sertar Posted May 7, 2008 Share Posted May 7, 2008 Bob Morse non ha più un capello. Da giovane sfoggiava un caschetto biondo alla Caterina Caselli. Oggi, trent’anni più tardi, insegna italiano nell’Indiana. Manuel Raga era l’altro spietato esecutore di quell’Ignis di tanto tempo fa, delle dieci finali di Coppa dei Camponi consecutive. Messicano, lo chiamavamo l’ “ elicottero” perchè quando saliva su per il tiro in sospensione restava sospeso in aria mentre l’avversario, osservando la legge di gravità, tornava sulla terra. E così Manuelito poteva tirare (e segnare) praticamente indisturbato. Poi si perse, lo perdemmo. Lo abbiamo ritrovato sabato scorso a Madrid nella festa dei 50 anni della Coppa dei Campioni, con la stessa emozione confessata da Ettore Messina (uno che diciotto anni di vittorie ininterrotte dovrebbero avere corazzato di fronte ad ogni emozione) che incontrava per la prima volta di persona uno dei suoi più grandi miti adolescenziali. Manuel si è risposato con una ex pallavolista assai più giovane di lui. Anche lui non ha più capelli, ma tanta memoria. Lo vedemmo a Città del Messico contro l’Italia, nella sua partita d’addio alla nazionale messicana, in coppia con Guerrero, vecchio straniero di Rieti: « Quella volta che in campo cadde di tutto? » . Già, proprio quella: ottima memoria, Manuel, che oggi insegna basket in un paesino sulla costa del Pacifico. Con Morse, Ossola e Meneghin, una rimpatriata inattesa di quella che forse è stata la più forte squadra italiana di tutti i tempi (con Bisson, Zanatta e così via. Aza Nikolic allenatore). Dino si è sdoppiato, perchè a Madrid c’era anche Bob McAdoo, assistente a Miami nella Nba: che siparietto con Franco Casalini (che ad entrambi arriva alla vita...), ripetendo un vecchio rituale che ha riportato il grande Bob indietro di oltre vent’anni. Sotto gli occhi di Johnny Rogers, oggi a Valencia, e di Riva, i protagonisti della Milano dei primi anni novanta. Tra Sabonis sempre più immerso nella sua vita di miliardario residente a Malaga, Kukoc con una vaga aria da intellettuale con gli occhialetti e un po’ smarrito, Radja e Dalipagic, ma anche Djordjevic, Danilovic, Divac e naturalmente Bodiroga, i protagonisti di oggi: il piccolo Gallinari, il saggio Papaloukas, “ plastilina” Siskauskas, Langdon il “ killer dell’Alaska”, Terrel Mc Intyre. Cinquant’anni di storia e di leggende, cinquanta campioni che ne hanno scritto le pagine più belle. Se ci voltiamo a guardare gli ultimi venti anni, stentiamo a ricordare qualche nome. Ci sarà un motivo se Bob Morse, Manuel Raga, Bob McAdoo sono e resteranno indimenticabili. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mike Razor Posted May 7, 2008 Share Posted May 7, 2008 Sono andato a vedere sul sito dell'eurolega il link dedicato alla lista dei 50 personaggi più importanti della storia dell'eurolega ... A parte la lacrimuccia a leggere nomi che ho avuto il piacere di veder giocare ... alcuni l'onore di conoscere ... ed il dispiacere di non aver mai visto giocare (Korac ad esempio) ... per curiosità sono andato a vedere i nominati per tale onore ... A parte il fatto che non ce ne sia uno che non faccia venire la pelle d'oca ... guardate chi era uno dei nominati : Corny Thompson (1978-96) Teams: University of Connecticut (USA), Dallas Mavericks (USA), Detroit Spirits (USA), Varese (ITA), Joventut (ESP), Leon (ESP) Summary: If a shot defines a basketball player, then Corny Thompson hit the biggest highlight of his career when he buried the game-winning triple that brought Joventut the 1994 Euroleague title. Thompson was a charismatic big man with great post skills and deep range, who turned Joventut into a better team throughout the 1990s. Before that he dominated the Italian league with Varese, averaging almost 20 points and 10 rebounds for six seasons. Thompson also won back-to-back Spanish league titles in 1991 and 1992. But no one will forget that clutch shot. Mi ricorda qualcuno P.s. Per i maligni ... è stato inserito specialmente per un tiro decisivo e vincente che fece vincere l'allora Coppa dei Campioni al Badalona ... un attimo ... allora è solo un omonimo di quello che ha giocato a Varese e che fu definito da molti (fra i quali un noto giornalista cestistico locale pazzo di Pozzecco) un fortissimo perdente ... (dai .. se non c'è polemica questo 3d muore ) P.p.s. Ho anche letto un informazione che non sapevo e che mi ha intristito molto ... Kevin Magee è morto a 44 anni in un incidente in auto ... Link to comment Share on other sites More sharing options...
