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"Un derby come l'ultimo? Giuro: entro in campo"


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di Francesco Caielli

VARESE Idee chiare e voglia di vincere. Sguardo sicuro e tanta fiducia. Claudio Castiglioni, seduto a fianco del suo fido Chiapparo, parla con l'entusiasmo tipico dei primi giorni di scuola: condizione necessaria per partire bene. Orgoglioso quando parli della sua creatura, quella Pallacanestro Varese che sta diventando sempre più "roba sua", investito nel ruolo di presidente dal padre Gianfranco. Divertito quando ricorda episodi ed aneddoti dei suoi cinque anni nel mondo del basket. Curioso quando prova ad immaginare il destino di questa squadra nel campionato appena iniziato.

Siamo alla vigilia del derby con Milano, mica una partita qualunque. E l'onta della sfida dello scorso anno, quando i biancorossi di Djordjevic vennero a banchettare sul parquet di Masnago, è da lavare al più presto.

«Ricordo quella partita - scuote la testa Castiglioni -e soprattutto ricordo il tabellone dopo il primo periodo: 4 a 36. Se ci ripenso mi viene ancora la pelle d'oca. Ma state certi: se dovesse capitare ancora una cosa del genere vi giuro che mi butterei in campo, fermerei la partita, insomma... farei qualcosa».

Questa volta, giura, sarà diverso: «Per lo meno Galanda giocherà con

la maglia giusta. Ve lo ricordate lo scorso anno? Fu proprio lui a massacrarci con le sue "bombe"».

Anno nuovo, squadra nuova. Presidente nuovo? Niente affatto: Claudio Castiglioni è sempre lo stesso, solo con un anno di esperienza in più. Gli errori del passato, veniali peccati d'inesperienza, non sono stati dimenticati: da quelli si è ripartiti per provare a fare le cose per bene. «La squadra che abbiamo co struito mi piace. Un nome su tutti? Non lo nego, mi aspetto grandi cose da Gek Galanda, vedrete». Una squadra rinforzata, ma soprattutto una società sempre più completa ed attrezzata: l'arrivo di Gianni Chiapparo è stato il colpaccio dell'estate varesina. E Claudio lo sa bene: «Eravamo perfettamente coscienti che al nostro impianto societario mancasse qualcosa, una figura importante. Col tempo ci siamo arrivati, abbiamo puntato su un uomo come Chiappare, e credo che non avremmo potuto scegliere meglio».

Castiglioni si illumina quando parla del suo dirigente,

mentre il Gianni, seduto di fianco, sorride modesto: «Ho piena fiducia in Chiapparo. E' entrato a pieno organico da qualche mese e già si sono visti i primi risultati, ma ci tengo a dire che lui è sempre stato vicino alla società: ci seguiva e ci dava consigli anche quando non era obbligato a farlo, spinto da un grande amore per Varese. Io purtroppo ho molti impegni lavorativi che non mi permettono di seguire quotidianamente la squadra. Ma so che ad ogni allenamento, in ogni situazione, per qualsiasi problema, c'è Gianni. E i suoi occhi sono i miei: è come se fossi sempre presente». Una coppia perfetta e già affiatata, insieme faranno grandi cose: «Ci crederete? Domenica scorsa a Bologna ero emozionato per il debutto di Chiapparo: vederlo lì, ben vestito, dietro la panchina. Finalmente di nuovo al suo posto».

Claudio guarda al derby di domani con la fiducia che viene da una squadra che sembra già un bel gruppo, e con un po' di rammarico per la beffa, di domenica scorsa a Bologna: «Averi giocato una partita così bella, ed essere tornati a casa a mani vuote è una cosa che mi fa star male: ma è il bello del nostro sport. Ora guardiamo avanti. Quando darò il primo giudizio sulla squadra? E' presto: fino all'anno scorso tenevo come punto di riferimento personale la trasferta di Roseto (dove non siamo mai riusciti a vincere). Quest'anno Roseto non c'è, vorrà dire che aspetterò il mese di gennaio prima di farmi un'idea definitiva».

Francesco Caielli

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