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di Francesco Caielli

Gianmarco Pozzecco non cambierà mai, ma forse è meglio così. Pescato

durante una vacanza a Formentera ("Un attimo che mi si è rovesciata

la birra, maledizione"), tra l´ultima stagione passata in Russia e un

futuro che non si sa dove sarà, il play più amato dai varesini non ha

perso la voglia di scherzare e la sua capacità unica di

sdrammatizzare qualsiasi cosa.

"Ho sentito che a Varese affideranno la squadra a Mrsic e Vescovi.

Avrebbero dovuto chiamare anche me - dice ghignando il Poz - avrei

fatto la mia figura".

Riusciamo a essere seri per un momento?

Ci provo. E allora dico che Mrsic sarà un grande allenatore, e che

Varere non potrebbe scegliere meglio.

Cosa te lo fa dire?

Io e Velijko abbiamo giocato insieme una sola stagione, ma tra noi si

è sviluppato un rapporto intensissimo e unico. Lui è una persona

splendida sotto ogni punto di vista. Iniziamo col dire che non ho mai

conosciuto una persona che conoscesse la pallacanestro più di lui. Un

mago, quando giocava già si capiva che sarebbe diventato un grande

allenatore.

Altre qualità?

E´ dotato di un´intelligenza sopra la norma, è una persona gentile e

molto educata, riesce a farsi ascoltare dalla gente e a farsi amare

dalle persone che lavorano con lui, è un uomo calmo e paziente, che

non perde mai le staffe. Mettete insieme tutte queste

caratteristiche, ed ecco che viene fuori l´identikit del miglior

allenatore del mondo.

C´è chi sostiene che non ha ancora la giusta esperienza per allenare

una grande squadra. Tu che rispondi?

Che tutti i grandi allenatori prima o poi devono iniziare da qualche

parte, e non vedo perché uno che non ha ancora allenato debba per

forza di cose fallire. Anch´io, quando inizierò ad allenare, partirò

subito con una panchina importantissima e vincerò alla mia prima

sstagione. Scerzi a parte, va benissimo che Velijko inizi a Varese,

una città che ancora lo ama e una piazza stupenda che vive il basket

alla maniera degli slavi.

C´è chi sostiene che Magnano lascerà un grande vuoto, che si dovesse

continuare con lui o, al limite, puntare su un nome importante. Sei

d´accordo?

No. Magnano è un grande allenatore, e non lo affermo solo perché me

lo hanno riferito ma anche perché ho avuto modo di conoscerlo. Però a

Varese aveva fatto il suo tempo e aveva esaurito il suo ciclo. Ci

voleva un cambiamento, ci voleva una scommessa, era giusto puntare su

un nome emergente ma dal futuro sicuro.

Mrsic ha la tua benedizione, quindi?

Totale e incondizionata, ci sono tutte le condizioni perché questa

scommessa venga vinta da Varese.

Di Vescovi, probabile assistente, che dici?

Se Mrsic è la persona che più di ogni altra conosce la pallacanestro,

il Cecco gli è subito dietro.

Mrsic, Vescovi, il Menego in panchina... manca qualcuno?

Arrivo, arrivo anch´io, tranquilli. Così rimettiamo insieme lo

squadrone del ´99, dieci anni dopo: mica male, no? Però ormai l´unico

a poter giocare ancora sono io: Galanda e De Pol sono degli ex

giocatori da ormai quattro anni, al Menego gli hanno sparato tre anni

fa e non può più stare in campo, Velijko e il Cecco han deciso di

smettere, se arriva anche Zanus Fortes siamo a posto. Dai, non

scherziamo: sono l´unico che può reggere il campo. A parte che non è

cambiato molto dal ´99: anche allora il più forte di tutti ero io.

Possiamo chiudere con una frase seria?

Si: Velijko Mrsic è il numero uno. Vedrete.

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