corny Posted May 8, 2008 Share Posted May 8, 2008 Ecco il mitico tiro da tre di Corny ... http://www.youtube.com/watch?v=iA7ZmzE5a_4&NR=1 Averne ancora di perdenti così ....... Link to comment Share on other sites More sharing options...
MarkBuford Posted May 8, 2008 Share Posted May 8, 2008 P.s. Per i maligni ... è stato inserito specialmente per un tiro decisivo e vincente che fece vincere l'allora Coppa dei Campioni al Badalona ... un attimo ... allora è solo un omonimo di quello che ha giocato a Varese e che fu definito da molti (fra i quali un noto giornalista cestistico locale pazzo di Pozzecco) un fortissimo perdente ... (dai .. se non c'è polemica questo 3d muore ) Non toccare Corny Thompson! Sarà anche stato un perdente, ma è il mio idolo assoluto da quando facevo le elementari. E darei un braccio per veder "perdere" Varese come "perdeva" la squadra di Thompson. Link to comment Share on other sites More sharing options...
corny Posted May 8, 2008 Share Posted May 8, 2008 Un'altro giocatore del passato, per me di un'altro pianeta, ma oggi totalmente dimenticato è stato lo sceriffo Chuck Jura, che come il grande brasiliano Oscar Smidth, ha sempre inspiegabilmente giocato in squadre di rincalzo. Link to comment Share on other sites More sharing options...
sertar Posted May 8, 2008 Author Share Posted May 8, 2008 Un'altro giocatore del passato, per me di un'altro pianeta, ma oggi totalmente dimenticato è stato lo sceriffo Chuck Jura, che come il grande brasiliano Oscar Smidth, ha sempre inspiegabilmente giocato in squadre di rincalzo. Vero però viaggiando spesso per lavoro, non c'è città baskettofila che non racconti mirabilie di un suo americano del passato...due settimane fa visto un dvd di tal Roscoe Pondexter da Gorizia che se giocasse oggi crollerebbero i palazzi per l'entusiasmo. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mike Razor Posted May 8, 2008 Share Posted May 8, 2008 Non toccare Corny Thompson!Sarà anche stato un perdente, ma è il mio idolo assoluto da quando facevo le elementari. E darei un braccio per veder "perdere" Varese come "perdeva" la squadra di Thompson. Break ... Mi hai frainteso ... La mia era una critica a chi, come Pigionatti, definiva e definisce tuttora Cornelius Allen Thompson un fortissimo perdente ... Corny non era un perdente, come tutta quella squadra ... Ma semplicemente ebbero la sfortuna di trovarsi di fronte una Milano a volte più forte e fortunata ... Sarebbe come definire Stockton o Malone dei perdenti perchè non batterono mai i Bulls di Jordan in finale ... Preferisco avere dei "perdenti" come Thompson e Pittman che avere dei "vincenti" come Fernandez (che non dimentichiamo ha vinto un oro olimpico) ... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silver Surfer Posted May 8, 2008 Share Posted May 8, 2008 Chuck Jura, Pontdexter...quanti ricordi...ma in altro post Vi ha già risposto Giesse: grandi giocatori, ma figli di un diverso sistema che favoriva anche la fidelizzazione forzata tramite i cartellini. Ottimi, notevoli giocatori. Link to comment Share on other sites More sharing options...
