Virgus Posted November 30, 2007 Posted November 30, 2007 Per comprare qualcosa , bisogna che qualcosa sia in vendita .
bevila Posted November 30, 2007 Posted November 30, 2007 non c'è nessuno che la piglia! Dunque, quando la presero loro era gratis e senza un debito. Se fosse oggi, e dico se, nelle stesse condizioni, ritieni non ci sarebbe nessuno interessato? O anche tu, come Zkzk, preferisci lamentarti (scusa, criticare, ma dove è la differenza se l'argomento è lo stesso?), ma non accettare nessun rischio per cambiare?.
Ponchiaz Posted November 30, 2007 Posted November 30, 2007 Diciamo che è un po' dura ciriticare i Castiglioni per la pessima gestione della squadra per dire allo stesso tempo che non vogliamo che se ne vadano. Se si pensa che i Castiglioni debbano rimanere in eterno, allora beviamo l'amaro calice fino in fondo ed ammettiamo che la zuppona che ci viene servita è quello che ci tocca e facciamocela piacere. Ad oggi penso che i Castiglioni siano (molto) interessati a persone che mettano dei soldi in mano loro e (poco) interessati ad accogliere facce nuove nella stanza dei bottoni. Con queste premesse non mi sembra impensabile che gli imprenditori, che tipicamente amano perlomeno dire la propria quando si parla dei loro soldi, stiano alla larga o addirittura vadano a sponsorizzare altrove (vedi Salviato).
Guest Stewe Posted November 30, 2007 Posted November 30, 2007 Diciamo che è un po' dura ciriticare i Castiglioni per la pessima gestione della squadra per dire allo stesso tempo che non vogliamo che se ne vadano. Se si pensa che i Castiglioni debbano rimanere in eterno, allora beviamo l'amaro calice fino in fondo ed ammettiamo che la zuppona che ci viene servita è quello che ci tocca e facciamocela piacere. Ad oggi penso che i Castiglioni siano (molto) interessati a persone che mettano dei soldi in mano loro e (poco) interessati ad accogliere facce nuove nella stanza dei bottoni. Con queste premesse non mi sembra impensabile che gli imprenditori, che tipicamente amano perlomeno dire la propria quando si parla dei loro soldi, stiano alla larga o addirittura vadano a sponsorizzare altrove (vedi Salviato). vero, però sta di fatto che l'allenatore l'ha piazzato lì cimberione. non si sa con l'appoggio di chi (visto i danni e l'insurrezione interna che ha provocato questa mossa...) insomma... mi sembra che al momento i rapporti di forza interni siano in evoluzione.
corny Posted November 30, 2007 Posted November 30, 2007 Dunque, quando la presero loro era gratis e senza un debito. Se fosse oggi, e dico se, nelle stesse condizioni, ritieni non ci sarebbe nessuno interessato? O anche tu, come Zkzk, preferisci lamentarti (scusa, criticare, ma dove è la differenza se l'argomento è lo stesso?), ma non accettare nessun rischio per cambiare?. Argomento molto delicato questo. Io vivendo a Bergamo ho già assistito alla sparizione di 2 società gloriose come l'ALPE dopo la retrocessione dalla A1 alla A2 e il Celana dopo la retrocessione dalla A2 alla B1, e i discorsi sono sempre stati << vuoi che in una provincia ricca come Bergamo non ci sia nessun imprenditore che voglia rilevare la società? >>. No non si è mai fatto avanti nessuno, nemmeno quel pirla di Radici che adesso và a sponsorizzare Vigevano e non Treviglio in B1. E a Bergamo di imprenditori con la grana ce ne sono molti ...... però probabilmente se non hanno la passione per il basket è come se non ci fossero. E' vero che se non si rischia non si rosica, però attenzione il rischio di sparizione dal basket che conta è innegabilmente concreto.
