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Basket batte calcio


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Nello zapping notturno di ieri sera ho intercettato Veltroni che, a Porta a Porta, ha dichiarato di essere stato travolto dalla passione per la pallacanestro, che ha ampiamente superato il suo interesse per il calcio.

Non so da quanto tempo su Rai Uno non veniva pronunciata la parola Basket!

Ecco un uomo al quale affidare il Paese! :rolleyes:

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Nello zapping notturno di ieri sera ho intercettato Veltroni che, a Porta a Porta, ha dichiarato di essere stato travolto dalla passione per la pallacanestro, che ha ampiamente superato il suo interesse per il calcio.

Non so da quanto tempo su Rai Uno non veniva pronunciata la parola Basket!

Ecco un uomo al quale affidare il Paese! ^_^

:D^_^

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Intanto a Cantù, da un articolo del Corsport...

In settimana Alessandro Corrado, presi­dente della Pallacanestro Cantù, avrà un incontro con imprenditori e rappresentanti delle istituzioni di Torino per discutere l’eventuale cessione del titolo sportivo del club brianzolo. Ovvero, rischia di scompari­re una delle più antiche, gloriose, famose, ti­tolate ed amate società italiane. La Cantù di Recalcati, Marzorati e Riva, con i suoi tre tricolori, le due Coppa dei Campioni, le quat­tro Korac e Coppe delle Coppe.

Non può e non deve accadere, perché se così fosse il basket italiano perderebbe par­te della sua anima, quella più genuina e pas­sionale.

Purtroppo, la possibilità di vedere il titolo sportivo dei brianzoli passare a Torino, con Genova pronta ad inserirsi nella trattativa, è molto alta. E la “colpa” non è certo della fa­miglia Corrado, che da nove anni è proprie­taria della Tisettanta. «Noi vorremmo cede­re il club a un imprenditore di Cantù, a tito­lo gratuito e senza un euro di debito. Però non si è presentato nessuno. Hanno tutti il braccio corto» , commenta in tono amaro Francesco Corrado, presidente prima di di­ventare il n.1 della Lega e cedere la carica al figlio, un autentico signore vecchio stam­po.

L’assurdo è che Cantù pochi mesi fa si era garantita una copertura finanziaria notevo­lissima per i prossimi 25 anni. Insieme con la Eleca, impresa specializzata nella costru­zione di palasport, era stato presentato infatti un progetto per la costruzione di un nuo­vo impianto da 6000 posti do­po aver abbattuto il «Palaba­bele », il palazzo iniziato nell’89-90 e mai portato a ter­mine.

«La Eleca ci avrebbe garantito 500.000 euro subito

- spiega Corrado -, 500.000 per la prossima stagione, 500.000 fino all’inaugurazio­ne e 500.000 per i prossimi 25 anni. Cosa è accaduto? La costruzione è stato affidata ad altri (la società Turra, che lavorerà su uno spazio di 8300 mq contro i 17.000 pre­visti dal progetto della Eleca, che avrebbero richiesto una modifica al piano regolatore; ndr). Il Comune non voleva che, assieme all’impianto, nascesse anche un centro commerciale, spazio destina­to in parte al terziario».

Corrado ed il figlio rischia­no dunque, loro malgrado, di venire ricordati come quelli che hanno cancellato un mito incancellabile. «Lo so, me ne rendo conto, ma non abbia­mo più i soldi per continuare, e non possiamo certo fallire. Mi auguro che qualcuno a Cantù si renda conto di cosa potrebbe accadere, e si fac­cia avanti».

Chi di sicuro dovrebbe mobilitarsi a favo­re di Cantù, con ogni modalità possibile, è l’intero mondo del basket. Dimenticare le piccolezze degli ultimi anni per salvare la “nostra” storia sarebbe un primo passo im­portante verso una nuova era della pallaca­nestro italiana.

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e neanche a scafati sono messi benissimo

sono ripresi ieri pomeriggio gli allenamenti per la Legea Scafati, "premiata" con una mezza giornata di riposo in più rispetto al consueto per la vittoria meritatamente intascata domenica sera contro la Siviglia Teramo. Un successo che ha infuso nuovo ottimismo in tutto l'ambiente, ridando speranze per una permanenza in massima serie. Oggi pomeriggio, in vista della trasferta a Rieti di domenica, la squadra di coach Calvani sarà ad Avellino per un'amichevole con l'Air. Intanto, mentre continua a nutrire speranze di salvezza, il club gialloblù pensa al futuro. Si attende la convocazione della conferenza stampa da parte del patron Longobardi preannunciata domenica sera, nel pre-gara con Teramo, in occasione della inaugurazione della nuova sala stampa del Palamangano. Un incontro con la stampa durante la quale, il patron della Legea comunicherà le sue scelte future nell'ambito della società. Un accenno l'avrebbe già dato, Nello Longobardi, nella stessa serata di domenica, nel dopo gara, durante il suo intervento in sala stampa. «Abbiamo vissuto una stagione difficile, sappiamo tutti ciò che è stato fatto e gli attacchi che la nostra società ha incassato. Dovrò fare delle scelte, per la mancanza di tempo, ma anche alla luce delle difficoltà nella gestione finanziaria che il club ha dovuto fronteggiare». Difficoltà determinate da più fattori, ad esempio dai mancati contributi, promessi e mai corrisposti dalla Regione Campania: «L'amministrazione comunale ed il sindaco Bottoni sono le uniche istituzioni che ci sono sempre state accanto» ha precisato lo stesso patron della Legea durante la cerimonia di inaugurazione della sala stampa. Per non parlare dei contributi di qualche sponsor, venuti meno nel corso della stagione. Il patron Longobardi avrebbe lasciato intendere, e non solo in quella circostanza, di voler, in pratica, restare in società, da socio, ma non da presidente. re.sa.

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Nello zapping notturno di ieri sera ho intercettato Veltroni che, a Porta a Porta, ha dichiarato di essere stato travolto dalla passione per la pallacanestro, che ha ampiamente superato il suo interesse per il calcio.

Non so da quanto tempo su Rai Uno non veniva pronunciata la parola Basket!

Ecco un uomo al quale affidare il Paese! :unsure:

Avrei preferito leggere questo:

Nello zapping notturno di ieri sera ho intercettato Veltroni che, a Porta a Porta, ha dichiarato di essere stato travolto da uno Scania.

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Qualcuno crede davvero che basterebbe un premier appassionato di basket per permettere al nostro amato sport di avere lo spazio che merita rispetto al calcio? Non scherziamo: il basket è uno sport, il calcio è business...

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