Lucaweb Posted May 28, 2008 Share Posted May 28, 2008 (edited) Scritto da: Giancarlo Pigionatti ........Insomma l'unione fa la forza, come auspica, ora più che mai, almeno sembra di capire, Gianfranco Castiglioni nel considerare la sua azione, alla guida della Pallacanestro Varese, troppo dispendiosa per le energie di una sola famiglia, augurandoci un po' tutti che essa sappia calamitare quelle nuove e sane forze che diano slancio e vigore al proprio futuro nella società biancorossa. Da tempo il grande patron della Pallacanestro Varese sembra combattuto tra un "Lascia o Raddoppia" che, spesso, risente dei propri umori, legati ai risultati ma pure alle sue vicende di capitano d'industria. Ed è bravo chi capisce le sue vere intenzioni, che dipendono dal suo legittimo e capibile orgoglio di patron sportivo della città (la sua città) ma anche dal vento che soffia sull'industria italiana.............. ..........Da giorni in città circolano chiacchiere sul futuro della Pallacanestro Varese, sono voci voci che si rincorrono e s'accavallano con nomi e ruoli non senza un pò' di fervida fantasia, soprattutto quando si danno per scontati certi assetti societari con eventuali successori dei Castiglioni, soprattutto in assenza di una ancorché chiara volontà dell'attuale proprietà a farsi da parte. Più probabilmente il venticello dei sussurri rivela un preteso sentimento di sicurezza, per dire della continuità, cui ci si aggrappa ogni volta, quando si scruta l'orizzonte, per non avvertire un seppur vago senso di provvisorietà. Un po' di timore, inutile negarlo, serpeggia appena il campo di altre esperienze preme sull'attualità biancorossa che soffre di qualche affanno, non solo in fatto di risultati. Basti citare un contenzioso aperto con il Comune in merito al canone d'affitto del Palalgnis (e non sono noccioline) per chiedersi se mai ci si troverà un giorno (e in tempo) a dover fare i conti con una società, magari più sola e stanca, nonostante la gratitudine, a parole, dei tifosi. Ora però sappiamo che se accadesse qualche cosa di simile, potrebbero farsi avanti alcuni appassionati autentici che rispondono a nomi illustri, anzi , gloriosi del basket varesino, pronti a intervenire qualora il sindaco della città si trovasse nella necessità o condizione di dover garantire un futuro sicuro e ugualmente prestigioso al club più amato. I nomi sono quelli di Cecco Vescovi, venticinque anni da splendido campione sui campi e immensamente nel cuore dei tifosi, anche per la sua limpida ed emblematica immagine che si configura in quella di Varese e di Toni Cappellari, grande stratega nella Milano dei trionfi (con Dan Peterson) e tra i primi artefici della felice rinascita detta società biancorossa, culminata pai con lo scudetto della stella sotto la guida di Edoardo Bulgheroni. Tutti e due tengono a far sapere d'essere disponibili, qualora fosse in gioco il futuro del club, a mettere in campo le proprie professionalità ed esperienze attraverso un potenziale rapporto con quei personaggi (imprenditori e professionisti) presso i quali, evidentemente,riscuotono enorme credito e sicuro apprezzamento. La loro azione non è certo velleitaria, parte piuttosto da oggettive, ma anche soggettive, considerazioni di una realtà che, in alcune occasioni, per ammissione dei suoi reggenti, ha dato la sensazione di mostrare il fiato corto. «Una cosa è certa - puntualizzano Vescovi e Cappellari- non parteciperemo ad aste né a operazioni che richiederebbero barcate di quattrini in partenza, quindi dispersioni di risorse, invece preziose per mettere insieme una squadra sana e competitiva». Ci limitiamo a registrare pubblicamente la loro dichiarazione di intenti che -chiarisce correttamente il campione biancorosso -non ha alcun fine provocatorio né di sfida all'attuale proprietà la quale, bisogna peraltro annotare, sta cercando buone spalle che l'aiutino nel suo generoso impegno, ovviamente nel supremo interesse della squadra della città. Giancarlo Pigionatti Edited May 31, 2008 by Lucaweb Link to comment Share on other sites More sharing options...
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