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Delonte Holland a Varese, si può chiudere


Lucaweb

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Cambiano le strategie della Pallacanestro Varese alla ricerca del nuovo titolare nel ruolo di ala piccola. La giornata di ieri sarebbe stata quella del decisivo "colpo di acceleratore" da parte del club di via Sanvito per l'ingaggio di Artur Drozdov, giocatore sul quale la dirigenza biancorossa aveva fatto cadere le sue preferenze nella "volata a due" con lo statunitense Delonte Holland per lo "spot" di numero 3. Ma le quotazioni del ventiseienne giocatore ucraino in scadenza di contratto con il Pau Orthez sono decisamente in ribasso - o forse addirittura in "caduta libera" - dopo i tentennamenti espressi dall'atleta di fronte all'offerta "forte e chiara" della Whirlpool. La società ha formulato infatti una proposta dettagliata all'ala del 1980, che però ha preferito prendere tempo prima di accettare una situazione come quella di Varese, priva cioè della ribalta delle coppe europee per un giocatore dalla dimensione internazionale (nelle ultime 3 stagioni protagonista in Eurolega con la formazione francese oltre che uomo-cardine della nazionale ucraina).

«Abbiamo cercato di accelerare decisamente nella trattativa con Drozdov, ma il giocatore non sembra deciso ad accettare la nostra offerta in tempi brevi - conferma il diesse Mario Oioli - perché aspetta proposte da squadre che giocano le coppe, avendo qualche abboccamento con formazioni russe e ucraine con cui certamente non possiamo competere a livello economico. Insomma vorrebbe prendere tempo, noi però non siamo disposti ad aspettarlo, questo punto andremo decisamente su Holland, pur verificando un paio di situazioni alternative che ci sono state offerte nel frattempo».

Alla luce del quadro attuale salgono decisamente le quotazioni dell'ala ex Teramo, fortemente "sospinto" verso Varese dal suo rappresentante italiano Luigi Bergamaschi che ha tenuto ferme le proposte alternative per l'atleta cresciuto alla DePaul University (Livorno ed Avellino, dove allenerà il suo ex coach Matteo Boniciolli) in attesa di una decisione da parte della Whirlpool.

Se non interverranno fatti nuovi Holland sarà il prescelto a occupare il ruolo di ala piccola con caratteristiche più votate alla penetrazione (54% da 2 e 73% ai liberi ma solo 25% da 3) rispetto a Keith Carter, il tiratore ex Capo d'Orlando. Il 24enne giocatore originario del Maryland è stato infatti il quinto miglior marcatore della stagione passata chiuso a 18,6 punti nelle file della Navigo.It; e inserire due dei primi sette realizzatori del campionato scorso potrebbe risolvere il problema dei "punti nelle mani" per una squadra "deficitaria" in termini di potenziale offensivo come la Varese versione 2005/2006 (quartultimo attacco del campionato a 77 punti di media). Certo andrebbe verificata l'adattabilità di Holland, giocatore "sgusciante" in penetrazione e creativo con la palla in mano, al tipo di basket "schematico" che predilige Ruben Magnano. La preferenza espressa nei confronti di Drozdov dipendeva prevalentemente dalla capacità di "uomo-squadra" dell'ala ucraina, ma sul talento offensivo dell'ex Teramo non ci sono dubbi, considerando i bottini elevati totalizzati in tutte le sue esperienze precedenti (16,5 punti e 5,4 rimbalzi nell'ultimo anno di università; 20,7 punti e 3,8 rimbalzi nel 2004/2005 all'Atlas Belgrado). E se Holland sarà il prossimo acquisto della Whirlpool, il nuovo playmaker biancorosso avrà caratteristiche peculiari di "uomo-squadra" più che da realizzatore.

Giuseppe Sciascia

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