ROOSTERS99 Posted November 30, 2007 Posted November 30, 2007 (edited) Io ho da sempre molta stima e fiducia nel vecchio capitano d' industria che è GF Castiglioni. Non so quale motivazione o interessi o passioni lo spingano a tenersi ancora la Pall. Varese, ma certamente ha commeso il gravissimo errore di "affidarla" in mani del tutto inaffidibili, quelle di suo figlio in primis. Fino alla sciagurata gestione di questo 2007 ho sempre preferito stare dalla parte della prorpietà, di chi ci mette i soldi, ma quanto successo negli ultimi 6 mesi mi risulta davvero insopportabile ! Tanti e tanto gravi errori, comportamenti arroganti ai quali hanno fatto seguito disfatte totali, non possono nè passare inosservati, nè essere spacciati per disfattismo. Mai, in 30 anni, mi ero trovato al mese di ottobre con una Varese tanto scalcinata e con la chiara sensazione che difficilmente si sarebbe evitata la retrocessione. Se dire questo vuol dire essere disfattista, allora lo sono. Detto ciò, la mia passione e il mio tifo per Varese non sono mai venuti a mancare (molti me ne sono testimoni....) ma la sfascio è più grande dei disfattisti, poche balle........... Edited November 30, 2007 by ROOSTERS99
bevila Posted November 30, 2007 Posted November 30, 2007 Argomento molto delicato questo. Io vivendo a Bergamo ho già assistito alla sparizione di 2 società gloriose come l'ALPE dopo la retrocessione dalla A1 alla A2 e il Celana dopo la retrocessione dalla A2 alla B1, e i discorsi sono sempre stati << vuoi che in una provincia ricca come Bergamo non ci sia nessun imprenditore che voglia rilevare la società? >>. No non si è mai fatto avanti nessuno, nemmeno quel pirla di Radici che adesso và a sponsorizzare Vigevano e non Treviglio in B1. E a Bergamo di imprenditori con la grana ce ne sono molti ...... però probabilmente se non hanno la passione per il basket è come se non ci fossero. E' vero che se non si rischia non si rosica, però attenzione il rischio di sparizione dal basket che conta è innegabilmente concreto. Forse il bandolo della matassa è proprio nel voler cercare a tutti i costi una soluzione sul territorio. A me se la pallacanestro Varese se la prende un varesotto, un bergamasco, un bresciano, un emiliano, un piemontese, un israeliano o un cinese importa poco. L'importante è che la società sia gestita correttamente e che torni ad essere qualcosa di cui io possa andare fiero. Oggi non lo è, anche se tutte le domeniche sono al palazzetto a litigare con gli arbitri.
ROOSTERS99 Posted November 30, 2007 Posted November 30, 2007 Forse il bandolo della matassa è proprio nel voler cercare a tutti i costi una soluzione sul territorio. A me se la pallacanestro Varese se la prende un varesotto, un bergamasco, un bresciano, un emiliano, un piemontese, un israeliano o un cinese importa poco. L'importante è che la società sia gestita correttamente e che torni ad essere qualcosa di cui io possa andare fiero. Oggi non lo è, anche se tutte le domeniche sono al palazzetto a litigare con gli arbitri. ...
