Lucaweb Posted July 13, 2008 Posted July 13, 2008 di Giuseppe Sciascia Solo pochi giorni a spasso per Ruben Magnano che accetta la panchina del Siviglia, non una sciccheria ma tanto entusiasmo nei suoi confronti, come accadde tre stagioni fa a Varese. Le dimensioni sono queste: il club spagnolo, da alcune stagioni, sta viaggiando tra il decimo e il tredicesimo posto. Ora però, con il tecnico argentino, Siviglia mira a posizioni un po’ più nobili. Dunque, le nostre indiscrezioni sull’ex coach biancorosso a Siviglia hanno trovato una conferma nell’ufficialità rimbalzata dalla Spagna e che hanno coinvolto emotivamente l’assistente e connazionale Beltramo. Dunque, buona fortuna. Come, ogni giorno, auguriamo al tecnico che più ci interessa, vale a dire Veljko Mrsic, tornato ieri sera in Croazia dopo la "full-immersion" varesina. Il tecnico ha operato le prime valutazioni effettive sul "materiale umano" a disposizione anche grazie all’allenamento-lampo di giovedì con il nuovo arrivato Marco Passera e qualche giovane in forza alla Pallacanestro Varese all’opera. Nel frattempo la visione delle cassette relative alle gare biancorosse 2006/2007 serve per "toccare con mano" il valore degli atleti già in organico e capire esattamente quali caratteristiche dovranno avere gli innesti. «Passera è stato molto apprezzato da Veljko che ha ribadito la nostra valutazione sul fatto che Marco possa avere un ruolo importante nelle rotazioni della stagione ventura - spiega il diesse biancorosso Mario Oioli -. E' stato visto all'opera anche Mladjan, che è piaciuto, anche se il suo sarà eventualmente un ruolo diverso. Nello scambio di vedute di questi giorni è emersa a flessibilità sul discorso tecnico e tattico per le scelte degli americani. Non punteremo a tutti i costi su elementi con caratteristiche fisiche da ala piccola e pivot puri ma serviranno innanzitutto atleti che potranno anche "giostrare" da guardia e ala forte. Comunque per gli elementi di maggior valore, che abbiamo visionato, ci sarà da aspettare la fine delle Summer Leaguus». E tra "quelli buoni", oltre al già segnalato Brandon Hunter (14,5 punti e 8,6 rimbalzi lo scorso anno a Livorno, che ha fisico e propensioni tecniche da "uomo d'area" (201 centimetri ma 120 chili), si segnala anche la 24enne ala Carlos Powell, ala piccola dal tiro da fuori "ballerino" ma dotato di eccellenti qualità atletiche e realizzative (capocannoniere della lega australiana lo scorso anno a 28,1 punti di media-gara) che ha poi chiuso la stagione in Ucraina all'Azovmash Mariupol finalista della Fiba Europe Cup. Powell giocò con Howell a South Carolina. Si tratta di due elementi interessanti che al momento coltivano il sogno NBA (il primo alla Summer League di Orlando con i New Jersey Nets, il secondo a Las Vegas con i Golden State Warriors) contrariamente a quanto ha scelto di fare Delonte Holland, assente a sorpresa dagli elenchi dei giocatori impegnati nei tornei estivi a stelle e strisce visto che diverse squadre con prospettive di coppe europee (Fortitudo e Virtus Bologna in Italia ma anche il Besiktas in Turchia) lo starebbero corteggiando. E’ difficile per Varese riconsiderare adesso Holland, mentre potrebbe riaprirsi "a sorpresa" una pista per la conferma di Keith Carter. «Personalmente non nutro molte speranze di rivedere Delonte a Varese, a meno che non rimanga proprio senza alternative nell'ambito delle squadre in grado di offrirgli quella "ribalta" internazionale così importante nell'ambito delle priorità delle sue scelte - spiega Oioli -. Invece sul conto di Carter la situazione è ancora in sospeso: Mrsic lo ha visto in cassetta e ha gradito le qualità del giocatore, diciamo che la sua posizione è stata riconsiderata alla luce del fatto che il termine ultimo per una decisione definitiva sulla sua posizione è quello del 31 luglio, quindi c'è tempo per valutazioni accurate». E’ evidente che l'eventuale ritorno d'attualità di Carter potrebbe comportare un "sacrificio" nell'area "perimetrale" nella quale agirebbe il tiratore di Morrilton. Sembra già tramontata l’idea di Marko Milic, poderosa ma declinante ala slovena ex Roseto e Fortitudo, "gemello" di Gregor Hafnar per luogo di nascita, età e "consacrazione" nelle file dell'Olimpia Lubiana, fermato a metà febbraio dalla frattura del quinto metatarso del piede sinistro dopo il passaggio al Real Madrid. «Il nome di Milic era stato proposto da Mrsic - spiega Oioli - semplicemente perché quest'anno aveva fatto molto bene a Lubiana ma non abbiamo preso informazioni ulteriori su di lui. Resta una pista ma non "calda"». Altre indicazioni positive dal coach croato sono invece arrivate in merito ai giovani "visionati" nell'allenamento di giovedì: "A Veljko è piaciuto molto Andrea Marusic soprattutto per le qualità atletiche che ha messo in luce - afferma Oioli - E' un giocatore sul quale noi crediamo molto, pur con la necessità di svilupparne la crescita facendolo lavorare molto con la serie A. Un altro ragazzo in cui credo è Riccardo Antonelli, che il prossimo anno giocherà in B2 alla Robur pur continuando un programma di crescita con noi. In entrambi i casi la speranza è che possano diventare giocatori di serie A1 di un certo livello, ma anche solo arrivare a farne atleti in grado di stare in campo nelle rotazioni sarebbe già un ottimo risultato".
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