corny Posted May 8, 2008 Share Posted May 8, 2008 Vero però viaggiando spesso per lavoro, non c'è città baskettofila che non racconti mirabilie di un suo americano del passato...due settimane fa visto un dvd di tal Roscoe Pondexter da Gorizia che se giocasse oggi crollerebbero i palazzi per l'entusiasmo. Forse ho qualche annetto più di te, e ti posso assicurare che Chuk Jura era ritenuto, per certi versi, addirittura migliore di Bob Morse. Visto anche svariate volte dal vivo e garantisco che Jura faceva parte dell'elite del basket italiano, sicuramente il pivot migliore che io abbia mai visto, un tipo alla David Andersen del CSKA, ma immarcabile nelle vicinanze del canestro. Ti ricordo che in quegli anni (75-85) giocava anche la Varese dei record, ed in Italia il più bel basket europeo, Jugoslavia esclusa. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silver Surfer Posted May 8, 2008 Share Posted May 8, 2008 Diverso ruolo rispetto a Morse, ma giocatore notevole. Dopo qualche anno nella Milano-2 (Xerox...), andò in NBA e fu sottoposto da parte dei Brotha ad una sorta di trattamento-razzista-al-contrario x invidia e paura di perdere il posto... Link to comment Share on other sites More sharing options...
sertar Posted May 8, 2008 Author Share Posted May 8, 2008 Forse ho qualche annetto più di te, e ti posso assicurare che Chuk Jura era ritenuto, per certi versi, addirittura migliore di Bob Morse. Visto anche svariate volte dal vivo e garantisco che Jura faceva parte dell'elite del basket italiano, sicuramente il pivot migliore che io abbia mai visto, un tipo alla David Andersen del CSKA, ma immarcabile nelle vicinanze del canestro. Ti ricordo che in quegli anni (75-85) giocava anche la Varese dei record, ed in Italia il più bel basket europeo, Jugoslavia esclusa. No ma volevo solo sottolineare, fidelizzazione a parte, il livello dei giocatori americani di un tempo...oggi tanta unanimità nei giudizi è per pochi. Link to comment Share on other sites More sharing options...
tricky Posted May 8, 2008 Share Posted May 8, 2008 Un'altro giocatore del passato, per me di un'altro pianeta, ma oggi totalmente dimenticato è stato lo sceriffo Chuck Jura, che come il grande brasiliano Oscar Smidth, ha sempre inspiegabilmente giocato in squadre di rincalzo. Ho visto Oscar più volte dal vivo e mi ha sempre entusiasmato quella sua meccanica di tiro. Però in quel periodo devo dire che, sinceramente, io gli preferivo Dalpiagic come cecchino. Forse perché mi era più simpatico (anche se Oscar, FUORI DAL CAMPO, era simpaticissimo) Link to comment Share on other sites More sharing options...
MarkBuford Posted May 8, 2008 Share Posted May 8, 2008 Diverso ruolo rispetto a Morse, ma giocatore notevole.Dopo qualche anno nella Milano-2 (Xerox...), andò in NBA e fu sottoposto da parte dei Brotha ad una sorta di trattamento-razzista-al-contrario x invidia e paura di perdere il posto... Il "razzismo alla rovescia", se ci pensi bene, è un concetto estremamente razzista. (non voglio aprire una polemica e tantomeno darti del razzista, è solo uno spunto) Link to comment Share on other sites More sharing options...
alberto Posted May 8, 2008 Share Posted May 8, 2008 Il "razzismo alla rovescia", se ci pensi bene, è un concetto estremamente razzista.(non voglio aprire una polemica e tantomeno darti del razzista, è solo uno spunto) il razzismo alla rovescia non esiste. se esiste il razzismo, di certo non è monodirezionale. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silver Surfer Posted May 8, 2008 Share Posted May 8, 2008 Ok, avete ragione tutti e 2. Adesso però, senza stare a fare (giuste eh, x carità...) dissertazioni verbali, avendo capito il concetto, avete qualcosa da aggiungere sull'argomento? Sul finire degli anni '70 Chuck Jura venne estraniato dalla squadra NBA ed ostracizzato dai compagni sebbene avesse più volte dimostrato anche a quel livello di tenere benissimo il ruolo. Perchè? Per invidia da parte dei compagni, ulteriormente acuita dal fatto che non appartenesse alla Casta del Tempo...detta così la preferite...? E' più Politically correct...? :boxing[1]: :boxing[1]: Link to comment Share on other sites More sharing options...