bevila Posted November 30, 2007 Posted November 30, 2007 (edited) Io ho da sempre molta stima e fiducia nel vecchio capitano d' industria che è GF Castiglioni. Non so quale motivazione o interessi o passioni lo spingano a tenersi ancora la Pall. Varese, ma certamente ha commeso il gravissimo errore di "affidarla" in mani del tutto inaffidibili, quelle di suo figlio in primis. Fino alla sciagurata gestione di questo 2007 ho sempre preferito stare dalla parte della prorpietà, di chi ci mette i soldi, ma quanto successo negli ultimi 6 mesi mi risulta davvero insopportabile ! Tanti e tanto gravi errori, comportamenti arroganti ai quali hanno fatto seguito disfatte totali, non possono nè passare inosservati, nè essere spacciati per disfattismo. Mai, in 30 anni, mi ero trovato al mese di ottobre con una Varese tanto scalcinata e con la chiara sensazione che difficilmente si sarebbe evitata la retrocessione. Se dire questo vuol dire essere disfattista, allora lo sono. Detto ciò, la mia passione e il mio tifo per Varese non sono mai venuti a mancare (molti me ne sono testimoni....) ma la sfascio è più grande dei disfattisti, poche balle........... Beh, mai si è distinta per organizzazione e competenza, però. Dapprima fu affidato tutto al Rusconi che sicuramente è stato il più competente, ma caratterialmente troppo dispotico venne (purtroppo col senno di poi, ne faccio ammenda anch'io) giubilato. Poi il povero Fermi, ottima persona, ma competenze cestistiche da temperatura polare. Poi Ghiacci che, quando vide come andavano le cose, scappò a gambe levate. Ora Chiapparo........ Il tutto con spruzzi di Oioli qua e là. Come sempre i problemi hanno radici ben profonde e derivano da anni di gestione a dir poco approssimativa. Edited November 30, 2007 by bevila
Ale Div. Posted November 30, 2007 Posted November 30, 2007 Questo, quello di credere che non ci siano alternative, è la nostra palla al piede più pesante. Più che altro è il ricatto morale che permette loro di essere esenti da qualsiasi tipo di critica. I nobili decaduti alla corte di Luigi XVI. Il rischio di finire alla ghigliottina però è altissimo. I Castiglioni hanno sempre evitato qualsiasi critica lasciando andare al macello il capro espiatorio di turno e sfoderando il famigerato "dopo di noi, il nulla". La stagione in corso dimostra che qualche pedata nel culo, ogni tanto, dovrebbe essere rifilata anche a loro... Diciamo che è un po' dura ciriticare i Castiglioni per la pessima gestione della squadra per dire allo stesso tempo che non vogliamo che se ne vadano. Se si pensa che i Castiglioni debbano rimanere in eterno, allora beviamo l'amaro calice fino in fondo ed ammettiamo che la zuppona che ci viene servita è quello che ci tocca e facciamocela piacere. Ad oggi penso che i Castiglioni siano (molto) interessati a persone che mettano dei soldi in mano loro e (poco) interessati ad accogliere facce nuove nella stanza dei bottoni. Con queste premesse non mi sembra impensabile che gli imprenditori, che tipicamente amano perlomeno dire la propria quando si parla dei loro soldi, stiano alla larga o addirittura vadano a sponsorizzare altrove (vedi Salviato). Parole sante............... Argomento molto delicato questo. Io vivendo a Bergamo ho già assistito alla sparizione di 2 società gloriose come l'ALPE dopo la retrocessione dalla A1 alla A2 e il Celana dopo la retrocessione dalla A2 alla B1, e i discorsi sono sempre stati << vuoi che in una provincia ricca come Bergamo non ci sia nessun imprenditore che voglia rilevare la società? >>. No non si è mai fatto avanti nessuno, nemmeno quel pirla di Radici che adesso và a sponsorizzare Vigevano e non Treviglio in B1. E a Bergamo di imprenditori con la grana ce ne sono molti ...... però probabilmente se non hanno la passione per il basket è come se non ci fossero. E' vero che se non si rischia non si rosica, però attenzione il rischio di sparizione dal basket che conta è innegabilmente concreto. Però bisogna dire che a Bergamo la passione per il basket è nulla, in confronto a Varese... Avete l'Atalanta che attira maggiormente gli eurini degli imprenditori locali. No non si è mai fatto avanti nessuno, nemmeno quel pirla di Radici che adesso và a sponsorizzare Vigevano e non Treviglio in B1. Radici?? Gruppo Radici?? E sti cazzi........................... Spostasse il baricentro dei suoi interessi cestistici un po' più a ovest....
