Lucaweb Posted May 29, 2008 Share Posted May 29, 2008 (edited) Scritto da: Francesco Caielli VARESE Tra le persone che hanno accolto con più gioia la notizia della qualificazione di Varese alle Final Eight di Forlì c'è, senza ombra di dubbio, Gianfranco Castiglioni. Sarà sbottato, pare di vederlo, in una risata liberatoria. Avrà pensato con affetto alla vittoria del suo "Claudino" e del "Rubens", quel Magnano che il presidente pare aver accolto come uno della famiglia. Ha sempre pensato in grande, il Gianfranco, per deformazione professionale. Uno che ha sempre puntato alla vittoria, poco avvezzo alle delusioni e alle sconfitte. Ed è tremendamente sincero quando dice che vorrebbe vincere anche con questa Varese. Ci crede davvero e lo ripete sempre. Forse un giorno il tempo gli darà ragione, per intanto Castiglioni si gode questo primo successo, arrivato quando ormai ci speravano in pochi... «Io ci credevo, ed è davvero una bella vittoria. Conquistata con un po' di fortuna, certo, ma ci vuole anche quella. Un risultato che è arrivato e che accogliamo a braccia aperte, con l'intenzione di difenderlo e onorarlo con i denti. Non andremo a Forlì a fare i turisti, con queste ultime due partite abbiamo dimostrato di meritarci la posizione in classifica che occupiamo e siamo tutti convinti di poter fare qualcosa di grande». Ancora una volta il Gianfranco non ha paura di puntare in alto, e parla senza mezzi termini di vittoria: «Non so se vinceremo, ma l'unica cosa che chiedo ai miei ragazzi è di combattere. Poi prenderemo quel che arriverà, ma dobbiamo arrivare alla sirena convinti di aver dato tutto. E devo dire che questa squadra lo fa quasi sempre, soprattutto in casa. Ecco, se andremo a Forlì con lo spirito delle nostre gare casalinghe, se giocheremo con quella voglia e con quella intensità, noi avremo comunque vinto». È un fiume in piena, il presidente. Le ultime uscite della sua Varese lo hanno rinfrancato, dopo la delusione sincera all'indomani dello sciagurato derby di Milano. «Le ultime due vittorie mi hanno rinfrancato, mi hanno mostrato una squadra gagliarda. Soprattutto la trasferta di Teramo. Abbiamo giocato una signora partita, dal primo all'ultimo minuto. Tutti sono stati grandi, anche l'Allegretti. Spero che abbia capito che si sta giocando il suo futuro, e riesca a dare continuità a questa bella prestazione». Tutti a Forlì, insomma. Questo è il messaggio di Castiglioni che vuole chiamare a raccolta i tifosi per seguire la squadra in una manifestazione che ai varesini è sempre piaciuta. «Quella che giocheremo con Siena sarà una partita diversa rispetto a tutte le altre. Questo lo dovranno capire tutti. Dai tifosi, ai quali chiedo di organizzarsi per venire a esaltare la squadra come loro sanno. Fino ai giocatori, che dovranno affrontare la sfida con uno spirito particolare. Quella gara sarà una finale. Anche se credo che tutte le partite siano delle finali...». Ecco, qui sembra proprio di sentir parlare Magnano. Segno che tra i due il rapporto di stima e rispetto i continua, sempre più forte.' «Credo che il "Rubens" sia il più eccitato di tutti. Siamo in alto in classifica, abbiamo centrato l'obiettivo delle finali di Coppa. Lui si esalta nelle situazioni positive. È un vincente, uno abituato a guidare squadre che lottano per grandi traguardi, non quelle che lottano per la salvezza. E' salito su un gradino dal quale non vorrà più scendere, velo garantisco" E finito il girone d'andata di quello che è stato definito "l'anno zero" della, gestione Castiglioni. Il primo con il figlio Claudio in cabina di regia, e unai squadra fatta in casa. E il bilancio del presidente è positivo. «È un gruppo che migliora sempre, giorno dopo giorno. Siamo partiti con tante incertezze, e le stiamo via via superando. Non vedo grosse differenze tra noi e le altre squadre, quelle che lottano per il titolo». Uno stimolo in più " ad andare avanti nel progetto intrapreso qualche anno fa... «Quando vedi i giocatori così coinvolti, quando senti l'affetto enorme della gente e dei tifosi, .quando senti la spinta di una città intera che ti da coraggio, è normale aver voglia di continuare, di andare avanti. E io non mi fermerò». Francesco Caielli Edited May 31, 2008 by Lucaweb Link to comment Share on other sites More sharing options...
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