alle parole di un'intervista di Claudio Maria Castiglioni - dopo una vittoria sofferta e per certi versi casuale contro la Upim («con Magnano l'avremmo persa»). Si pensi ai guai presenti, non ai fantasmi passati.

I RIMEDI - L'augurio è che ora lo stesso Castiglioni, Chiapparo e Oioli trovino al più presto i rimedi per ripartire, anche per il rispetto dovuto a una città e a una tifoseria che ha realizzato il record di abbonamenti quest'estate. A loro tocca stabilire quali devono essere le priorità: si può partire dal pivot, oppure risolvere la grana Hodge o ancora scegliere un play puro e spostare Capin a fare la guardia tiratrice. Quello che va tenuto presente - ma in via Sanvito lo sanno già - è che non ci si può accontentare di mezze figure, anche perché Varese ha già tesserato 14 giocatori sui 18 possibili.

Lunedi 29 Ottobre 2007

Damiano Franzetti

Applausi al franz che prende decisamente posizione!

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I RIMEDI - L'augurio è che ora lo stesso Castiglioni, Chiapparo e Oioli trovino al più presto i rimedi per ripartire, anche per il rispetto dovuto a una città e a una tifoseria che ha realizzato il record di abbonamenti quest'estate. A loro tocca stabilire quali devono essere le priorità: si può partire dal pivot, oppure risolvere la grana Hodge o ancora scegliere un play puro e spostare Capin a fare la guardia tiratrice. Quello che va tenuto presente - ma in via Sanvito lo sanno già - è che non ci si può accontentare di mezze figure, anche perché Varese ha già tesserato 14 giocatori sui 18 possibil.

Lunedi 29 Ottobre 2007

Damiano Franzetti

...Insomma di panchina ne abbiamo anche troppa, ora procurate qualche titolare!!!

domanda : perche tesserare BARBABAKUSSS che di certo non e' un fenomeno?

forse valeva tesserare un play (SCONNIE PENN) e spostare Capin in guardia , ma in realta' / come ho gia' sostenuto altrove / non si e' preso nessun giocatore con ruolo definito (l'unico e' Gek)

:angry:

perchè sostituirà Hafnar..............

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:angry: mica facile mettere una pezza...

mah non facile ma nemmeno impossibile

certo bisogna andare a tirare la giacchetta al Renzo

stranieri...si deve fare una scelta...o prendi uno da 20pt a partita (apodaca forse non giocherà con il besiktas..........oppure qualche taglio nba) o dai fiduca a Hodge....direi la prima....

il leader sarà galanda con la guardia che serve assolutamente.

pivot...oh tentiamo Kris Lang...peggio non può andare

esterni...mladjan in presito...con l'arrivo di babrauskas...hafnar lo vedo già via da varese

allenatore nuovo

è ai limiti dell'impossibile lo so

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mah non facile ma nemmeno impossibile

certo bisogna andare a tirare la giacchetta al Renzo

stranieri...si deve fare una scelta...o prendi uno da 20pt a partita (apodaca forse non giocherà con il besiktas..........oppure qualche taglio nba) o dai fiduca a Hodge....direi la prima....

il leader sarà galanda con la guardia che serve assolutamente.

pivot...oh tentiamo Kris Lang...peggio non può andare

esterni...mladjan in presito...con l'arrivo di babrauskas...hafnar lo vedo già via da varese

allenatore nuovo

è ai limiti dell'impossibile lo so

Dalle parole di CHiapparo questa settimana un paio di giocatori dovrevbbero lasciarci.........e ha detto che ne stanno cercando uno davvero buono......speriamo

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La crisi della Cimberio in sei punti chiave

La partita persa a Biella, quinta della stagione su sette gare, ha messo in luce ancora una volta una serie di problemi tecnici che stanno inchiodando la Cimberio nelle parti basse, molto basse, della classifica di serie A1. Vediamo quali sono.

GLI STRANIERI - In un campionato come quello attuale, dove i quattro extracomunitari a disposizione delle squadre apportano un valore aggiunto notevole, Varese sta dimostrando di avere proprio in quei ruoli i propri punti deboli. Melvin, Hodge e Beck al momento non garantiscono né la solidità necessaria per formare il telaio della Cimberio né tantomeno portano un numero di canestri sufficienti a far decollare la squadra. Caratteristica quest'ultima che i vari Holland, Carter e Keys tutto sommato hanno sempre assicurato anche nelle serate di minor vena.

MANCA IL LEADER - In particolare, Julius Hodge sta fallendo la sua missione. Nei piani dei dirigenti, l'ala ex Denver sarebbe dovuto essere la punta di diamante dell'attacco biancorosso per la sua capacità di andare a canestro o, eventualmente scaricare a un compagno. Insomma, le chiavi dell'attacco sarebbero dovute essere le sue e invece, quando la Cimberio inizia ad andare in difficoltà, la palla finisce sempre da Galanda: Gek appare come unico vero leader della squadra ma - per caratteristiche tecniche e limiti fisici - non potrà portare la croce da solo per tutta la stagione.