ROOSTERS99 Posted November 30, 2007 Posted November 30, 2007 Beh, mai si è distinta per organizzazione e competenza, però. Dapprima fu affidato tutto al Rusconi che sicuramente è stato il più competente, ma caratterialmente troppo dispotico venne (purtroppo col senno di poi, ne faccio ammenda anch'io) giubilato. Poi il povero Fermi, ottima persona, ma competenze cestistiche da temperatura polare. Poi Ghiacci che, quando vide come andavano le cose, scappò a gambe levate. Ora Chiapparo........ Il tutto con spruzzi di Oioli qua e là. Come sempre i problemi hanno radici ben profonde e derivano da anni di gestione a dir poco approssimativa. E qui dimostri quanta pazienza io, te e tantissimi altri tifosi abbiamo avuto in questi anni......... Il vaso è traboccato.
ZkZk Posted November 30, 2007 Author Posted November 30, 2007 Forse il bandolo della matassa è proprio nel voler cercare a tutti i costi una soluzione sul territorio. A me se la pallacanestro Varese se la prende un varesotto, un bergamasco, un bresciano, un emiliano, un piemontese, un israeliano o un cinese importa poco. L'importante è che la società sia gestita correttamente e che torni ad essere qualcosa di cui io possa andare fiero. Oggi non lo è, anche se tutte le domeniche sono al palazzetto a litigare con gli arbitri. Ma il rischio è quello di fare la fine di Trieste: dopo che l'ha presa Stefanel inizialmente salvandola (e portandola in alto), che fine ha fatto? Stefanel ha preso armi e bagagli e l'ha trasferita in blocco a Milano. E sappiamo tutti adesso dov'è finita la squadra della città. E quante società/squadre ha fatto fuori Corbelli prima di finire a Milano? Brescia che fine ha fatto? L'Aurora Desio che fine ha fatto? La stessa Roma è sopravvisuta solo acquistando i diritti di Forlì (se non ricordo male) Mi attacco qui per precisare il mio pensiero sulla differenza fra critica e lamentela: io soffro per i risultati della squadra, come tutti stigmatizzo quelli che sono a parere mio le lacune ma continuo ad incitarla, perkè sono convinto che questa squadra ce la possa fare, che non sia poi così scarsa come da più parti si sente. I processi li voglio lasciare alla fine, a risultati della gestione acquisiti. E con 46 punti ancora a disposizione mi rifiuto di pensare alla retrocessione. Chiaro che ci sono cose che non vanno, ma sputare contro la proprietà insultando a destra e a manca IMHO lo trovo esercizio inutile e controproducente, così come negativizzare a prescindere qualsiasi correttivo si voglia prendere. Criticare è dire che Crispin non serve a questa squadra, lamentarsi è dire "Ma guarda ki cz stanno prendendo 'sti deficenti". Magari dando retta a voci incontrollate. Spero di essere stato chiaro. Bye, Mau PS Roberto, io sono contento. Contento tu...
Ponchiaz Posted November 30, 2007 Posted November 30, 2007 vero, però sta di fatto che l'allenatore l'ha piazzato lì cimberione. non si sa con l'appoggio di chi (visto i danni e l'insurrezione interna che ha provocato questa mossa...) insomma... mi sembra che al momento i rapporti di forza interni siano in evoluzione. Questo è un segnale importante. Viviamo nel mondo del perfettibile e come ho scritto più volte credo che l'arrivo di Bianchini sia stato fatto calpestando il Cecco senza un vero perchè. Allo stesso tempo credo che attirare finanziatori obblighi ad allargare il cerchio dei decisori. Per altro, vista la qualità delle decisioni Casty, penso che sia difficile fare peggio contaminandole.
Ale Div. Posted November 30, 2007 Posted November 30, 2007 Ma il rischio è quello di fare la fine di Trieste O come m-milano........?
