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Magnano: "Abbiamo fatto un regalo a Varese"


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Scritto da: Francesco Caielli

E’ visibilmente soddisfatto Ruben Magnano. Ha cercato e voluto questa vittoria con tutte le forze, e se l’è presa. E il suo pensiero va a

tutti i tifosi, alla gente: <<Abbiamo fatto un gran bel regalo alla

città di Varese. Ed è stato bellissimo. Il momento era difficile, il

morale era basso. Insomma, questa vittoria ci voleva proprio>>. Il

coach torna con la mente alle ultime settimane, forse le più

difficili da quando è a Varese: <<Abbiamo avuto venticinque giorni

pesantissimi, non è stato facile. Questa vittoria alza il morale di

tutti, anche perché arrivata dopo una partita intensa e ben

giocata>>. E contento di tutti i suoi ragazzi, ma vuole dedicare un

pensiero speciale a De Pol: <<Sandro ha fatto delle cose decisive:

nell’ultimo quarto, quando la palla scottava, lui ha saputo prendere

delle decisioni importanti, senza aver paura. Questo voglio dai miei

giocatori, e con Napoli tutti hanno dato qualcosa>>. Una vittoria che

tiene Varese agganciata con i denti al treno playoff: <<Non ho mai

smesso di pensarci - confessa Magnano -, neppure per un momento. E

non ho nemmeno mai smesso di crederci. L’ho detto in settimana e lo

ribadisco: finché vedo una luce, io lotto per raggiungerla>>. Il

coach esamina la partita partendo dalle cose che non gli sono

piaciute: <<Nel primo tempo abbiamo sbagliato un po’ troppo. Poi

siamo stati bravi a cambiare marcia e girare la partita. Ho provato a

giocare la carta dei tre piccoli, con l’ingresso di Farabello, e la

mossa ha funzionato: siamo riusciti a correre e a fare un po’ di

contropiede>>. Menzione speciale anche per Hafnar, uno che il suo

mattone lo porta sempre: <<Gregor ha fatto un lavoro eccellente in

difesa su Greer. Credo sia stato quello che più di tutti è riuscito a

limitare il folletto di Napoli. Poi purtroppo è stato penalizzato dai

falli e l’ho dovuto levare. Ma il suo apporto è stato eccellente>>.

Gregor Hafnar incassa i complimenti di Magnano, ma lui pensa solo

alla squadra: <<Abbiamo giocato insieme. E quando lo facciamo noi

vinciamo. Adesso sappiamo cosa dobbiamo fare per portare a casa le

partite. Sta a noi decidere se continuare a vincere o riprendere a

perdere>>.

Soddisfazione anche per Daniel Farabello: <<Era il momento di tornare

a vincere: matar o morir. Siamo stati capaci di giocare di squadra, e

questa è la nostra forza>>.

Francesco Caielli

Edited by Lucaweb
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