Lucaweb Posted July 11, 2008 Posted July 11, 2008 di Francesco Caielli Ma quanto è bello battere la Fortitudo? E che cosa importa se quest´anno la squadra bolognese arranca nell´anonimato della media classifica, e non è la corazzata che fino alla scorsa stagione lottava per vincere gli scudetti e per andare avanti in Eurolega. E cosa importa se non ci sono più quei nomi che hanno fatto della Fortitudo una delle squadre più grandi dell´ultimo decennio. I valori espressi sul campo, i nomi di questo e quel giocatore, le posizioni in classifica non riusciranno mai a scalfire il fascino immortale di sfide storiche e sentite come queste. E allora è giusto far festa, buttarsi in campo e gridare tutta la tensione di quaranta minuti vissuti col cuore in gola e liberare la paura che ha attanagliato tutto il palazzo sull´ultimo tiro di Edney, fantasma di una storia già vista. E allora è giusto essere contenti, per una squadra che giorno dopo giorno si sta rendendo conto della sua forza, sta consolidando la sua posizione in classifica, e guarda avanti con un ottimismo che da queste parti non si vedeva da tempo. Giovedì si andrà a Bologna, per la coppa Italia e come ha detto Carter dopo la partita di domenica <<Andremo giù per divertirci>>. Ne siamo certi: durante la gara del PalaMalaguti davanti agli occhi degli angeli biancorossi ci saranno le vittorie splendide ottenute contro Virtus e Fortitudo, e non i fantasmi delle beffe di Scafati e Capo d´Orlando. Spinti dalla forza della leggerezza, i ragazzi di Magnano giocheranno una grande partita e daranno il meglio di loro, come sanno fare quando i pronostici e i soloni del basket li danno per spacciati ancora prima di iniziare. Sorriso sulla bocca e sguardo sereno. Ecco come è iniziata la settimana di Casalecchio negli uffici della Pallacanestro Varese in via Sanvito. Claudio Castiglioni bloccato dall´influenza, Gianni Chiapparo indaffarato tra scartoffie e innumerevoli telefonate, Mario Oioli impegnato nell´organizzazione del lavoro dei prossimi giorni ma disponibile a fare due chiacchiere. <<Bello, davvero. La partita di domenica ha messo in mostra il volto migliore di questa squadra: altruista, unita, forte. Basta buttare un occhio alle statistiche: 15 assist (di cui 5 per Holland, esattamente come una settimana fa: ma non doveva essere un giocatore egoista?), solo 9 palle perse, frutto di un lavoro che è stato davvero di squadra>>. A cosa è dovuta questa crescita del gruppo? Al fatto che lavoriamo da agosto con gli stessi giocatori. Abbiamo fatto una scelta precisa, anche difficile dopo le prime tre sconfitte, decidendo di non cambiare nulla. Ora stiamo iniziando a vedere i frutti. Lei c´era anche lo scorso anno. Che cosa è cambiato? Abbiamo a che fare con delle persone diverse: come giocatori, ma anche come uomini. Cito l´esempio di Galanda, che l´anno scorso non c´era. Lasciando perdere tutto quello che fa sul campo, Gek ha un ruolo fondamentale all´interno dello spogliatoio. Con la sua esperienza riesce a trasmettere a tutti qualcosa di positivo. Magnano ripete sempre che la cosa più importante, in questa squadra, è lo spirito di gruppo. Ecco, da questo punto di vista Galanda gli dà una mano importantissima. Anche la società, nel corso degli anni, si è migliorata ed è cresciuta parecchio, non crede? Siamo partiti praticamente da zero, e piano piano abbiamo trovato un assetto ottimale: ora si lavora molto bene. Ora si va a Bologna, per la coppa Italia. Aspettative? Mi aspetto che le cose vadano diversamente rispetto alle ultime due esperienze in questa manifestazione. Quelle legnate che abbiamo preso nelle partite più importanti dell´anno ce le ho ancora sullo stomaco. Questa volta sarà un´altra storia. Francesco Caielli
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