Lucaweb Posted July 13, 2008 Share Posted July 13, 2008 di Francesco Caielli VARESE Ruben Magnano non è più l'allenatore della Pallacanestro Varese. La notizia, attesa da giorni, per qualcuno già nell'aria da tempo, per altri solo una fantasia dovuta al troppo caldo, è trapelata nel pomeriggio di ieri dagli uffici di via Sanvito. La famiglia Castiglioni ha fatto la sua scelta, ed è stato il patron Gianfranco a comunicarla al coach argentino, dopo giorni di serene consultazioni con il figlio Claudio, da ieri sempre più presidente di questa società. Magnano lascia Varese - non c'è ancora l'ufficialità, cavilli e clausole contrattuali lo Impediscono, ma la scelta è stata fatta - dopo tre anni intensi nei quali ha potuto lavorare in completa autonomia, conclusi con la serie playoff contro Milano del maggio scorso. Varese volta pagina, continuando a camminare con le stesse gambe sulla strada della continuità e sullo stesso progetto impostato qualche tempo fa. Lo farà con un allenatore nuovo, preso atto del fatto che il compito di Magnano all'ombra del Sacro Monte fosse ormai esaurito. Lo chiedevano le necessità di un bilancio delicato e inflessibile, obbligato a restare nei ranghi di un budget ristretto: Magnano costava troppo, e avrebbe tolto risorse da investire nella squadra. Lo chiedeva uno spogliatoio dal quale erano filtrati malumori e mugugni, non più schierato al fianco del suo condottiero che negli ultimi tempi è sembrato solo, seduto sulla sua panchina. Lo chiedeva buona parte della piazza, stufa del gioco prevedibile e poco divertente dell'argentino. Ora ci sarà tempo - qualche giorno, non di più -per tirare il fiato e annunciare il nome del sostituto. CASTIGLIONI: «SI È CHIUSO UN CICLO» È lo stesso presidente Claudio Castiglioni a confermare le indiscrezioni che erano trapelate nel pomeriggio: «È vero - dice - una decisione è stata presa, e Ruben Magnano con ogni probabilità non sarà più il nostro allenatore. La scelta era nell'aria da tempo, e ora è stata comunicata anche al diretto interessato». Una decisione sofferta, maturata nel tempo e figlia di lunghe chiacchierate tra padre e figlio, attorno ad un tavolo: «Abbiamo ritenuto - continua il presidente - che fosse giusto cambiare. Ruben è stato con noi tre anni, che nel basket odierno è un periodo molto lungo, crediamo che sia arrivato il momento di dare una ventata di novità». Nelle parole del presidente si legge comunque la gratitudine nei confronti dell'allenatore argentino: «Con Ruben resterà sempre un ottimo rapporto, tra lui e la mia famiglia. Nei tre anni che ha passato a Varese si è sempre dimostrato una persona molto corretta e onesta, e da questo punto di vista non gli si può imputare proprio nulla. Spesso, è vero, ci sono state delle divergenze dal punto di vista tecnico, ma sull'aspetto umano non ho nulla da obiettare. Ruben è sempre stato molto limpido: non si è mai nascosto. In tutti i tre anni ha portato avanti le sue idee, senza nascondersi». Tre anni di Magnano hanno significato anche una scelta di continuità da parte della società, che non può non essere apprezzata: «Fino a tre anni fa - continua Castielioni - eravamo quelli che mangiavano gli allenatori, eravamo la società che aveva cacciato Vescovi in malo modo. Dopo l'era Magnano siamo una società più seria e credibile, e questo lo dobbiamo anche al lavoro di Ruben». E infine, come a concludere un ciclo, arrivano le parole di ringraziamento per tutto quello che il tecnico ha fatto con e per Varese: «So - conclude il presidente - che in questi casi si dice sempre. Ma voglio ringraziare sinceramente Ruben per quello che ci ha dato e fargli i migliori auguri per il suo futuro professionale». MRSIC CON VESCOVI, RECALCATI, LARDO O MARKOVSKY «È ancora presto per trovare il successore di Magnano. Ci vogliamo prendere tutto il tempo necessario». E' sempre Claudio Castiglioni a parlare e a smorzare sul nascere la curiosità di chi vorrebbe già sapere il nome del nuovo allenatore di Varese. In prima fila - lo diciamo da mesi - c'è l'inedita e interessantissima accoppiata Mrsic -Vescovi. Il coach croato ieri era in città, e non è certo venuto a Varese per assistere alla notte bianca. Dietro ai due artefici della Stella è sempre forte l'affascinante candidatura dell'uomo che, di quella Stella, è stato l'allenatore: Charlie Recalcati, che potrebbe accettare un impiego part time con la Nazionale e tornare sulla panchina biancorossa. Altri nomi possibili sono Lino Lardo (che potrebbe liberarsi dal contratto che lo lega a Rieti) e Zare Markovsky, scaricato dalla Virtus Bologna. PROSSIMO COLPO: BOSCAGIN? In attesa di sapere quale sarà il condottiero, c'è il tempo per registrare quello che potrebbe essere il nuovo colpo di mercato. Giorgio Boscagin, guardia-ala del 1983 negli ultimi due anni alla Bipop Reggio Emilia, sarebbe in procinto di passare in biancorosso. Lottatore roccioso, uomo già nel giro della Nazionale di Recalcati, nella scorsa stagione è stato limitato da un brutto infortunio al ginocchio. E pare proprio che sia questo l'unico scoglio sul suo passaggio a Varese: se Boscagin dovesse superare brillantemente le visite mediche, potrebbe davvero essere il prossimo colpo dell'estate biancorossa. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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