MANCA UN PIVOT - L'altra carenza evidente, soprattutto alla luce delle prime esibizioni, è quella di un uomo d'area di peso. E forse, in questo senso, non sarebbe neppure fondamentale un giocatore di primissima fascia: basterebbe un pivot di ruolo capace di intimidire, di occupare l'area e di fare da "perno" in un attacco dove sarebbero altri a gestire la sfera. Tutte cose che i vari Melvin, Galanda e Fernandez per motivi diversi non possono garantire.

TROPPI ESTERNI - Se l'area appare sguarnita, il reparto esterni è invece fin troppo folto e, quel che più conta, non vanta alcun pezzo da novanta. La società ha per ora preso l'ennesima guardia ala dignitosa (Babrauskas) senza sfoltire la rosa ad eccetto di Mladjan già da tempo in lista partenti. Le voci danno in possibile uscita Hafnar - che ha colpe ma non può essere l'unico capro espiatorio - ma anche un'eventuale partenza dello sloveno non servirebbe granchè se nessuno fa mai canestro.

PANCHINA E DIRIGENZA - Molti tifosi, e non da ora, lamentano il fatto che Veljko Mrsic al di là dei discorsi tecnici sia costretto a stare seduto e in silenzio a causa della mancanza del tesserino da capo allenatore. Un fatto che la società deve saper risolvere dopo averlo sottovalutato in estate: non è possibile infatti che a due mesi e mezzo dall'inizio di stagione si usino sotterfugi da campionato amatoriale per mandare Mrsic in panchina. La regola può anche essere assurda (ma c'era anche prima): si faccia qualcosa per risolvere l'arcano. E già che ci siamo sarebbe utile che da via Sanvito si evitassero stilettate all'indirizzo di Ruben Magnano. L'allenatore argentino può aver avuto delle colpe l'anno scorso, ma non deve essere tirato in ballo adesso. Tanto meno - e qui ci riferiamo alle parole di un'intervista di Claudio Maria Castiglioni - dopo una vittoria sofferta e per certi versi casuale contro la Upim («con Magnano l'avremmo persa»). Si pensi ai guai presenti, non ai fantasmi passati.

I RIMEDI - L'augurio è che ora lo stesso Castiglioni, Chiapparo e Oioli trovino al più presto i rimedi per ripartire, anche per il rispetto dovuto a una città e a una tifoseria che ha realizzato il record di abbonamenti quest'estate. A loro tocca stabilire quali devono essere le priorità: si può partire dal pivot, oppure risolvere la grana Hodge o ancora scegliere un play puro e spostare Capin a fare la guardia tiratrice. Quello che va tenuto presente - ma in via Sanvito lo sanno già - è che non ci si può accontentare di mezze figure, anche perché Varese ha già tesserato 14 giocatori sui 18 possibili.

Lunedi 29 Ottobre 2007

Damiano Franzetti

...Insomma di panchina ne abbiamo anche troppa, ora procurate qualche titolare!!!

Giù il cappello al Franz, che nonostante sia anche un tifoso molto appassionato è riuscito da grande professionista a redigere un articolo estremamente moderato e diplomatico.

Non credo sia stato facile...

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Giù il cappello al Franz, che nonostante sia anche un tifoso molto appassionato è riuscito da grande professionista a redigere un articolo estremamente moderato e diplomatico.

Non credo sia stato facile...

x inviare due volte il post ... mi sa che come minimo ti sei fatto un litro di birra .... :angry:

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x inviare due volte il post ... mi sa che come minimo ti sei fatto un litro di birra .... :thumbdown[1]:

Ma no è che ho cliccato poi invece volevo la notifica allora ho schiacciato esc ho spuntato e ho ricliccato... e...

Sì, comunque era Lowenbrau come ben sai... :doh[1]:

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Dalle parole di CHiapparo questa settimana un paio di giocatori dovrevbbero lasciarci.........e ha detto che ne stanno cercando uno davvero buono......speriamo

Il problema non è quello che cercano ma quello che trovano .

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Dalle parole di CHiapparo questa settimana un paio di giocatori dovrevbbero lasciarci.........e ha detto che ne stanno cercando uno davvero buono......speriamo

buono per cosa? fare la malta con cui costruire i cessi degli ospiti? buono da mangiare? o capace a giocare a pallacanestro?

delle tre escluderei l'ultima visto i personaggi che dovrebbero scegliere... ricordo le lacrime di commozione (o forse premonitive visto che fa piangere) di colui che ha firmato Hodge

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Disamina corretta quella del Franz.

Più che giocatori nuovi, che comunque verranno presi, servirebbe un atteggiamento nuovo.

Il trio di allenatori non è stato in grado di trasmettere le consegne giuste ai propri giocatori: siamo senza attacco nè difesa.

