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Galanda azzurro nell'All Star Game


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di Giancarlo Pigionatti

Se Marcello Lippi ha lasciato, Carlo Recalcati ha raddoppiato. L'impegno, naturalmente, rinunciando al club. Non solo ma l'allenatore della Stella mai ha immaginato d'avere tanto carisma grazie a una visibilità che nemmeno il club più potente del campionato assicura.

E' bello fare il cittì. Ma, soprattutto, scoprire d'essere famoso anche per una signora che, da molti anni, abita a Canlù, nel suo stesso palazzo e che mai s'era accorta di lui, almeno come professionista della pallacanestro. Morale, la sua vicina di casa, solo nello scorso settembre, vedendolo in tivù, sulla panchina azzurra, in una partita del Mondiale, scoprì per la prima volta che cosa facesse nella vita quel signore tanto a modo che le capitava di salutare davanti all'ascensore.

"Scusi, signor Recalcati ma mi sembra d'averla vista in televisione con la Nazionale italiana. Io e mio marito ci siamo subito chiesti se quel signore con la lavagnetta fosse il condomino dell'ultimo piano oppure soltanto uno che gli assomiglia molto", quando Carlo racconta l'episodio, che risale ai primi di ottobre, si ridacchia sano, come dopo aver ascoltato la più divertente delle barzellette...

Tra Recalcati e Varese non c'è un calo di rapporti, anzi essi crescono con il ritorno di Gianni Chiapparo, fra noi sono invece gli stessi, di sempre. Ci si sente spesso e, se capita, gli "rubiamo" qualche primizia.

Che non può mancare dopo due giorni di raduno azzurro nel quale Recalcati ha avuto Cecco Vescovi come assistente allenatore "a invito" (prossimamente toccherà ad altri azzurri con il patentino di tecnico) e quattro ragazzi di Varese, vale a dire Malico Canavesi, Federico Bolzonella, Marco Passera e Lorenzo Gergati nella Nazionale

maggiore. La chiamata valeva anche per Brian Sacchetti che ha dovuto rinunciare.

Cinque ragazzi di Varese, nessuno dei quali in maglia Whirlpool, convocati in una sola volta con l'Italia dei grandi: sembrerebbe una beffa, pure grossa...

Ma non è così, conoscendo Recalcati, che spiega: «Avevo aperta questa finestra per i giovani, ecco la ragione di una convocazione varesina in blocco. La prossima chiamata riguarda la Nazionale che scenderà in campo nell'All Star Game del 23 dicembre a Torino: in quell'occasione, a parte Gallinari (un innegabile talento) e Amoroso (che sta migliorando incredibilmente), verranno tutti gli effettivi. E tra questi tornerà Giacomo Galanda».

Il quale, probabilmente, troverà Holland avversario. Ecco la novità che riguarda Varese, cioè un suo uomo, pure come capitano, in un'esibizione ufficiale della Nazionale d'ora in poi, Europei dell'anno prossimo compresi. Ma v'è di più, stando ai programmi di Recalcati, che ha in progetto alcuni raduni a Varese. A proposito Galleani continua... .

Già, i nostri giovani. Come li ha visti Recalcati?

«Innanzitutto, da ragazzi intelligenti quali sono, hanno capito lo spirito della mia chiamata la quale, in casi simili, non intende premiare i migliori in assoluto

ma quelli che sembrano in un particolare momento. Ed essi, se per un paio di giorni, sono lì, a respirare l'aria della Nazionale maggiore, devono sentirsi gli ambasciatori di tutti i loro coetanei. Il senso della mia convocazione, proprio attraverso valutazioni minime, potendo chiamare l'uno come un altro, è stato davvero colto. Tra questi alcuni cresceranno e magari, un giorno, saranno titolari azzurri», il pensiero di Recalcati, come sempre, è chiaro e limpido.

Ma parliamo un po' di loro...

«Canavesi sta già alla grande in serie A, soprattutto in una squadra che - spiega il cittì - ora

come ora, offre il miglior gioco del campionato e che ricorda tantissimo i Roosters, disinibiti e sicuri, capaci di cose che, cinque mesi prima, non facevano, quindi pronti a spaccare il mondo... Montegranaro non vincerà lo scudetto, come la mia Varese, ma può dare l'idea del mio giudizio. Canavesi, dicevo, si sta costruendo una pazzesca personalità, anche in conseguenza della sua parte di prim'ordine che gli riconosce Pillaslrini nel club. Matteo è già un giocatore vero: che possa un giorno diventare un campione, nessuno ora lo può dire. Gli altri? Sicuramente si vede chi gioca molto nella propria squadra e chi meno. Lorenzo Gergati e Marco Passera hanno dimostrato, nell'occasione, d'essere padroni del loro presente, segno che, nelle proprie squadre, godono di spazio e fiducia. Non così si può dire di Bolzonella, tartassato da una stagione, almeno sin qui, travaglialissima, in relazione alle vicende del proprio club».

Al raduno c'era Vescovi allenatore...

«Cecco è bravo, serio e preparato. Sicuramente diventerà un signor allenatore. Tant'è che - fa notare Recalcali - ha impressionalo tutto lo staff tecnico azzurro per la padronanza del mestiere nonostante sia all'esordio, in questo ruolo. Il che fa pensare al giocatore e all'atleta, sempre positivo e scrupoloso in allenamento, Vescovi, tanto per intenderci, conosce esattamente il fine di alcuni scivolamenti o di tiri ordinati in un dato momento, segno che mai ha scaldato la... palestra e mai ha perso tempo, come certi suoi colleghi. Allenare, per lui, è la continuila naturale del giocatore che fu».

E questa è un'altra bella novità per Varese che, sotto i canestri, amerà sempre il suo fiero capitano.

Giancarlo Pigionatti

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