Guest Stewe Posted November 30, 2007 Posted November 30, 2007 (edited) E qui dimostri quanta pazienza io, te e tantissimi altri tifosi abbiamo avuto in questi anni......... Il vaso è traboccato. i castiglioni hanno avuto sempre la capacità di far sentire in colpa il pubblico di varese lo hanno addomesticato. una tecnica alla beppe grillo. che prima dice alle persone che sono delle merde per aver votato x o y (loro glielo fanno intuire, dando degli ingrati a chi li critica), e poi li perdonano. chi ha quella capacità di far sentire il pubblico colpevole avrà sempre seguaci. Edited November 30, 2007 by Stewe
spiff Posted November 30, 2007 Posted November 30, 2007 Criticare è dire che Crispin non serve a questa squadra, lamentarsi è dire "Ma guarda ki cz stanno prendendo 'sti deficenti". E' reato pensarle tutte e due?
tatanka Posted November 30, 2007 Posted November 30, 2007 (edited) che prima dice alle persone che sono delle merde per aver votato x o y (loro glielo fanno intuire, dando degli ingrati a chi li critica), e poi li perdonano Troppi pronomi. Loro chi? x e y o le persone che si sentono dare delle merde? Li perdonano? Chi perdona chi? PF riscrivila in forma telegrafica. Esempio: Grillo da della merda persone. stop Persone fanno intuire aver votato x a Grillo. stop X perdona merde. stop Edited November 30, 2007 by tatanka
bevila Posted November 30, 2007 Posted November 30, 2007 Siamo diventati un forum di maestrini. Sì, ma maestrini elementari!
Ponchiaz Posted November 30, 2007 Posted November 30, 2007 i castiglioni hanno avuto sempre la capacità di far sentire in colpa il pubblico di varese lo hanno addomesticato. ... chi ha quella capacità di far sentire il pubblico colpevole avrà sempre seguaci. Aggiungerei "lo hanno addomesticato A PARTIRE DALLA CURVA NORD" In ogni caso ritengo questo sopra il tuo migliore post di sempre.
alberto Posted November 30, 2007 Posted November 30, 2007 Aggiungerei "lo hanno addomesticato A PARTIRE DALLA CURVA NORD" con metodo pavloviano?
corny Posted November 30, 2007 Posted November 30, 2007 Radici?? Gruppo Radici?? E sti cazzi........................... Spostasse il baricentro dei suoi interessi cestistici un po' più a ovest.... I Radici sono un pò come i Castiglioni, molto più danarosi, ma gente con cui nessuno vuole avere a che fare.... Sai quante volte sono stati sollecitati per salvare il basket a Bergamo? Se solo avessero un briciolo di passione baskettara, Bergamo in questo momento sarebbe ai vertici del basket nazionale. Ma non è questo il punto, per rispondere anche a Bevila, penso che chi acquisti una società sportiva debba esserne per prima cosa un tifoso e radicato sul posto. Se per esempio un imprenditore fiorentino acquista la Pallacanestro Varese dopo un paio di anni pensa subito che se la trasferisce a Firenze il bacino di utenza sarà sicuramente più elevato.....e non deve spostarsi tutte le domeniche per vedersi le partite della sua squadra.......
