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MILANO, 18 gennaio 2008 - Cedibile. La parola che nessun giocatore vuol sentire associata al suo nome. Andrea Bargnani, da ieri, lo è. Non capita tutti i giorni che una prima scelta assoluta, al secondo anno da pro’, venga messa in discussione a tal punto da non escludere un eventuale scambio di mercato che la porti altrove. Nel passato recente è capitato solo a Pervis Ellison, chiamato per primo nel draft 1989 da Sacramento, scambiato con Washington la successiva estate dopo aver giocato solo 34 gare per infortunio.

ANNUNCIO - L’annuncio lo ha dato il gm Bryan Colangelo a una radio di Toronto: "Andrea ha avuto un’ottimo inizio di stagione — ha spiegato l’ex boss dei Phoenix Suns — Sembrava pronto per prendere in mano la squadra, come aveva fatto negli ultimi playoff. Poi si è fatto male e il rendimento è crollato. Ma non buttiamo via il bambino con l’acqua sporca. Non voglio cercare scuse, sono molto deluso da come sta giocando ultimamente e Andrea lo sa benissimo. Il futuro? Non è incedibile, nessuno lo è. Se dovesse capitarci una ghiotta opportunità, non ce la lasceremo scappare, ma dovrebbe essere qualcosa di veramente grosso". Parole pesanti, ma che vanno valutate. Non è una bocciatura definitiva, solo una presa di posizione per far capire soprattutto al Mago che così non va.

FUTURO - "Su Andrea contiamo moltissimo per il futuro. Non penso che il suo sia un problema che va oltre le normali difficoltà di un giocatore al secondo anno — ha proseguito Colangelo —. Deve crescere e adattarsi alle necessità della squadra. Forse è arrivato stanco dopo l’estate passata con la Nazionale italiana e quando le cose hanno iniziato ad andar male ha perso fiducia. Ma non cerco di scusarlo, è chiaramente regredito: deve prendere più rimbalzi, non farsi trovare sempre inchiodato al suolo. Penso che a questo punto sia diventato soprattutto un problema mentale più che tecnico. Così come la difesa: entra, commette due falli in un amen, ed è costretto subito a tornare a sedersi. Ma sono certo che le cose andranno apposto, anche se per farglielo capire magari a volte dovremo usare le maniere forti". I numeri (che leggete parte) non sono dalla parte di Andrea, così come l’atteggiamento. Eppure siamo certi che è lui il primo a soffrire per questa stagione da gambero, un passo avanti e due indietro. Non l’aiuta certo il fatto di non avere stabilità nel ruolo più importante, quello di playmaker. L’infortunio di TJ Ford, ancora lontano dal rientro, ha forzato l’utilizzo in quintetto di Josè Calderon, come regista decisamente superiore all’ex texano, ma che però lascia un buco in quello che era il suo ruolo originale, quello di play di riserva. "Non avere 48’ di buona regia pesa moltissimo — ha poi concluso Colangelo — E non dimentichiamo l’assenza di Garbajosa".

CRESCITA - Intanto i Raptors, nonostante i problemi di Bargnani, non stanno affatto andando male. Dopo la vittoria di mercoledì notte contro Sacramento (dove ha fatto il debutto stagionale Mike Bibby), firmata Chris Bosh e Carlos Delfino (26 punti, 7 rimbalzi, 6 assist e 4 recuperi), con il Mago fermo a 7 punti e 5 rimbalzi in 26’ (3/13 al tiro) hanno un bilancio di 21 vinte e 18 perse, migliore rispetto al 18-21 della scorsa stagione.

Posted (edited)

Talento da vendere, mezzi atletici e tecnici notevoli...ma per giocare ad un certo livello conta anche il furore agonistico e il Mago sta a 0.

Pure Colangelo usa il paragone del bambinello con l'acqua sporca...ma è andato a scuola dal vate?

Edited by cagno
Posted

Dajeeeeee

da buon Mago è sparito veramente!!!

speriamo sbuchi fuori presto

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