Lucaweb Posted July 12, 2008 Share Posted July 12, 2008 di > Francesco Caielli La Varese che non ti aspetti, quella che tutti davano in crisi, > quella che stava facendo tornare alla mente gli incubi delle > passate stagioni. Nel momento forse più difficile della stagione, > dopo le scoppole in coppa Italia, a Milano, contro Treviso, Holland > e compagni passano su Avellino con la violenza dell´uragano, con la > forza della squadra che vuole vincere ad ogni costo, e portano a > casa due punti che sono ossigeno puro per la classifica e per i > sogni biancorossi. Claudio Castiglioni aveva chiesto ai suoi > un´impresa, una reazione dopo le brutte esibizioni degli ultimi > tempi che lo avevano fatto talmente infuriare che aveva deciso di > disertare la trasferta di Avellino e starsene a casa "Così, nel > caso, mi incazzo di meno". E i suoi ragazzi non lo hanno tradito, > giocando come sanno e come preferiscono, interpretando la gara > nell´unico modo possibile: con la leggerezza e la serenità di chi > sa di essere forte, con la mente libera e sgombra da lacci e catene. > Varese ha vinto, soprattutto grazie alla prova di un holland > pazzesco, egoista quando doveva e altruista quando poteva, che ha > violentato il canestro degli irpini scavando con le sue mani fatate > i break decisivi. Per lui alla fine il tabellino recitava parole > che erano musica per le orecchie dei tifosi varesini: 30 punti > (ampiamente superata quota 1000 nel campionato italiano), 7 > rimbalzi (meglio di lui solo De Pol), 4 assist (il migliore dei > biancorossi). > Varese ha vinto presa per mano dall´instancabile motore di Sandrino > De Pol, cuore di capitano e testa dura: la carta d´identità e gli > acciacchi continuano a ripetergli che sta arrivando il momento di > farsi da parte, lui invece se ne infischia. E continua a dare > lezioni su cosa significhi la parola sacrificio, portando alta la > bandiera biancorossa che sente tanto sua. Decisivo, ieri, il > capitano: tanti minuti in campo e tante piccole cose, tutte > importanti. Un canestro da tre nel momento più difficile, quando > Avellino provava a fare la voce grossa (21-32 ad inizio del secondo > quarto), ma soprattutto 10 rimbalzi uno più bello dell´altro. > Varese ha vinto con la "garra" di Gabriel Fernandez, micidiale e > chirurgico nel lanciare la Whirlpool nel break decisivo, > precisissimo dalla lunetta, una roccia in difesa. > E´ stato il tiro pesante (11 su 25, 44 per cento) l´arma in più che > ha permesso ai biancorossi di dominare la partita: Holland, Capin, > Fernandez, Keys hanno bruciato la retina avellinese senza pietà. > Dall´altra parte un misero 3 su 15 (con 2 bombe segnate da Curry > nei secondi finali) ha condannato senza appello la squadra di > Boniciolli che è stata in partita soltanto per due quarti. Anzi, > nei primi dieci minuti e all´inizio del secondo periodo l´Air aveva > provato ad andare via, e spinta dalle iniziative di Curry e > Zimmermann era riuscita a prendere qualche punto di vantaggio (7-15 > dopo 6´ di gioco, 19-30 all´inizio del secondo quarto). Ma Varese > ha avuto la forza di rispondere subito, spinta dalle magie di > Holland e dai canestri di De Pol e Keys, cogliendo il primo > vantaggio della partita proprio sulla sirena dell´intervallo > (38-36). Da quel momento non c´è più stata storia, con la Whirlpool > che è rientrata in campo e ha iniziato a macinare gli avversari > senza pietà, dominando un secondo tempo senza storia. > Vittoria importante, che spinge Varese al quinto posto in > classifica (aspettando le decisioni in merito al caso Lorbek che > potrebbero portare a una penalizzazione per la Benetton) e > risolleva il morale in vista della difficile trasferta di domenica > prossima a Siena. > Vittoria splendida, da dedicare ai venti tifosi biancorossi giunti > fino ad Avellino per sostenere la squadra. Durante la partita si > sentivano solo loro, e alla fine hanno cantato a squarciagola la > marcia dell´Aida. Il viaggio di ritorno sarà più leggero. > > Francesco Caielli Link to comment Share on other sites More sharing options...
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