Giulio Posted May 8, 2008 Share Posted May 8, 2008 No ma volevo solo sottolineare, fidelizzazione a parte, il livello dei giocatori americani di un tempo...oggi tanta unanimità nei giudizi è per pochi. Mi hai fatto pensare a JJ Anderson, visto spesso dal vivo abitando, allora, a Firenze. Uno come Holland, per dire, non sarebbe nemmeno degno di allacciargli le scarpe. Eppure lo osannano. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Franz#12 Posted May 8, 2008 Share Posted May 8, 2008 Sul finire degli anni '70 Chuck Jura venne estraniato dalla squadra NBA ed ostracizzato dai compagni sebbene avesse più volte dimostrato anche a quel livello di tenere benissimo il ruolo. Perchè? Per invidia da parte dei compagni, ulteriormente acuita dal fatto che non appartenesse alla Casta del Tempo...detta così la preferite...?E' più Politically correct...? :boxing[1]: :boxing[1]: Hai detto le parole "Portland" e "Drazen" per caso? Link to comment Share on other sites More sharing options...
marko Posted May 8, 2008 Share Posted May 8, 2008 Mi hai fatto pensare a JJ Anderson, visto spesso dal vivo abitando, allora, a Firenze.Uno come Holland, per dire, non sarebbe nemmeno degno di allacciargli le scarpe. Eppure lo osannano. QCQ!!! Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silver Surfer Posted May 8, 2008 Share Posted May 8, 2008 Hai detto le parole "Portland" e "Drazen" per caso? Altro esempio preclaro di uno non appartenente alla Casta dominante al tempo... Link to comment Share on other sites More sharing options...
davide Posted May 8, 2008 Share Posted May 8, 2008 Break ...Mi hai frainteso ... La mia era una critica a chi, come Pigionatti, definiva e definisce tuttora Cornelius Allen Thompson un fortissimo perdente ... Corny non era un perdente, come tutta quella squadra ... Ma semplicemente ebbero la sfortuna di trovarsi di fronte una Milano a volte più forte e fortunata ... Sarebbe come definire Stockton o Malone dei perdenti perchè non batterono mai i Bulls di Jordan in finale ... Preferisco avere dei "perdenti" come Thompson e Pittman che avere dei "vincenti" come Fernandez (che non dimentichiamo ha vinto un oro olimpico) ... QCQ Mi hai fatto pensare a JJ Anderson, visto spesso dal vivo abitando, allora, a Firenze.Uno come Holland, per dire, non sarebbe nemmeno degno di allacciargli le scarpe. Eppure lo osannano. QCQ ancora!! Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silver Surfer Posted May 9, 2008 Share Posted May 9, 2008 ...e non scordiamoci di Spencer Haywood apprezzato ad inizio anni '80 alla Reyer Venezia...monumento (seppur imbiancato da certe polveri...)! Link to comment Share on other sites More sharing options...
MarkBuford Posted May 9, 2008 Share Posted May 9, 2008 Ok, avete ragione tutti e 2.Adesso però, senza stare a fare (giuste eh, x carità...) dissertazioni verbali, avendo capito il concetto, avete qualcosa da aggiungere sull'argomento? Nulla da aggiungere, ho scritto che era solo uno spunto di riflessione senza nessun intento polemico. E' capitato anche a me di usare quell'espressione prima che qualcuno me lo facesse notare. Nonostante la tua propensione a consigliare play francesi e lungagnoni italiani non mi ha mai sfiorato l'idea che tu possa essere razzista! Link to comment Share on other sites More sharing options...
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