ZkZk Posted November 30, 2007 Author Posted November 30, 2007 Beh, mai si è distinta per organizzazione e competenza, però. Dapprima fu affidato tutto al Rusconi che sicuramente è stato il più competente, ma caratterialmente troppo dispotico venne (purtroppo col senno di poi, ne faccio ammenda anch'io) giubilato. Poi il povero Fermi, ottima persona, ma competenze cestistiche da temperatura polare. Poi Ghiacci che, quando vide come andavano le cose, scappò a gambe levate. Ora Chiapparo........ Il tutto con spruzzi di Oioli qua e là. Come sempre i problemi hanno radici ben profonde e derivano da anni di gestione a dir poco approssimativa. Quoto. Ma non che Rusconi venne giubilato: a quanto ne so io ha rifiutato qualsiasi incarico in società: attendo conferme o smentite. Da più parti rimpiangono l'esempio di organizzazione che la tanto vituperata gestione Bulgheroni aveva lasciato. La stessa Sig.ra Anna, segretaria dai tempi della Ignis fino ai Roosters, ha rifiutato di avere a che fare con questa proprietà. Quest'anno è stata pure richiamata da Chiapparo, ma ha detto no. E me lo ha detto lei, non sono voci. Detto questo io sono il primo ad auspicare un coinvolgimento più massiccio delle varie realtà imprenditoriali della provincia; ma sono mooolto scettico ciò possa avvenire brevi tempore. Bye, Mau
MarkBuford Posted November 30, 2007 Posted November 30, 2007 Forse il bandolo della matassa è proprio nel voler cercare a tutti i costi una soluzione sul territorio. A me se la pallacanestro Varese se la prende un varesotto, un bergamasco, un bresciano, un emiliano, un piemontese, un israeliano o un cinese importa poco. L'importante è che la società sia gestita correttamente e che torni ad essere qualcosa di cui io possa andare fiero. Oggi non lo è, anche se tutte le domeniche sono al palazzetto a litigare con gli arbitri. Oggi il basket in italia non è un investimento che garantisca ritorni economici o di immagine. In passato il basket, la pallavolo e altri sport "minori" hanno attirato imprenditori e aziende in cerca di un'immagine più pulita di quella offerta dal calcio, complici anche i successi delle nazionali e personaggi "vendibili" come Lucchetta e il Poz. Molti di quei mega-investimenti si sono risolti con fallimenti e la sparizione delle relative squadre. Pensiamo al "deserto" lasciato da berlusconi a milano dopo aver deciso di dare il "marchio" Milan a pallavolo, rugby e hockey oppure al basket romano dei tempi di gardini. Varese, pur con i sui tanti abbonati e appassionati non garantisce un ritorno tale da giustificare un investimento "interessato" e per capire quanto conta il basket italiano a livello di immagine basta pensare a come la RAI ha trasmesso gli ultimi europei. Basket, pallavolo etc. possono sopravvivere in grandi città dove l'investimento può avere un ritorno di immagine o "politico" (con interessi annessi e connessi) oppure dove alla passione per il gioco si associa un sostegno dell'imprenditoria locale (Cantù, Pesaro, Varese, Treviso). Credo che nel territorio Varesino non ci siano al momento imprenditori in grado di subentrare alla famiglia castiglioni. Forse una società gestita bene dal punto di vista economico e dei risultati (e qui forse dobbiamo imparare da Biella e Cantù) potrebbe attrarre un gruppo di "investitori" (anche se di investimento non si tratta) legati al territorio e allo sport. L'altro grosso rischio è rappresentato da un intervento interessato di qualche parte politica, disposta a vestire i panni del salvatore della patria e lasciando poi tutto al suo destino alla prima scadenza elettorale...
