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di Giuseppe Sciascia

Ci prova Gianni Chiapparo a dare una "spolverata" alla classica sfera di cristallo per fare luce sul futuro della Pallacanestro Varese: il dirigente biancorosso esprime le sue "considerazioni in libertà" in attesa del semaforo verde della campagna acquisti 2007/2008, mettendo a fuoco innanzitutto la filosofia con cui il team di via Sanvito vuole proporsi sul mercato: «L'idea è quella di riproporre il concetto dello scorso anno, cercando cioè giocatori che possano avere un rapporto elevato tra costo e rendimento. Al termine della stagione 2006/2007 ci sono stati raffronti ottimi ed alcuni soltanto sufficienti ma, nella valutazione generale, siamo soddisfatti».

Il presidente, su queste colonne, ha accennato a un piccolo ridimensionamento...

«E' vero ma in realtà noi lavoriamo affinchè la

squadra sia più competitiva, abbiamo già quattro giocatori sotto contratto più le opzioni su Carter e Capin che rappresentano una base notevole su cui lavorare. Con Holland abbiamo intavolato delle trattative, Keys s'è detto disponibile a rimanere ma dobbiamo pensarci sopra a meno che l'allenatore lo giudichi insostituibile, mentre Howell è giunto alla fine del suo percorso. La prima cosa che serve è aggiungere atletismo e fisicità sotto canestro ma, per muoverci concretamente, attendiamo indicazioni dalla proprietà rispetto al budget e dall'allenatore le indicazioni per la composizione della squadra. Io e Mario Oioli abbiamo idee chiare e situazioni già valide per metterci all'opera, attendiamo solo il segnale dello... starter».

Proprio il "nodo allenatore" e il primo da sciogliere: al club biancorosso, in alternativa a Magnano, vengono attribuiti tecnici di ogni genere, da Fabrizio Frates a Lino Lardo, da Stefano Pillastrini a Piero Bucchi per dire di Luca Bechi, alcuni nomi li

ha fatti lo stesso Chiapparo che "accorda" comunque la priorità a Magnano, subordinando qualsiasi eventuale discorso di "eredità" alla sua decisione rispetto alla situazione contrattuale con la Whirlpool.

«L'unica certezza assoluta è che Ruben è legato a Varese da un altro anno di contratto con la possibilità per entrambi di uscire dal rapporto entro il 30 giugno - spiega il consigliere della società biancorossa -. La prima cosa da fare sarà incontrarsi con lui valutando le sue intenzioni e le sue aspettative per confrontandoci a 360 gradi sui programmi che potremo proporgli. Se Magnano non dovesse rimanere, la scelta del suo sostituto avverrà in base al budget e alla linea che vorremo portare avanti. Nella mia testa ci sono già due o tre possibilità di lavoro alternative in base al tipo di squadra che andremo a costruire. Ma, ripeto, tocca alla proprietà pronunciarsi»

Le altre scelte "imminenti" da compiere sono quelle relative alle posizioni di Capin e Carter, per i quali si dovrà scegliere entro il 30 giugno. Sono cose queste già note, scritte e riscritte: Varese dovrà decidere se uscire dal contratto, sennò esso verrà rinnovato automaticamente. C'è anche in ballo il varesino Marco Passera, da prelevare entro il 20 giugno dall'A2 di Soresina (sulle sue piste ci sarebbe anche Biella), sicuramente il club biancorosso potrà far valere i buoni uffici già evidenziati lo scorso anno con l'atleta di Casciago mentre per il varesino Gorgati (quest'anno in prestito da Siena) si parla di Riva del Carda alla corte di Dodo Rusconi. Passera sarebbe il primo rinforzo giovane e italiano in una Varese orientata all'italianità per l'annunciata collaborazione con la Robur et Fides che aprirebbe scenari interessanti in chiave futura. Ma, tornando a Capin e Carter, il dirigente biancorosso non ha dubbi: «Per me lo sloveno è un giocatore su cui puntare. Ha lavorato bene per tutto l'anno senza segnali di insofferenza quando ha giocato poco e ha dimostrato d'avere freddezza e capacità nella fase finale della stagione. La situazione di Carter è invece da valutare: nell'arco dell'anno ha alternato momenti buoni e meno buoni pur disputando un'ottima serie playoff. Ci sono piaciuti molto il suo impegno ed il suo altruismo, ma in base al budget e alle disponibilità del mercato decideremo il da farsi. Su Passera confermo l'interesse già evidenziato lo scorso anno, anche se a 25 anni non si può certo più definire giovane: finché non avremo chiare le linee societarie aspetteremo a muoverci, però di sicuro ha qualità da Al. Sono invece molto soddisfatto della collaborazione intavolata con la Robur perché credo che possa essere d'aiuto sotto tutti gli effetti per il movimento cestistico della città di Varese».

Chiapparo non ha certo perso le speranze di convincere Holland a rimanere a Varese: «Con noi non ha espresso valutazioni negative sull'allenatore ma, al di là delle sue opinioni, comunque rispettabili, Delonte non ha chiuso del tutto la porta ad una eventuale riconferma. Al momento egli spera, ma non troppo, nella NBA ma i club che possono offrire la vetrina dell'Eurplega attirano sempre giocatori giovani e in crescita come Holland, così come Varese diventa un obiettivo per gli atleti che non hanno disputato i playoff, sicché diventeremo più appetibili. Se una squadra italiana o straniera, di coppa, gli proporrà un contratto, ben difficilmente potremo essere competitivi, tuttavia Varese resta una delle sue opzioni, ci fa molto piacere».

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