Non ho gioito quando è stato firmato Hodge, dato che speravo in Leon Rodgers, ma, date le caratteristiche del giocatore, possibile che non riusciamo a farlo rendere al meglio? Howell con un play che gioca il pick and roll fa 20 punti, con noi non li ha mai fatti, perchè non l'abbiamo quasi mai messo in condizioni di giocare in situazioni dinamiche. Idem per Hodge. Ha un ottimo 1 vs 1 e buona visione di gioco: perchè non provarlo da play, fargli giocare pick and roll, liberargli un quarto di campo. E' inutile arrabbiarsi perchè a 7 metri dal canestro, con 5 metri di spazio non tira: lui lì non è pericoloso e lo sa.

Scelta sbagliata, probabilmente, ma anche cronica incapacità di far rendere giocatori con caratteristiche diverse. Hodge non è scarso, non può esserlo visto il suo pedegree, è che fa fatica ad adattarsi al nostro gioco e noi non siamo assolutamente in grado di integrarlo in un certo contesto.

Perchè non provare Hodge play e Capin guardia; il primo a giocare pick and roll o pick and pop centrali ed arrivare al ferro se possibile o riaprire per i tiratori o nuovi penetratori, il secondo a sfruttare i blocchi per i tiri o le penetrazioni e procacciandosi i liberi.

Farei questa prova: se anche come play non ha successo, Hodge potrà essere considerato un errore ed essere tagliato.

Un pivot va preso ad ogni costo e prenderei anche un play, facendo comunque giocare Capin che, secondo me è un buon giocatore, da guardia.

Quindi play serio con Passera (unica scommessa vinta finora) suo cambio, Capin, Boscagin (speriamo che si riprenda), Beck, Brau Brau e Marusic come esterni, Galanda, Melvin (secondo me è buono, deve risolvere i suoi problemi di testa e giocare non insieme ma in alternativa a Gek) e De Pol, pivot buono buono (15 e 10, please), Fernandez.

Hafnar vada a portare il suo caratteraccio altrove, Pietras per ora inutile in Legadue, così come Mladjan.

Alla guida un allenatore che si sappia imporre ed abbia delle idee in testa: difesa con aiuti ed attacco con giochi veri.

Per ora solo Napoli e Scafati al nostro livello, il resto è meglio: se non cambiamo registro, siamo da retrocessione, anche perchè Treviso, Bologna e Milano prima o poi si rialzeranno.

Forza ragazzi!

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Giù il cappello al Franz, che nonostante sia anche un tifoso molto appassionato è riuscito da grande professionista a redigere un articolo estremamente moderato e diplomatico.

Non credo sia stato facile...

L'unica genuflessione è su quel riconoscere le "colpe" di Magnano prima di commentare la stronzata detta da Castiglioni Jr.

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Perchè non provare Hodge play e Capin guardia; il primo a giocare pick and roll o pick and pop centrali ed arrivare al ferro se possibile o riaprire per i tiratori o nuovi penetratori, il secondo a sfruttare i blocchi per i tiri o le penetrazioni e procacciandosi i liberi.

Hodge non è un play. Soffre la pressione (e ha scoperto che non può chiamare timeout) e lo vedo in difficoltà a difendere su play veloci. Inoltre, conoscendo il suo tiro, se parte palla in mano basta aspettarlo a tre metri dal canestro. Lasciarlo tirare prima è (purtroppo) poco rischioso.

Un pivot va preso ad ogni costo e prenderei anche un play, facendo comunque giocare Capin che, secondo me è un buon giocatore, da guardia.

Capin come guardia può andar bene contro squadre che hanno delle guarde fisicamente al suo livello. Altrimenti si rischia che gli schiaccino in testa ad ogni azione.

Quanto alle spese, due giocatori sicuramente buoni non credo siano alla nostra portata e, comunque, per trovargli posto tocca segare due giocatori e, perlomeno in un caso (a meno di non segare Beck oltre a Hodge), pagare comunque un lauto stipendio (Hafnar) o una transazione per uscire da un biennale (Melvin).

A questo punto sarebbe più utile concentrare le risorse su un solo innesto, a patto che sia davvero buono.

Comunque, a meno che Kobe Bryant non si innamori del panorama che si vede dalla Schiranna e venga a giocare qui quasi gratis, nessun innesto è in grado di dare da solo un gioco alla squadra.

Appellarsi alle assenze ha, secondo me, poco senso. Basti vedere cosa ha combinato Capo D'Orlando (sulla carta più scarsa di noi) senza poter contare sul Poz che era il fulcro della loro campagna acquisti e quindi della nuova squadra.

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... Howell con un play che gioca il pick and roll fa 20 punti, con noi non li ha mai fatti, perchè non l'abbiamo quasi mai messo in condizioni di giocare in situazioni dinamiche.

howell non ha semplicemente bisogno di giocare in movimento, howell ha bisogno di un play che gli piazzi la palla a 50 cm dal canestro, possibilmente senza avversari di mezzo. per sua fortuna, quest'anno gioca con uno dei pochissimi play in grado di farlo.

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howell non ha semplicemente bisogno di giocare in movimento, howell ha bisogno di un play che gli piazzi la palla a 50 cm dal canestro, possibilmente senza avversari di mezzo. per sua fortuna, quest'anno gioca con uno dei pochissimi play in grado di farlo.

perché? FARABELLO è a capo d'orlando!?

:rolleyes:

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