Ale Div. Posted November 30, 2007 Posted November 30, 2007 Oggi il basket in italia non è un investimento che garantisca ritorni economici o di immagine. In passato il basket, la pallavolo e altri sport "minori" hanno attirato imprenditori e aziende in cerca di un'immagine più pulita di quella offerta dal calcio, complici anche i successi delle nazionali e personaggi "vendibili" come Lucchetta e il Poz. Molti di quei mega-investimenti si sono risolti con fallimenti e la sparizione delle relative squadre. Pensiamo al "deserto" lasciato da berlusconi a milano dopo aver deciso di dare il "marchio" Milan a pallavolo, rugby e hockey oppure al basket romano dei tempi di gardini. Varese, pur con i sui tanti abbonati e appassionati non garantisce un ritorno tale da giustificare un investimento "interessato" e per capire quanto conta il basket italiano a livello di immagine basta pensare a come la RAI ha trasmesso gli ultimi europei. Basket, pallavolo etc. possono sopravvivere in grandi città dove l'investimento può avere un ritorno di immagine o "politico" (con interessi annessi e connessi) oppure dove alla passione per il gioco si associa un sostegno dell'imprenditoria locale (Cantù, Pesaro, Varese, Treviso). Credo che nel territorio Varesino non ci siano al momento imprenditori in grado di subentrare alla famiglia castiglioni. Forse una società gestita bene dal punto di vista economico e dei risultati (e qui forse dobbiamo imparare da Biella e Cantù) potrebbe attrarre un gruppo di "investitori" (anche se di investimento non si tratta) legati al territorio e allo sport. L'altro grosso rischio è rappresentato da un intervento interessato di qualche parte politica, disposta a vestire i panni del salvatore della patria e lasciando poi tutto al suo destino alla prima scadenza elettorale... Distinguiamo i due livelli. Il basket in Italia, così come è organizzato ora, è destinato a morire. Senza tanti giri di parole. Pensiamo solo alla rivoluzione che c'è stata negli ultimi 10 anni. Varese è destinata prima o poi a sparire, come tutte le realtà di provincia. Perchè il basket non da nessun ritorno economico diretto, solo indiretto. Ricordi Amadio? Da qui a dire che "Dopo i Castiglioni", nessuno, mi sembra un tantino esagerato. Forse entrerebbe una proprietà meno danarosa. Ma visti i risultati di questi 7 anni, chi noterebbe la differenza? Ai Castiglioni sarebbe bastata (basterebbe?) solo un po' di umiltà, organizzazione e un po' di pressione critica da parte di stampa e tifosi per avere Varese tra le prime 4/5 squadre in Italia costantemente. Ma sono stati bravi con il loro ricatto. Non rompeteci i maroni, perchè se ci stufiamo noi, voi non avrete più una squadra da tifare... Ma v......adaviaiciapp...............
ZkZk Posted November 30, 2007 Author Posted November 30, 2007 i castiglioni hanno avuto sempre la capacità di far sentire in colpa il pubblico di varese lo hanno addomesticato. una tecnica alla beppe grillo. che prima dice alle persone che sono delle merde per aver votato x o y (loro glielo fanno intuire, dando degli ingrati a chi li critica), e poi li perdonano. chi ha quella capacità di far sentire il pubblico colpevole avrà sempre seguaci. Io ho notato una curva (entità astratta), fin dai tempi della cacciata di Matthews in aperta contestazione con i Bulgheroni con tanto di vaffa; la stessa entità astratta la quale ora si sente in diritto di perdonare qualsiasi nefandezza.... Non so dire se per senso di colpa, o più semplicemente per orgoglio dopo avere notato che la brace in cui sono non è meglio della padella in cui erano. Ma che non ammetteranno mai. Di una cosa però dò loro atto: fatto salvo il sacrosanto diritto di critica, sono gli unici che habnno un atteggiamento positivo il quale se non altro può evitare che la situazione peggiori a livello di ambiente. Poi il discorso del giocattolino e del ricatto morale è qualcosa di già sentito fin dai tempi di Borghi (Guido, prima ero troppo piccolo). E' chiaro che chi ha un'azienda è responsabile in prima persona dei successi tanto quanto dei fallimenti; se un imprenditore mette su uno spettacolo tatrale del cavolo, nessuno lo va a vedere e lui alla lunga fallisce. Ma alla fine il pensiero della gente è "affari suoi". Traslando il tutto alla Pallacanestro Varese Spa (Società commerciale) ed epurandola da implicazioni affettive, non vedo perchè non possa essere considerata alla stessa stregua. Oh, chiaro che io sono il primo a soffrire... ma prima di affidare il tutto nelle mani del primo Amadio (o Madrigali, o Martinelli) che si presenta qua, mi tengo ben stretto chi la grana al momento ce la mette. Pur con tutti i suoi limiti. Bye, Mau
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