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Addio a Delonte


Lucaweb

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Delonte Holland vestirà la maglia della Virtus Bologna nella stagione 2007/2008. La notizia "rimbalza" dall'Emilia, con la firma in calce all'accordo triennale che legherà l'ala del 1982 al club del presidente Sabatini che sarebbe stata posta nella notte tra sabato e domenica. Manca ancora il crisma dell'ufficialità del comunicato stampa da parte delle "Vu Nere", ma che l'atleta del Maryland sia ormai un ex biancorosso a tutti gli effetti lo si denota dalle parole dei dirigenti varesini già in caccia di un sostituto da qualche giorno, ossia da quando la società bianconera aveva chiaramente concentrato le sue attenzioni sul quinto miglior marcatore del campionato italiano 2006/2007.

«Una scelta coerente con la comprensibile volontà di giocare l'Eurolega da parte del ragazzo - commenta così il DS biancorosso Mario Oioli - Comunque non siamo stati con le mani in mano nel periodo in cui abbiamo seguito l'ipotesi di un rinnovo contrattuale di Delonte: alternative ce ne sono parecchie, anche se gli elementi che ci interessano più di altri sono già in contatto con squadre importanti con prospettive di visibilità internazionali e dunque bisognerà aspettare una decina di giorni per verificarne le situazioni. L'alternativa è rappresentata da un "manipolo" di elementi provenienti dalle leghe minori americane che si potrebbero firmare anche subito, ma a mio avviso vale la pena aspettare...».

L'intento della Cimberio sembra dunque orientato verso una "tipologia" di giocatore già esperto dei campionati europei, considerando anche le tempistiche dei giocatori ancora in odore di invito ai veteran camp della NBA che entro una quindicina di giorni conosceranno il loro futuro: «Cerchiamo un giocatore con caratteristiche simili a quelle di Holland, preferendo un atleta di talento ad un elemento fisicamente importante, che possa creare punti dal palleggio - conferma Oioli - E preferibilmente vorremmo un giocatore dal rendimento sicuro, o comunque non bisognoso di adattamento al basket europeo: la NBDL offre sicuramente dei giocatori ricchi di talento, ma si tratta di una lega senza alcuna tensione agonistica e intensità difensiva, dove gli atleti in attesa di chiamata dalla NBA o dall'Europa vanno principalmente per tenersi in forma e mettersi in vetrina. Si può pescare bene anche da lì, ma in questa situazione non possiamo commettere errori; piuttosto meglio cercare tra i giocatori appena usciti dal college...».

Da oggi dunque Oioli riattiverà i vari contatti "messi da parte" nei giorni scorsi per rimpiazzare l'ala piccola del 1982; in ogni caso Gianni Chiapparo non si fascia la testa prima del tempo, auspicando la possibilità di un "rimpiazzo" di qualità in luogo del neo-virtussino.

«Delonte era sicuramente un buon giocatore e soprattutto per noi significava garanzia di rendimento di un certo livello sulla scorta di quanto aveva fatto vedere lo scorso anno - afferma l'AD della Cimberìo - Però così come

lo scorso anno tutte le colpe non erano di Magnano, è altrettanto vero che non tutti i meriti erano di Holland: nel ruolo di ala piccola la scelta è ampia, lasciamo lavorare Mario Oioli che si sta muovendo con grande attenzione su tutte le piste...».

Il dirigente varesino sottolinea comunque l'importanza di "incastrare" l'elemento ad hoc nel mosaico in costruzione della Cimberio per supplire alla partenza della talentuosa ala piccola del 1982:

«Ci serve un giocatore capace di creare punti e gioco con estro e fantasia, ossia le situazioni che Holland poteva garantirci alla luce del rendimento dell'anno passato - ribadisce Chiapparo - Poco importa il ruolo tra guardia ed ala piccola, l'importante è che "la metta dentro": sono convinto che l'intercambiabilità dei nostri giocatori attualmente in organico possa essere una importante chiave di lettura per la costruzione della squadra e la scelta degli ultimi due tasselli. Boscagin è un elemento assai duttile che Frates a Reggio Emilia "usava" in tre ruoli tra guardia, ala piccola ed ala forte, mentre Hafnar due anni fa giocava da ala piccola; in fondo il mosaico a disposizione è molto più intrigante rispetto allo scorso anno, quando uno specialista difensivo come Howell era troppo condizionante...»

Giuseppe Sciascia

Continua la "caccia" anche sotto i tabelloni per Varese

(G.S.) - Ala piccola da trovare, lungo da firmare...Potrebbe essere davvero questione di giorni per la firma del primo americano della Cimberio versione 2007/2008, dando retta alle sensazioni di un Mario Oioli particolarmente "laconico" sul tema: «Qualcosa bolle in pentola, stiamo lavorando per chiudere delle situazioni interessanti e con l'arrivo di Vejko Mrsic a Varese, atteso in Italia per dopodomani, potremmo effettivamente arrivare al traguardo». Il coach croato sarà dunque in sede mercoledì e prenderà parte insieme con la dirigenza biancorossa ed i giocatori in città alla consueta cerimonia che come ogni 2 agosto celebrerà la "Festa del Perdono" presso la cappella situata presso la residenza di Gianfranco Castiglioni. Ricordando come lo scorso anno l'occasione fu propizia per l'annuncio del ritorno a Varese di Giacomo Galanda, le probabilità di un annuncio in "presa diretta" davanti a tutti i notabili sono decisamente elevate. Al momento, offerti in Italia ci sono due giocatori interessanti come Arthur Johnson e Shàrrod Ford, lunghi dalle ottime doti atletiche pur con propensione principalmente "interna" ma anche buone capacità indimidatorie e propensione al rimbalzo.

Il primo - 26enne prodotto dell'università del Missouri - ha più massa muscolare (206 centimetrì per 115 chili) ed ha esperienza europea alle spalle (comparsata all'Aris Salonicco nel 2004/2005) con te ultime due stagioni in Ucraina a Cherkassy (16,7 punti più 6,9

rimbalzi e 2,2 stoppate lo scorso anno), dove si è accasato recentemente il bomber della Uleb Cup Leon Rodgers offerto alla Cimberio qualche settimana fa. Il secondo, molto vicino la scorsa estate ad approdare a Milano, è un 25enne prodotto dell'università di Clemson che nel 2006/2007 ha giocato all'Alba Berlino (11,3 punti e 6,9 rimbalzi più 2,3 stoppate, secondo di tutta la Bundesliga), con più esplosività ma meno muscoli rispetto al "collega". Su Johnson e Ford sono all'opera Montegranaro e Caserta, società che stanno cercando la stessa "tipologia" di lungo con punti nelle mani in post basso ma anche piedi veloci e tasso atletico su cui sta operando la Cimberio.

Dall'area balcanica invece Veljko Mrsic potrebbe portare buone credenziali per Todor Geceyski, 30ehne lungo "filiforme" di 209 centimetrì per 105 chili, che rispetto alla sua comparsata poco felice ad Avellino quattro anni fa è cresciuto in maniera esponenziale diventando uno dei "pezzi forti" della Adriatic League (14,7 punti e 9,5 rimbalzi - primo assoluto del torneo -lo scorso anno con lo ZadarZara), anche se francamente il nazionale macedone sembra "fare scopa" con Galanda. Tra i giocatori offerti in Italia nel ruolo di "quattro e mezzo" c'è anche un nome piuttosto noto agli appassionati di basket NBA come quello del 32enne Samaki Walker, nona scelta assoluta del draft 1996 che però non ha mai sfondato tra i "prò" e si è riattivato alla recente Summer League di Long Beach.

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